Essere adolescenti in Emilia-Romagna

Il 95% dei giovani tra gli undici e sedici anni ha buoni e ottimi rapporti con la madre, il 90% con il padre.

Allo scopo di rafforzare la programmazione di azioni integrate a favore degli adolescenti, come previsto dal  Piano regionale pluriennale per l’adolescenza 2018-2020 (D.G.R. n. 180 del 7 novembre 2018), la regione Emilia-Romagna ha realizzato una analisi statistica campionaria sulle condizioni di vita dei giovani tra gli 11 e i 16 anni di età. Lo studio è curato dal Servizio Politiche sociali e socio educative della Regione Emilia-Romagna e dall'Osservatorio Adolescenti del Comune di Ferrara, che da quindici anni svolge una propria indagine sugli adolescenti, e ha visto la collaborazione delle Aziende sanitarie locali e del Servizio Prevenzione collettiva e sanità pubblica della Regione Emilia-Romagna.

Il report “Essere adolescenti in Emilia-Romagna”, pubblicato nel novembre 2020, è una fotografia sugli stili di vita, le relazioni e le aspettative delle nostre giovani generazioni.

Caratteristiche della ricerca

Capofila dello studio è stato incaricato l’Osservatorio Adolescenti del Comune di Ferrara, già attivo da diversi anni sul tema adolescenza.

I questionari per la indagine sono stati proposti ai ragazzi all’interno degli ambulatori vaccinali delle Aziende Usl, in occasione del richiamo vaccinale in adolescenza, in forma assolutamente anonima e volontaria. Il questionario proposto, in auto somministrazione, è stato compilato durante il tempo di attesa dopo la somministrazione del vaccino.

L’indagine ha interessato un totale di 5.954 ragazzi e ragazze nella fascia 11-16 anni  sul territorio regionale. La popolazione giovanile 11-16 anni rappresenta il 5,5% della popolazione totale in Emilia-Romagna nel 2020.

I ragazzi intervistati sono stati 2.995 (50,3%), le ragazze 2.923 (49,1%); il 6,6% degli intervistati è di origine straniera e l’11% è di seconda generazione.

Dalla analisi dei dati raccolti sono emersi aspetti della vita di ragazze e ragazzi, opinioni, timori, speranze e stato delle relazioni con i coetanei e con il mondo degli adulti.

Il Servizio Statistica e sistemi informativi geografici della Regione Emilia-Romagna ha contribuito all'analisi dei dati demografici.

Legami, valori, percezione della personalità negli adolescenti

La maggioranza dei giovani intervistati assegna ai legami familiari una grande importanza, Il 94,7% ha rapporti buoni e ottimi rapporti con la figura materna, seguita dal padre (90,1%). Al secondo posto ci sono però gli amici: il 94,1% dei ragazzi e delle ragazze intrattiene buoni rapporti con loro. Gli amici hanno una grande importanza per gli adolescenti e non si identificano necessariamente con i compagni di classe, infatti questi ultimi riportano valori più bassi (81,9%), rispetto alle amicizie anche esterne alla scuola. Gli insegnanti riportano valori decisamente più bassi (71,9%) rispetto a famiglie e amicizie. Sono soprattutto le ragazze a dichiarare di avere buoni rapporti con i docenti: 76,9% rispetto ai coetanei maschi (67,3%).

Gli adolescenti si sentono valorizzati soprattutto per la propria simpatia (35,9%), seguita dall’intelligenza (24,5%), qualità che si presentano con diverse sfumature rispetto al genere e alle fasce di età. La simpatia che è la qualità più importante per il complesso degli intervistati, è percepita come determinante più dai ragazzi (39,9%) che dalle ragazze (32%) e questo vale anche per l’intelligenza (rispettivamente 27,1% e 21,8%). Per le ragazze appaiono più importanti qualità legate alla immagine fisica e fattori che appartengono più alla sfera dell’emotività, quali la sincerità (18,7% vs 11,9% dei ragazzi) e la disponibilità (18% vs 12,8% dei ragazzi).

Gli adolescenti emiliano romagnoli si dedicano, nel tempo libero, alla pratica sportiva (44,4%), alla frequentazione degli amici (31,4%) e successivamente, in ordine di preferenza, videogiochi  e ascoltare musica. Agli ultimi posti, la frequenza a mostre e spettacoli teatrali e l’impegno in attività di volontariato.

La lettura nel tempo libero è l’attività preferita dal 6,7% degli adolescenti, in particolare per il 10,2% delle ragazze contro il 3,4% dei coetanei maschi. I videogiochi, invece, sono una attività prevalente per i ragazzi (39,5%) rispetto alle ragazze (4,4%), così come la pratica sportiva (53,2% vs 35,5% delle adolescenti femmine).

Benessere e timori degli adolescenti

Lo stato di benessere dei giovani, in Emilia-Romagna, nel 2020, è rappresentato soprattutto dai buoni rapporti familiari (68,4%). Al secondo posto, ma molto distanziata, si rileva la possibilità di avere amici importanti su cui contare (44,1%).

La scuola riveste un’importanza notevole: quasi 1 ragazzo su 4 (23,8%) è attento al proprio rendimento scolastico, mentre il 25,3% degli intervistati ci tiene anche a vivere in un clima disteso e sereno con i propri compagni di classe.

È interessante evidenziare che gli adolescenti stranieri e di seconda generazione sono i ragazzi che per il raggiungimento del proprio benessere, attribuiscono maggiore im­portanza al rendimento scolastico (30,6% stranieri, 27,2% seconda generazione e 22,8% italiani) e anche a un buon rapporto con gli insegnanti (rispettivamente 8,7%, 10,1% e 7%). Questi dati confermano la tesi secondo la quale sono proprio i ragazzi stra­nieri a investire molto nella scuola e nei risultati scolastici come si trattasse di una forma di riscatto sociale.

La più diffusa tra le paure degli adolescenti è costituita dalla scuola (65,6%), il 70,4% tra i maschi e il 61% tra le ragazze. Successivamente emerge la paura del futuro (60,7%) e delle separazioni e conflitti familiari.

Il 50% del collettivo soffre di ansia e stress, quasi il 60% delle ragazze e il 41,6% dei ragazzi. Emerge inoltre la paura delle malattie nel 58% dei casi e la paura della morte nel 53,2% dei casi, sempre con notevoli differenze rispetto al genere. Il 61,8% delle ragazze ha paura delle malattie e il 58,2% ha paura della morte, contro, rispettivamente, al 50,4% e al 48,4% dei coetanei maschi.

L’attenzione degli adolescenti verso i problemi della società

Il problema più importante per le giovani generazioni è il consumo di sostanze stupefacenti, secondo l’opinione dell’81% dei ragazzi intervistati, il consumo di tabacco per l’82%, quello di alcol per il 79,3%.

Dalla analisi delle risposte in questa parte del questionario emerge anche la preoccupazione rispetto alla violenza in generale, l’81% ha grandi timori di incappare in cattive compagnie, il 75,5% di subire atti di violenza e il 72,5% di essere oggetto di offese e molestie soprattutto sui social network.

Il 69,4% dei giovani intervistati ritiene un problema di rilievo l’uso eccessivo degli smartphone.

La paura è una condizione generalmente avver­tita da un numero molto alto di persone, tuttavia esiste uno scostamento di genere significativo e ancora preoccupante: le ragazze dichiarano insicurezza di sé per il 75,9% contro il 57,6% dei ragazzi e il timore di subire violenza sale all’81,3% contro il 70% dei coetanei maschi.

Il 67,5% dei giovani in Emilia-Romagna, percepisce il razzismo come un problema importante della società, in particolare, da poco più del 72% delle ragazze e il 63% dei coetanei maschi.

Il segnale negativo che emerge dalla rilevazione è costituito dal fatto che sono soprattutto i giovani stranieri di seconda generazione (75,4%) a nutrire molti timori di poter subire atteggiamenti discriminatori razzisti, così come diventare oggetto di episodi di bullismo.

Le speranze per il futuro nelle giovani generazioni

Per i giovani residenti in Emilia-Romagna l’ambiente è la tematica più importante da affron­tare, in misura maggiore dalle ragazze (51,6%) rispetto ai maschi (43,8%). Al secondo posto il tema della sicurezza per il 36,9% del totale. Da questo studio emerge anche il tema della partecipazione, argomento sentito dal 15,7% dei ragazzi che chiedono venga favorita la concertazione con tutti i cittadini, dan­do rilievo anche alle opinioni dei più giovani.

Le iniziative create per avvicinare i giovani al mondo del lavoro sono ritenute di particolare importanza per il 21,4%.

Questo studio è particolarmente utile, in questo 2020 ormai trascorso, nel quale gli adolescenti, a causa delle restrizioni dovute al Covid-19, non hanno frequentato la scuola insieme a compagni e docenti e hanno rinunciato a forme di socialità importanti per la loro età.

Altri dati statistici e grafici sono contenuti nel report completo disponibile nel Portale del Sociale della Regione Emilia-Romagna: Essere adolescenti in Emilia-Romagna. Gli esiti di una ricerca su vita, opinioni, atteggiamenti, relazioni, timori e speranze delle nostre giovani generazioni. Anno 2020.

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