Ricerca e innovazione

L'attività di ricerca e l'accesso alle tecnologie dell'informazione sono riconosciuti come motori fondamentali dell'economia della conoscenza e assumono un ruolo basilare nelle strategie di sviluppo europee.

Gli indicatori che misurano questi fenomeni riguardano sia l'input sia l'output delle attività innovative e contribuiscono a migliorare la comprensione del livello di progresso di un Paese.

Per perseguire questo obiettivo, gli investimenti in Ricerca e Sviluppo sono considerati un fattore di successo fondamentale, insieme all'investimento in formazione continua e permanente (lifelong learning) al fine di formare un capitale umano in grado di partecipare e di sostenere i processi di crescita dell'economia della conoscenza.

Nel 2020, primo anno della pandemia da Covid-19, le persone in formazione continua e permanente sono in diminuzione in maniera generalizzata nelle regioni europee, probabilmente a causa della difficoltà nel portare avanti i percorsi formativi già programmati e nell'organizzarne di ulteriori. Il 2021 la partecipazione a iniziative formative è notevolmente aumentata (in Emilia-Romagna ha toccato livelli mai raggiunti in precedenza), probabilmente anche connessa alla revisione dei processi organizzativi e tecnologici promossi dalle organizzazioni per sviluppare e diffondere i nuovi modelli di lavoro necessari per fronteggiare la pandemia.

Rispetto alle regioni europee selezionate come competitors, l'Emilia-Romagna è ancora piuttosto indietro rispetto alla percentuale di risorse umane formate o impegnate in attività scientifiche e tecnologiche; il ritardo è strutturale, tipico del panorama italiano, e si conferma anche nel 2020 e nel 2021. Si riscontra un analogo posizionamento dell'Emilia-Romagna e dell'Italia anche per la percentuale di occupati nei settori dei servizi ad alta tecnologia, accompagnato però da una tendenza di lungo periodo in crescita.

Per quanto riguarda invece la percentuale di occupati nel settore manifatturiero ad alta tecnologia l'Emilia-Romagna si mantiene tra le eccellenze europee.

 

NB: Dal 3 marzo 2020 Eurostat ha inserito nei propri dataset un nuovo codice EU27_2020, a sostituzione dei codici EU27 e EU28. Il nuovo aggregato recepisce il processo Brexit, dell'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea. I 27 Paesi dell'Unione sono ora: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria. Il Factbook sotto l'etichetta MEDIA UE DAL 2020  propone il nuovo aggregato post-Brexit.

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ultima modifica 2022-09-27T18:43:46+02:00
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