La spesa per i consumi in Emilia-Romagna nel primo anno di pandemia
Nel 2020, la spesa media mensile per consumi delle famiglie residenti in Emilia-Romagna è pari a circa 2.650 euro e supera di 320 euro la spesa rilevata in media in Italia. A causa della pandemia legata al Covid-19 e delle restrizioni imposte per contrastare la diffusione del virus, rispetto al 2019, si registra una forte diminuzione della spesa, pari all'8,9%, in linea con quella osservata sull'intero territorio nazionale, che si attesta al 9%. Si tratta della flessione più consistente dal 1997, anno di inizio della serie storica della spesa per consumi, che riporta la spesa in valori correnti ai livelli dei primi anni 2000.
È quanto emerge dalle stime diffuse di recente dall'Istat, sulla base dei dati desunti dalla Indagine campionaria sulle spese per consumi delle famiglie, che rileva le spese sostenute dalle famiglie residenti in Italia per l'acquisto di beni e servizi destinati al consumo.
Nonostante la forte riduzione della spesa media mensile per consumi delle famiglie, a livello territoriale, come già negli anni precedenti, l'Emilia-Romagna è tra le regioni italiane con i livelli di spesa media tra i più elevati, dopo Trentino-Alto Adige e Lombardia.
Sebbene la contrazione della spesa per consumi delle famiglie nel 2020 rispetto al 2019 sia diffusa su tutto il territorio nazionale, l'intensità della riduzione è molto variabile a livello regionale, a causa delle differenze nella diffusione del virus e nelle conseguenti misure di restrizione adottate a livello centrale e locale: si va da un minimo pari al -3,5% rilevato in Sicilia, a un massimo pari al -15% raggiunto in Toscana. I dati della spesa media e delle variazioni sono disponibili su foglio elettronico (1 KB).
La spesa per prodotti alimentari e bevande non alcoliche nel 2020 in Emilia-Romagna assorbe il 17,4% della spesa totale delle famiglie (contro il 20,1% registrato in Italia), e si attesta su un livello medio mensile per famiglia di 461 euro, sostanzialmente in linea con il dato nazionale (468 euro). A scostarsi maggiormente dai livelli medi nazionali è la spesa per beni di consumo non alimentari, che in Emilia-Romagna è pari a quasi 2.190 euro al mese, a fronte dei 1.860 euro circa spesi in media in Italia. Tra i consumi non alimentari, le voci di spesa che incidono maggiormente sui bilanci delle famiglie dell'Emilia-Romagna sono le spese per l'abitazione (comprensive dei fitti imputati e delle spese per acqua, elettricità e altri combustibili e per la manutenzione), che assorbono oltre il 36,5% della spesa media mensile totale per famiglia e quelle per i trasporti (9,7%).
Rispetto al 2019, nell'anno di inizio della pandemia, rimangono invariate la spesa per Alimentari e bevande analcoliche in Emilia-Romagna, come sull'intero territorio nazionale, spese difficilmente comprimibili, anche in periodi di crisi. Le riduzioni più “drastiche”, in Emilia-Romagna come nel resto del Paese, riguardano i Servizi ricettivi e di ristorazione (-41,3%, in Emilia-Romagna, -38,9% in Italia), Trasporti (-27,4% e -24,6%) e Ricreazione, spettacoli e cultura (-21,5% e -26,4).
Le spese per l'Abitazione nel complesso in Emilia-Romagna subiscono una flessione del 5,2%, principalmente dovuta al calo delle spese per la manutenzione straordinaria (-23%) e dei fitti figurativi (-8%), mentre sono sostanzialmente stabili in Italia. Altre voci di spesa in controtendenza rispetto a quanto rilevato in Italia e al calo complessivo della spesa per consumi delle famiglie, sono le spese per Mobili, servizi e articoli per la casa, che fanno registrare un aumento di circa il 10% e le spese per Servizi sanitari e per la salute (+6,6%).
Per approfondimenti si rimanda al Report - La spesa per i consumi delle famiglie in Emilia-Romagna. Anno 2020 (434.37 KB).