Povertà relativa

La povertà relativa è una condizione di deficit di risorse monetarie necessarie per mantenere lo standard di vita corrente, definito in funzione del livello medio di risorse nella popolazione di riferimento. ISTAT definisce povera una famiglia di due componenti che abbia una spesa per consumi inferiore o uguale a una soglia di povertà, detta International Standard of Poverty Line (Ispl), pari alla spesa media per consumi pro-capite. Per rendere equivalenti la spesa per consumi di famiglie di ampiezza diversa si usa la scala di Carbonaro, che tiene conto delle economie/diseconomie di scala che è possibile realizzare in famiglie di maggiore/minore numero di componenti. EUROSTAT definisce povero un individuo appartenente a una famiglia che disponga di un reddito familiare equivalente inferiore o uguale a una soglia di povertà, pari al 60% del valore mediano dei redditi familiari equivalenti. Per rendere equivalenti i redditi di famiglie diverse si usa la scala di OCSE modificata, che tiene conto non solo del numero ma anche dell’età dei componenti.

Azioni sul documento

ultima modifica 2014-03-12T17:57:00+02:00
Questa pagina ti è stata utile?

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi?

Piè di pagina