Cittadini non comunitari. In Emilia-Romagna l'incidenza più elevata

Dati del Ministero dell'Interno al 1° gennaio 2018. Sono quasi 430mila i cittadini con permesso di soggiorno. Aumentano le provenienze dall'Asia, calano quelle dal Nord- Africa e dall'Europa dell'Est.

La presenza

Al 1° gennaio 2018, in base ai dati forniti dal Ministero dell’Interno, sono 426.796 i cittadini non comunitari con un regolare permesso di soggiorno in Emilia-Romagna; rappresentano l’11,5% dei 3.714.934 presenti in Italia.

Rispetto al 2017 si registra una sostanziale costanza della presenza di cittadini non comunitari con permesso di soggiorno in corso di validità: -813 presenze (circa - 0,2%) in regione e +797 presenze a livello nazionale. Il 23% dei permessi regionali riguarda ragazzi minorenni, contro il 21,7% nel complesso del territorio italiano. 

La sostanziale stabilità della presenza regolare di cittadini non comunitari in regione è il risultato di andamenti diversi rispetto alle provenienze: mentre le provenienze dal continente asiatico continuano ad aumentare (+1.979) è in diminuzione la presenza di cittadini provenienti da stati europei non UE28 (-1.603) e dal continente africano (-1.040). Questi valori complessivi nascondono a loro volta andamenti differenziati per le singole cittadinanze; la diminuzione dei cittadini di stati europei extra UE28 è da attribuire in larga misura alla diminuzione di cittadini provenienti dall’Albania (-1.108), dalla Moldova (-486) e dalla Repubblica di Macedonia (-315). Per il continente africano diminuiscono in maniera consistente i cittadini dell’Africa settentrionale (-2.886), in particolare Marocchini (-2.394) e Tunisini (-586) mentre aumentano le provenienze dai paesi dell’Africa Occidentale (+1.752) in particolare dalla Nigeria (+734). Va sottolineato che una quota di queste diminuzioni è dovuta alle acquisizioni di cittadinanza italiana che può arrivare a superare il numero dei nuovi ingressi concorrendo così alla riduzione del numero di presenze. 

A fronte della sostanziale stabilità del numero di soggiornanti regolari non comunitari in Emilia-Romagna, è in crescita la quota di coloro che posseggono un titolo di lunga durata a scapito dei titoli temporanei: al 1.1.2018 si riscontrano quasi 1.600 titoli in più nel primo gruppo e 2.384 in meno nel secondo rispetto all’anno precedente, portando così la quota di cittadini non comunitari con un titolo di soggiorno di lunga durata a rappresentare circa il 67% del totale (285.009 individui).

Questo andamento riflette sia la crescente stabilizzazione degli stranieri sul territorio regionale sia l’aumento dei nuovi ingressi rispetto a quelli avvenuti nel 2016 (+1.749, +11%) che interessa l'Italia nel complesso.

L'incidenza dei soggiornanti non comunitari sul totale della popolazione residente è del 6,1% a livello nazionale e tocca il suo massimo in Emilia-Romagna dove è pari al 9,6%; ben quattro province, Reggio-Emilia, Modena, Parma e Piacenza, si collocano tra le prime 10 in Italia in quanto ad incidenza di soggiornati non comunitari sulla popolazione residente, ricordando che non necessariamente i possessori di un regolare titolo di soggiorno siano anche residenti.

Sul complesso dei titoli di soggiorno a scadenza in corso di validità nel 2018 in Emilia-Romagna (141.787, esclusi i soggiornanti di lunga durata il cui permesso è a tempo indeterminato) si osserva rispetto al 2017 il calo dei titoli per motivi di lavoro (-10,4%) e per altri motivi (-8,5%), mentre si riscontra un lieve aumento dei titoli validi per motivi familiari (+0,5%), per motivi di studio (+7,6%) e un aumento in quasi tutte le province (tranne Bologna e Ravenna) della presenza di cittadini non comunitari il cui titolo di soggiorno è stato rilasciato per motivi umanitari o di richiesta asilo passando da 15.682 validi al 1° gennaio 2017 a 18.070 al 1° gennaio 2018 (+12,7%).

L’aumento dei permessi di soggiorno rilasciati a richiedenti asilo o protezione umanitaria ha caratterizzato gli ultimi anni sostanzialmente in tutto il territorio nazionale; in Emilia-Romagna ad esempio si è passati da meno di mille (935) nuovi permessi rilasciati nel corso del 2013 agli oltre 8 mila del 2017 (8.284).

 

Si tratta di flussi con caratteristiche peculiari rispetto alle altre migrazioni, ad esempio, sono particolarmente sbilanciati dal punto di vista di genere: sugli oltre 8mila permessi rilasciati in regione per motivi di asilo o umanitari, nel corso del 2017 quelli intestati a donne sono stati solo 1.342 (16,2%). 

Cittadini non comunitari entrati in italia nel 2017 per motivi familiari e per asilo politico e motivi umanitari. (a) anno 2017, province, valori assoluti

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Fonte: elaborazioni Istat su dati del Ministero dell'Interno.(a) Si fa riferimento alla provincia di rilascio del permesso di soggiorno.

I nuovi ingressi

Nel corso del 2017 sono stati rilasciati in Italia 262.770 nuovi permessi, il 15,8% in più rispetto al 2016; il 10,1% (26.603) è stato rilasciato in Emilia-Romagna e riguarda minorenni per il 29,5% dei casi.

Anche in regione si assiste ad un aumento dei nuovi permessi rilasciati nel 2017 rispetto al 2016, quando sono stati 22.559 (+17,9%). 

L’aumento degli ingressi interessa tutte le province ad accezione di Ravenna e Forlì-Cesena.

Rispetto all'anno precedente, i nuovi permessi di soggiorno rilasciati nel 2017 hanno una durata mediamente superiore: aumenta il peso dei titoli con validità oltre i 12 mesi che arrivano ad essere circa il 34% di tutti i titoli (nel 2016 erano il 30,4%) a discapito dei permessi con validità da sei mesi a un anno che passano dal 36% al 33%.

Nelle province di Reggio-Emilia e di Modena si tende a rilasciare dei nuovi permessi di soggiorno con validità superiore a 12 mesi con percentuali del 47% e 43% rispettivamente, contro il 33,8% regionale, mentre a Rimini i permessi con validità di 12 mesi e oltre sono solo il 9,2%.

I permessi di breve durata sono i più utilizzati nelle province di Ferrara e Rimini essendo rispettivamente del 64,3% e del 62,8%, valori molto superiori alla media regionale che è del 32,5%.

Nel quadro dell’aumento degli ingressi cambia anche il rapporto tra le motivazioni per cui vengono rilasciati i titoli di soggiorno: sui nuovi ingressi si osserva un aumento marcato dei permessi per motivi di asilo o umanitari e per motivi familiari, mentre si riscontra un incremento più contenuto per i titoli rilasciati per altri motivi.

Numero di ingressi in Emilia-Romagna di cittadini non comunitari per anno e motivo

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Fonte: elaborazione Regione Emilia-Romagna su dati del Ministero dell’Interno pubblicati da Istat

Sui soli ingressi con scadenza entro un anno invece si osserva, rispetto al 2016, che i titoli per motivi di lavoro raddoppiano, soprattutto grazie all'andamento nelle province di Bologna e di Forlì-Cesena, mentre diminuiscono i titoli validi per motivi familiari (-20%).

 

 

 

  

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

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ultima modifica 2018-12-07T10:51:34+01:00
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