Assegno di cura

è un sostegno economico a favore delle famiglie che assistono in casa propria un anziano non autosufficiente. L'obiettivo è garantire la permanenza presso il proprio domicilio quale scelta elettiva assistenziale.

Cosa fa la Regione

La Regione ha competenza esclusivamente normativa determinando criteri generali sull'utilizzo delle risorse destinate all'assegno di cura, che viene erogato dagli Enti locali agli aventi diritto, sulla base di una valutazione multidimensionale svolta dai competenti servizi territoriali, di norma attraverso l'assistente sociale del Comune o del Quartiere di residenza. Tale figura (responsabile del caso) è pertanto l'unico riferimento al quale l'utente può rivolgersi.

Destinatari

L'assegno di cura è un sostegno economico a favore delle famiglie che assistono in casa propria un anziano non autosufficiente e rappresenta una delle opportunità previste dalla L.R. 5/94; è concesso in alternativa all'inserimento stabile in strutture residenziali.

Possono usufruire dell'assegno:

  • famiglie che mantengono l'anziano, certificato non autosufficiente, nel proprio ambiente e gli garantiscono direttamente o avvalendosi dell'intervento di persone non appartenenti al nucleo familiare, prestazioni socio-assistenziali di rilievo sanitario
  • famiglie che accolgono nel proprio ambito l'anziano solo (articolo13, comma 1, della legge regionale n. 5/94)
  • Altri soggetti che con l'anziano intrattengono consolidati e verificabili rapporti di "cura", anche se non legati da vincoli familiari
  • l'anziano stesso quando sia in grado di determinare e gestire le decisioni che riguardano la propria assistenza e la propria vita
  • l'amministratore di sostegno.


L'assegno di cura può essere concesso anche ad anziani anagraficamente conviventi (possono essere riconosciuti contratti di assegno di cura anche a più anziani conviventi, ad esempio entrambi i genitori).

Se il piano di assistenza viene assicurato anche mediante il ricorso ad assistenti familiari, il familiare che si assume la responsabilità dell'accordo/contratto si impegna anche:

  • a sottoscrivere con l'assistente familiare regolare contratto di lavoro;
  • a favorire la partecipazione dell'assistente familiare alle iniziative di aggiornamento e formazione organizzate dal sistema locale dei servizi socio-sanitari e della formazione professionale.

Requisiti

Le soglie Isee per la concessione dell’assegno di cura e del relativo contributo aggiuntivo di 160 euro sono stabilite dall'1.1.2017  nei seguenti valori:

25.000 euro/anno per l’assegno di cura

20.000 euro/anno per il contributo aggiuntivo di 160 euro per la regolarizzazione del lavoro di cura svolto da assistenti familiari.

Per la determinazione delle soglie viene presa a riferimento l’attestazione Isee riferita esclusivamente al nucleo familiare (e non più al solo anziano beneficiario delle cure), come identificato dal comma 2 dell’art. 6 del DPCM 159/2013.

E’ possibile tuttavia utilizzare il modello di Isee per le prestazioni sociali agevolate in ambito sociale e sociosanitario. (DPCM n. 159 del 2013; Delibere Giunta di Regionale n. 249/2015, n. 2146/2015, 875/2016 e 2308/2017).

Entità del contributo economico

L'importo del contributo previsto è in relazione alla gravità della condizione di non autosufficienza dell'anziano, alle sue necessità assistenziali e alle attività socio-assistenziali di rilievo sanitario garantite ed è fissato a seconda della tipologia di attività assistenziale necessaria. Gli importi sono rivalutati annualmente.

Gli assegni hanno i seguenti importi (delibera di Giunta n. 159/2009):

  • 22,00 euro livello A (elevato);
  • 17,00 euro livello B (alto);
  • 13,00 euro livello C (medio).

Se l'anziano non autosufficiente è titolare di indennità di accompagnamento o indennità analoga, erogata dall'Inps, dall'Inail o da altri, il contributo economico alla famiglia è ridotto dalla data di concessione dello stesso, rispettivamente a:

  • 7,75 euro per il livello A;
  • 5,17 euro per il livello B.

Dal 1/4/2007 non possono più essere concessi assegni di cura di livello C a soggetti che percepiscono l'indennità di accompagnamento.

Con l'approvazione della Delibera di Giunta n. 1206/07 che attua le indicazioni previste per il Fondo regionale per la non autosufficienza, viene ad essere modificata anche la normativa regionale sull'assegno di cura, adeguando le indicazioni e le finalità con l'obiettivo di consolidare il processo di regolarizzazione delle assistenti familiari ( badanti ) che risultino in possesso dei necessari requisiti.
E' concesso, a questo fine, un contributo aggiuntivo di 160 euro/mese  sulla base di una specifica richiesta con verifica di due requisiti indispensabili:

  • documentazione attestante la regolare contrattualizzazione del rapporto di lavoro;
  • a partire dal 1.1.2017 il limite della condizione economico reddituale ISEE  è elevato a 20.000 euro.

A chi rivolgersi

Per informazioni e consulenza si possono consultare gli Sportelli sociali.

Azioni sul documento

ultima modifica 2019-12-27T12:13:04+01:00
Questa pagina ti è stata utile?

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina