Economia e mercato del lavoro in Emilia-Romagna nel 2018: segnali positivi dal Pil, occupazione a due volti

Nel 2018, il sistema socio-economico dell’Emilia-Romagna è parzialmente riuscito a riportarsi ai livelli pre-crisi. Rispetto al 2008 il prodotto interno lordo e la spesa per consumi delle famiglie registrano segni positivi (rispettivamente +0,2% e +3,4%), anche se gli investimenti fissi lordi (-20,4%) e la domanda interna (-2,7%) danno ancora indicazioni negative. Le esportazioni mostrano dinamiche di crescita costante.

Rispetto al 2008, l’occupazione è aumentata di 55 mila lavoratori ma a questa situazione non è corrisposta la diminuzione delle persone in cerca di occupazione, il cui numero è quasi raddoppiato (+60 mila unità). I disoccupati sono comunque in continua diminuzione dal 2014. La crescita occupazionale è da ascrivere sostanzialmente solo alle "Altre attività dei servizi", ai lavoratori dipendenti, agli occupati a tempo parziale ed a tempo determinato, agli over 45 anni e alle persone con un titolo di studio universitario. Parallelamente aumentano anche le persone scoraggiate a trovare un’occupazione (+34 mila).

Il ricorso alla cassa integrazione guadagni, il principale strumento utilizzato per supportare imprese e lavoratori nel fronteggiare la crisi, sia sistemica che settoriale che a livello di singola, è in costante riduzione negli ultimi anni, anche se il confronto con il 2008 rimane negativo.

Rispetto al 2008, sono in crescita le attivazioni dei rapporti di lavoro (+150 mila unità) così come le proroghe dei contratti (+365 mila); sono invece in diminuzione le trasformazioni a tempo indeterminato anche se l’andamento dell’ultimo anno è molto positivo.

È possibile trovare ulteriori analisi e approfondimenti nel Report Il mercato del lavoro dell’Emilia-Romagna nel 2018.