Newsletter - Aprile 2022

La newsletter è curata dall'Ufficio di Statistica della Regione Emilia-Romagna.

Per newsletter aprile 2022

Modena, chiusura anticipata di bar e pub causa pandemia - ©Brancolini Roberto (da Fotoreporter)


Notizie dalla Regione

Il mercato del lavoro in Emilia-Romagna nel 2021

Nel 2021, in Emilia-Romagna, così come nel resto del Paese, l'occupazione torna a crescere dopo la forte contrazione provocata nel 2020 dagli effetti dell'emergenza sanitaria globale. Il 2021 si è aperto con una ulteriore brusca contrazione del numero degli occupati, compensata però dalla decisa ripresa del secondo trimestre che si è consolidata nella seconda parte dell'anno. In media annua, il 2021 si chiude con un aumento dell'occupazione di 12 mila unità rispetto al 2020 (+0,6%). Nonostante i segnali incoraggianti dell'ultimo anno, non è stato recuperato il livello occupazionale prepandemia. A tale andamento dell'occupazione si accompagna una sensibile riduzione dei disoccupati, 9 mila in meno rispetto al 2020 (-7,3%), mentre rimane sostanzialmente stabile il numero degli inattivi. In Emilia-Romagna, nel 2021, il tasso di occupazione sale al 68,5%, +0,3 punti percentuali in un anno, recuperando solo una minima parte del calo registrato nel 2020. Il tasso di disoccupazione è al 5,5%, in diminuzione di 0,4 punti percentuali rispetto al 2020. In ottica di genere, sia per l'occupazione che per la disoccupazione, si è ampliata la forbice a svantaggio delle donne, sia nel momento di crisi del mercato del lavoro, sia nella fase di ripresa. Il ricorso agli ammortizzatori sociali, in termini di ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni e di Fondi di Solidarietà, si è dimezzato rispetto al 2020. Elaborazioni su dati Istat e INPS.


La gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna

Ogni anno il report curato dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con Arpae Emilia-Romagna, consente di fare il punto sulla gestione dei rifiuti nel territorio emiliano-romagnolo. Le ripercussioni della pandemia nell'ambito rifiuti potranno essere analizzate con maggiore dettaglio dal prossimo anno, ma alcuni elementi, come ad esempio l'aumento dei rifiuti di imballaggio legati all'e-commerce, sono già un'evidenza confermata, così come la riduzione nella produzione di rifiuti. Nel 2020 si rileva una diminuzione della produzione totale di rifiuti urbani pro-capite del 3,4% rispetto al 2019. La raccolta differenziata raggiunge la percentuale del 72,5%, confermando il trend positivo degli ultimi anni: un risultato assai rilevante se confrontato con la media nazionale (63%). La differenziata si attesta all'85% nei comuni che danno attuazione al principio “Paghi per quanto butti”, applicando la tariffazione puntuale.


Analisi descrittiva della mortalità per causa in Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna, nel primo semestre 2021, si è evidenziato un eccesso di mortalità generale in confronto al periodo prepandemia, dovuto quasi esclusivamente al Covid-19, e una diminuzione della mortalità se confrontata con l'analogo periodo del 2020. I dati sulla mortalità, uniti all'osservazione dei decessi per Covid-19, hanno mostrato una progressiva diminuzione dell'impatto della pandemia sulla mortalità. Tuttavia, nonostante il calo dei decessi per Covid-19, in particolare nel mese di giugno 2021 la mortalità ha continuato a mostrare livelli al di sopra dell'atteso, probabilmente a causa di determinanti non direttamente legati al Covid-19, ma correlati ai cambiamenti sociali e sanitari dovuti più in generale alla pandemia. Il progetto è curato dalla Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare della Regione Emilia-Romagna e dal Servizio Epidemiologia e comunicazione del rischio dell'Ausl di Modena.


L'impatto della pandemia sulle industrie culturali e creative dell'Emilia-Romagna

L'Osservatorio Cultura e Creatività ha realizzato un'analisi degli effetti generati dalla pandemia sul comparto culturale e creativo emiliano-romagnolo. Il valore aggiunto generato dalle organizzazioni culturali e creative, pari nel 2019 a circa 5,6 miliardi di euro (quota vicina al 4% del totale dell'economia regionale), ha subito nel 2020 una contrazione del 7,0%; per il 2021 si stima una crescita dell'8,1%. Gli effetti della pandemia hanno colpito soprattutto le attività a più alto contenuto di input culturali quali in primis le arti performative e tutti gli spettacoli dal vivo in genere, comprese le attività di fruizione del patrimonio storico-culturale. Gli impatti sono risultati invece meno significativi nel settore dei media e dei servizi creativi. Per quanto riguarda il tessuto produttivo delle industrie culturali e creative, nel 2020 si registra un calo di 2.529 addetti rispetto al 2019 (-2,9% contro il -2,7% dell'intero sistema produttivo).



Notizie da Istat

Rapporto sul Benessere equo e sostenibile

La nona edizione del rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes) fornisce un quadro complessivo dei 12 domini in cui è articolato il benessere, analizzati nella loro evoluzione nel corso dei due anni di pandemia: il 2020, anno dello shock dell'emergenza sanitaria, e il 2021, anno della ripresa economica e dell'occupazione. La pandemia ha profondamente cambiato molti aspetti della vita quotidiana degli individui, delle famiglie, dell'organizzazione della società e del mondo del lavoro; ciò ha determinato nuovi assetti e continui cambiamenti che, di volta in volta, hanno avuto effetti sul piano della salute, dell'istruzione, del lavoro, dell'ambiente e dei servizi e, in conseguenza, sul benessere degli individui. Il rapporto si sofferma in particolare sulle differenze tra i vari gruppi di popolazione e tra i territori.


Rapporto sulla competitività dei settori produttivi

Il rapporto fornisce un quadro informativo dettagliato e tempestivo sulla struttura, la performance e la dinamica del sistema produttivo italiano. In particolare si analizza la fase di ripresa economica del 2021, anche se in corso d'anno ha risentito via via dell'emergere di difficoltà legate alle interruzioni nelle catene di fornitura industriali, a ulteriori misure di contenimento sanitario e a una veloce diffusione delle pressioni inflazionistiche generate dalla salita delle quotazioni delle materie prime. Tra le maggiori economie dell'Area euro, l'entità del recupero del nostro Paese è seconda solo a quella francese. Il sistema produttivo italiano non sembra aver perso competitività nei confronti dei principali partner europei. La distribuzione della ripresa economica sul territorio dipende dalle caratteristiche del tessuto produttivo locale. La specializzazione regionale evidenzia una distribuzione eterogenea sul territorio dei settori che hanno registrato le migliori performance di crescita nel 2021: la meccanica impiega relativamente più occupati nelle regioni settentrionali (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna), i servizi di informazione e comunicazione in tre regioni del Nord (Piemonte, Lombardia, Provincia autonoma di Trento) e una del Centro (Lazio); le costruzioni in tutte le regioni del Mezzogiorno.


Codice italiano per la qualità delle statistiche ufficiali

Con il nuovo Codice si intende rafforzare l'impegno sui diversi aspetti della qualità nell'ambito del Sistema Statistico Nazionale. Il Codice sostituisce e aggiorna quello adottato nel 2010, tenendo conto di alcune importanti innovazioni: le raccomandazioni contenute nel Code of Practice europeo, la maggiore attenzione agli open data e al loro riuso, le recenti indicazioni emerse in tema di protezione dei dati personali oltre alla nuova politica per la qualità delle statistiche ufficiali.



Notizie dal territorio

Rapporto sulla coesione sociale in provincia di Reggio Emilia

Il rapporto esamina una molteplicità di fattori che concorrono a determinare lo stato di salute dell'economia e della società, con una specifica serie di approfondimenti di tipo qualitativo rivolti al mondo della scuola (studenti e insegnanti), del volontariato, della sanità, dei servizi sociali e dell'economia. Nella provincia di Reggio Emilia, a fine 2021 si rileva un saldo della popolazione in flessione: 2.947 abitanti in meno rispetto a fine 2020, -0,6%. Una contrazione di tale intensità è del tutto inedita per il territorio reggiano. Lato economico, nel 2021 si stima un incremento del Pil pari all'8%, valore superiore sia a quello regionale (+7%) che nazionale (+6,5%). Segnali positivi anche dalle esportazioni che hanno fatto segnare un incremento del 21%. Per il sesto anno consecutivo, nell'anno scolastico 2021-2022 è diminuito il numero degli studenti e dei bambini iscritti alle scuole e ai servizi educativi per la prima infanzia: la flessione è dello 0,5% dopo il -1,7% dell'anno precedente, segnato dal decremento avvenuto nei nidi, che più di altri, insieme al calo delle nascite, avevano scontato le paure del contagio. Il progetto è a cura della Camera di Commercio di Reggio Emilia.


Gas naturale: fabbisogno, produzione, importazione, dipendenza

Il report ricostruisce i cicli e le dinamiche di produzione e importazione di gas naturale e di altre fonti energetiche nei Paesi dell'Unione Europea, a fronte dell'andamento degli specifici bilanci energetici e delle tipologie dei consumi di energia. Fotografa inoltre la distribuzione territoriale del gas naturale in Italia, nelle regioni, nelle province e città metropolitane, esaminando il volume, il volume pro-capite e l'uso della risorsa. In un contesto in cui in Italia, nel 2020, il gas naturale copre il 31% dei consumi finali di energia (mentre un altro 31% è coperto dal petrolio), l'Emilia-Romagna è la seconda regione italiana per volume di gas distribuito ed è la prima regione italiana sia per gas distribuito a uso industriale che per volume di gas distribuito pro-capite. Lo studio è elaborato dal Servizio Studi e Statistica della Città metropolitana di Bologna.



Abbiamo aggiornato

Dati consolidati su domanda e offerta turistica relativi all'intero 2021.

Dati provvisori mensili sulla domanda turistica fino a febbraio 2022.



I prossimi appuntamenti

Ripartire dalle nuove generazioni - 4 maggio

L'Istat presenta i principali risultati dell'indagine “Bambini e ragazzi: comportamenti, atteggiamenti e progetti futuri”, svolta nel 2021 con il supporto del Ministero dell'Istruzione. A partire da tali dati, l'obiettivo del convegno scientifico è quello di mettere in luce i punti di forza sui quali puntare per ripartire e costruire il futuro delle nuove generazioni, dopo la pandemia.


Agenda completa




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ultima modifica 2023-05-05T13:29:21+02:00
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