Newsletter - Agosto 2024

La newsletter è curata dall'Ufficio di Statistica della Regione Emilia-Romagna.

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Foto di Vicki Hamilton (da Pixabay)


Notizie dalla Regione

Amartya, l'algoritmo di programmazione territoriale per dare forma allo sviluppo

Amartya è un progetto di pianificazione e valutazione delle politiche pubbliche, attraverso la previsione di scenari derivanti da shock macroeconomici e la simulazione degli effetti delle politiche sulle condizioni finanziarie ed economiche di imprese e famiglie del territorio emiliano-romagnolo. Amartya crea un duplicato digitale della popolazione e delle imprese per valutare, tramite modelli di micro-simulazione costruiti ad hoc, gli effetti su redditività e solidità finanziaria delle imprese e gli effetti redistributivi, occupazionali e di benessere delle politiche regionali e nazionali sulle famiglie, in un'ottica di analisi multidimensionale.


I redditi ai fini IRPEF in Emilia-Romagna

Nell'anno di imposta 2022, il reddito medio complessivo dichiarato a fini IRPEF dai cittadini residenti in Emilia-Romagna è di circa 25.880 euro, a fronte dei 23.650 euro dichiarati a livello nazionale. L'Emilia-Romagna si conferma tra le regioni più “ricche” d'Italia, preceduta solo da Lombardia e provincia autonoma di Bolzano. Dopo la contrazione indotta dalla crisi pandemica nel 2020, anche nel 2022 i redditi continuano a crescere. In particolare il reddito medio in Emilia-Romagna aumenta del 4,4%. Si riduce il numero di contribuenti che dichiarano redditi inferiori ai 20 mila euro, mentre aumentano i soggetti con redditi superiori a questo valore. In Emilia-Romagna i redditi imponibili medi più elevati si osservano nelle realtà lungo la via Emilia dal piacentino all'imolese, in particolare nei comuni limitrofi ai capoluoghi di provincia emiliani, così come in alcune zone a ridosso del fiume Po. In tutta la fascia appenninica e in molti comuni romagnoli si osservano invece redditi inferiori alla media regionale. Elaborazioni sui dati diffusi dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF).



Notizie da Istat

Aggiornato al 2021 l'Indice di Fragilità Comunale

Istat aggiorna al 2021 l'Indice di Fragilità Comunale. Si tratta di un indice composito che misura l'esposizione dei territori comunali ai rischi di origine naturale e antropica e a condizioni di criticità connesse con le principali caratteristiche demo-sociali della popolazione e del sistema economico-produttivo. L'indice è la combinazione di 12 indicatori elementari che descrivono le principali dimensioni della fragilità dei territori comunali (socio-economiche, ambientali e territoriali). Con l'occasione viene diffuso un nuovo strumento di visualizzazione interattiva dell'intera base dati: sono state aggiunte la lettura dell'indice per diversi domini territoriali (ad esempio aree interne e grado di urbanizzazione) e l'analisi del profilo di fragilità dei comuni rispetto alle diverse componenti. In Emilia-Romagna 72 dei 330 comuni, il 22%, sono classificati in una situazione di fragilità almeno moderata. Si tratta di una delle situazioni migliori a livello nazionale, dopo quelle di Veneto, Trentino-Alto Adige, Marche e Friuli-Venezia Giulia. Disponibile anche la registrazione integrale dell'evento di presentazione del progetto.


Nasce l'osservatorio sul valore pubblico Istat - CERVAP

L'Istat e il CERVAP (Centro di Ricerca sul Valore Pubblico dell'Università di Ferrara) hanno siglato una partnership triennale strategica per l'individuazione e la misurazione di obiettivi e indicatori comuni di Valore Pubblico. L'obiettivo è quello di fornire strumenti e dati per aiutare cittadini, imprese e altri stakeholder a valutare gli impatti esterni e interni delle politiche e dei progetti delle Pubbliche Amministrazioni e per supportare queste ultime nella pianificazione e nella valutazione del Valore Pubblico. Con l'espressione Valore Pubblico si intende il benessere multidimensionale (sociale, economico, ambientale, sanitario, istituzionale, scientifico, ecc.) generato a favore di cittadini, imprese e stakeholder, facendo leva sulla salute organizzativa, professionale, infrastrutturale, digitale, economico-finanziaria delle Pubbliche Amministrazioni.



Notizie dal territorio

I redditi nella città metropolitana di Bologna, anno di imposta 2022

Per l'anno di imposta 2022, nell'area metropolitana di Bologna sono registrati 796.738 contribuenti IRPEF, pari al 78,6% della popolazione, in aumentano dell'1,4% rispetto all'anno precedente. Il reddito complessivo dichiarato è pari a 22,1 miliardi di euro, in aumento rispetto al 2021 del 5,8%. Il reddito medio per contribuente è 28.260 euro, un valore in crescita del 4,3% (27.086 nel 2021) e più alto del 9,2% rispetto a quello regionale (25.876 euro) e del 19,5% rispetto a quello nazionale. A livello comunale, i redditi medi più elevati si registrano nel capoluogo e nella prima cintura, fenomeno che si conferma come un tratto ormai strutturale nella distribuzione del reddito sul territorio. Il reddito medio più alto si registra a San Lazzaro di Savena, seguito dal comune di Bologna; quello più basso a Castel d'Aiano. Nell'intera città metropolitana, il 28,6% dei contribuenti ha dichiarato meno di 15 mila euro, con un reddito pari al 7,5% dell'ammontare complessivo. L'8,0% dei contribuenti che invece ha dichiarato oltre 55 mila euro detiene complessivamente il 29,7% del reddito totale. Lo studio è curato dal Servizio Programmazione Strategica Controllo e Statistica della Città metropolitana di Bologna sulla base dei dati forniti dal Ministero dell'Economia e delle Finanze.



Abbiamo aggiornato

Dati delle dichiarazioni dei redditi a fini IRPEF, di fonte MEF - Dipartimento delle Finanze, aggiornati all'anno di imposta 2022.

Dati sulle statistiche estimative delle produzioni agricole vegetali fino al 2023, nell'area Self service

Dati provvisori mensili sulla domanda turistica fino a luglio 2024.



I prossimi appuntamenti

StatisticAll, il Festival della Statistica e della Demografia - 17-20 ottobre

“Statistiche senza frontiere. Fiducia, etica, sistema: il futuro dei dati in Europa” è il titolo della decima edizione di StatisticAll, Festival della Statistica e della Demografia, organizzato da Istat, in collaborazione con la Società Italiana di Statistica e la Società Statistica Corrado Gini. Le recenti crisi migratorie e pandemiche e l'apertura di conflitti in diverse parti del mondo hanno amplificato le richieste e le aspettative di statistiche ufficiali e pubbliche più tempestive e dettagliate, necessarie per orientare i processi decisionali finalizzati a sostenere la coesione, la crescita economica, a trovare soluzioni sostenibili per rispondere ai cambiamenti climatici e per offrire assistenza e sostegno ai Paesi in difficoltà. Statistiche senza frontiere vuole significare abbattere anche quelle innalzate tra la statistica e altre discipline, come la medicina, l'economia, le scienze sociali e l'ingegneria. Si tratta di un percorso ineluttabile per affrontare le sfide poste in primis dai Big Data e dall'Intelligenza Artificiale. Altro tema centrale in tale contesto è la sicurezza dei dati, tanto più che ormai si tratta di dati senza confini. Si potrà partecipare al Festival in presenza, a Treviso, o da remoto. È possibile anche entrare nella squadra del Festival come volontari, supportando lo svolgimento delle attività, candidandosi entro il 4 ottobre.


Agenda completa




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ultima modifica 2024-08-30T19:13:28+02:00
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