Newsletter - Dicembre 2023

La newsletter è curata dall'Ufficio di Statistica della Regione Emilia-Romagna. L'Ufficio augura ai lettori un felice 2024.

Immagine di corredo

Foto di Gerd Altmann (da Pixabay)


Notizie dalla Regione

Le proiezioni demografiche al 2042 in Emilia-Romagna - La popolazione sul territorio

Prosegue l'impegno dell'Ufficio di Statistica della Regione Emilia-Romagna nello sviluppo delle proiezioni demografiche e nella diffusione dei risultati. L'arco temporale considerato è il periodo che va dal 2022 (anno base della proiezione) al 2042. Mentre la prima puntata di diffusione si era concentrata sulla distribuzione della popolazione per età, questa è dedicata all'approfondimento degli andamenti attesi nelle realtà territoriali. L'obiettivo è quello di fare emergere le eterogeneità locali sottostanti le medie regionali e provinciali. A questo fine, per le analisi è stato scelto il livello territoriale dei distretti sanitari, una aggregazione che da un lato coniuga un approccio di lettura abbastanza fine del territorio ma non eccessivamente granulare, dall'altro costituisce la base per la programmazione delle politiche sanitarie e sociali della Regione. Considerando lo scenario di riferimento, nel 2042 il numero di residenti sarà maggiore di quello attuale in 27 dei 38 distretti sanitari emiliano-romagnoli. E anche all'interno delle stesse aree provinciali, in alcuni casi vi saranno andamenti tutto sommato omogenei tra i vari distretti, come nell'ambito delle province di Rimini e Ravenna soprattutto, ma anche di quelle di Modena e Forlì-Cesena; in altri casi l'eterogeneità sarà invece consistente, come nelle province di Parma e Piacenza, con distretti in forte crescita e altri in progressivo spopolamento. Tutti i dati, per tipo di scenario, territorio, sesso, classe di età, rimangono consultabili grazie agli strumenti interattivi di visualizzazione grafica.


MarghERita e i big data per il territorio: bando attivo fino al 29 febbraio 2024

Ancora due mesi per partecipare al bando MarghERita. La Regione Emilia-Romagna intende rafforzare le strategie di sviluppo e di governance delle politiche regionali e territoriali basate sui dati. A questo fine mette a disposizione di tutte le Amministrazioni Pubbliche del territorio emiliano-romagnolo la potenza di calcolo di MarghERita, un supercomputer in grado di integrare ed elaborare una grande quantità di dati provenienti da fonti diverse e disomogenee. Le Pubbliche Amministrazioni interessate potranno quindi presentare le proprie iniziative progettuali. L'obiettivo è quello di sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie, farlo insieme in ottica di collaborazione anche tra diversi livelli di governo, stimolare approcci data driven che possano supportare le politiche locali e contrastare le disparità territoriali. L'avviso rimarrà attivo fino al 29 febbraio 2024.


Rapporto 2023 sull'economia dell'Emilia-Romagna

Il rapporto sull'economia dell'Emilia-Romagna delinea un territorio che ha viaggiato a ritmi sostenuti fintanto che le condizioni internazionali lo hanno consentito, conseguendo risultati migliori rispetto al resto del Paese: nel 2023, il Pil aumenta dello 0,7%, la disoccupazione è sotto al 5%, l'export tocca i 64 miliardi di euro, i flussi turistici recuperano i livelli prepandemia. In una situazione di scenari progressivamente più sfavorevoli, il sistema emiliano-romagnolo ha saputo intercettare le trasformazioni in atto e rilanciarsi, investendo su digitale e intelligenza artificiale, sviluppando iniziative volte alla attrazione di talenti, promuovendo le tante eccellenze del territorio. Il percorso che si prospetta nei prossimi anni si basa quindi su risultati consolidati e sulla dinamicità nella risposta ai cambiamenti; ma affinché sia un percorso di successo sarà necessario avere cura, come comunità, delle fragilità esistenti e delle vulnerabilità emergenti, sia sociali, sia economiche, sia del territorio. Il rapporto è realizzato in collaborazione tra Regione Emilia-Romagna e Unioncamere Emilia-Romagna.



Notizie da Istat

Il nuovo Indice di Fragilità Comunale

Il concetto di fragilità dei comuni è inteso come l'esposizione di un territorio ai rischi di origine naturale e antropica e a condizioni di criticità connesse con le principali caratteristiche demo-sociali della popolazione e del sistema economico-produttivo. Con questa idea viene sviluppato il nuovo Indice di Fragilità Comunale: è pertanto un indice composito che ha l'obiettivo di individuare le aree maggiormente esposte a determinati e molteplici fattori di rischio e di facilitare l'analisi territoriale del fenomeno in serie storica. L'indice è la combinazione di 12 indicatori elementari che descrivono le principali dimensioni della fragilità dei territori comunali (socio-economiche, ambientali e territoriali). L'indice è stato calcolato per gli anni 2018 e 2019 e, a breve, sarà pubblicato anche il 2021. Disponibili dati, mappe, metadati e metodologia.


Il benessere equo e sostenibile dei territori

Prende avvio da quest'anno la collana regionale dei Report BesT, il Bes dei Territori. Riferito alle province e città metropolitane, il sistema di indicatori comprende un ampio set delle dimensioni del Benessere equo e sostenibile (Bes) e le integra con ulteriori misure di benessere in grado di cogliere le specificità locali. Il territorio viene presentato sotto vari aspetti: la posizione nel contesto nazionale ed europeo, i punti di forza, gli svantaggi, le disparità territoriali, le evoluzioni recenti. Le province emiliano-romagnole ottengono i migliori risultati nel dominio Lavoro e conciliazione dei tempi di vita. Punti di debolezza si riscontrano nell'area Paesaggio e patrimonio culturale. In generale, le province dell'Emilia-Romagna hanno livelli di benessere relativo nettamente più alti rispetto alla media italiana e in linea con il complesso dei territori del Nord-est. L'Emilia-Romagna mostra risultati migliori rispetto alla media europea (Ue27) per cinque dei nove indicatori BesT disponibili per il confronto.



Notizie dal territorio

Il parco veicolare nell'area metropolitana di Bologna nel 2022

Nel 2022, nell'area metropolitana di Bologna, il parco veicolare è cresciuto dello 0,8% contro l'1,2% medio nazionale. Questo nonostante le immatricolazioni siano diminuite del 14,2% e presentino un minimo storico, con livelli inferiori anche al periodo pandemico. Si contano 62 autovetture ogni 100 abitanti. Il comune di Bologna ha un tasso di motorizzazione tra i più bassi se confrontato con le grandi città italiane (53 auto ogni 100 abitanti). Sia nella città metropolitana che nel comune di Bologna la composizione del parco auto è più moderna e meno inquinante rispetto alla media nazionale: oltre il 60% delle autovetture sono di classe Euro 5 o Euro 6, contro il 49% italiano. Le ibride ed elettriche confermano l'andamento crescente degli ultimi anni (+33% nella città metropolitana, +28% nel comune di Bologna). Le auto a metano o Gpl sono in proporzione circa il doppio rispetto al dato nazionale. Analisi curate dagli Uffici di Statistica della Città metropolitana di Bologna e del Comune di Bologna.


Le assunzioni nelle imprese modenesi nel 2023

Nel 2023 prosegue l'andamento positivo della domanda di lavoro programmata dalle imprese modenesi, ancorché con un ritmo di crescita inferiore rispetto a quanto registrato nel 2022. Le previsioni di assunzione riguardano quasi 79 mila persone, +2,5% rispetto al 2022. L'aumento delle nuove entrate è inferiore a quello previsto in Emilia-Romagna (+4,2%) e a livello nazionale (+6,4%). I settori che vedono incrementare maggiormente gli ingressi sono commercio e turismo. L'incremento della richiesta di personale rende quest'anno ancora più difficile la ricerca delle figure professionali necessarie alle aziende, così la difficoltà di reperimento passa dal 45,3% del 2022 al 49,1% del 2023. Tra i diversi gruppi professionali, sono ardui da trovare sia i professionisti con elevata specializzazione, sia gli operai specializzati. Analisi curate dalla Camera di Commercio di Modena sui dati dell'indagine Excelsior.



Abbiamo aggiornato

Report sull'andamento dei prezzi al consumo fino a novembre 2023.

Report sul mercato del lavoro con i dati del terzo trimestre 2023.



I prossimi appuntamenti

Il Censimento permanente sui banchi di scuola - Iscrizioni entro il 15 gennaio 2024

L'iniziativa, promossa da Istat in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione e del Merito, si rivolge alle scuole primarie (classi terze, quarte e quinte) e alle scuole secondarie di primo grado. Essa si compone di un percorso formativo, cui è collegato un contest, articolato in una competizione statistica e un concorso di idee, finalizzato alla realizzazione di un prodotto di comunicazione che, partendo dalla lettura e dalla comprensione dei dati statistici, consenta ai ragazzi di conoscere e raccontare il proprio territorio. Iscrizioni entro il 15 gennaio 2024.


Agenda completa




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ultima modifica 2023-12-31T13:31:23+02:00
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