Newsletter - Febbraio 2024

La newsletter è curata dall'Ufficio di Statistica della Regione Emilia-Romagna.

Immagine di corredo

Immagine tratta dalla copertina del rapporto "La gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna - Report 2023", curato da Regione Emilia-Romagna e Arpae Emilia-Romagna.


Notizie dalla Regione

La gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna nel 2022

Il rapporto presenta il quadro della gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna e consente di verificarne i risultati, valutandone i punti di forza e di debolezza. Il 2022 rappresenta il primo anno di validità del nuovo quinquennio di pianificazione (nel luglio 2022 è stato infatti approvato il nuovo Piano Regionale di gestione dei Rifiuti e per la Bonifica delle aree inquinate). Nel 2022 la produzione di rifiuti urbani pro capite scende a 628 kg per abitante (-1,4% rispetto al 2021). Parallelamente aumenta la percentuale della raccolta differenziata sulla produzione complessiva: nel 2022 raggiunge il 74% e permette di superare l'obiettivo del 73% fissato dalla precedente programmazione. Le percentuali di raccolta differenziata registrate nei comuni a tariffa/tributo puntuale sono largamente superiori alla media regionale. Il rapporto è curato dalla Regione Emilia-Romagna, Direzione Generale Cura del territorio e dell'ambiente, e da Arpae Emilia-Romagna.


I servizi bibliotecari digitali in Emilia-Romagna nel 2023

La pandemia ha ampliato sensibilmente la platea degli utilizzatori di servizi bibliotecari digitali, in Emilia-Romagna così come nel resto del Paese. Gli anni 2021 e 2022 sono stati caratterizzati da una stabilizzazione dei livelli raggiunti nel 2020. Il 2023 mostra una nuova crescita dell'uso dei servizi digitali delle biblioteche civiche e scolastiche dell'Emilia-Romagna: nell'ultimo anno le transazioni digitali complessive sono aumentate del 2,8%, con punte nel prestito di ebook (+11,7%) e audiolibri (+10,6%), mentre l'accesso all'edicola online registra un incremento più contenuto (+1,8%). Rispetto al 2019, le transazioni digitali sono aumentate dell'86,9%, gli accessi dell'80,1%, le iscrizioni annuali del 291,4%. Nel 2023 il sistema delle biblioteche civiche ha registrato 3.165.155 transazioni digitali, numero che si va avvicinando a quello delle transazioni analogiche (poco più di 4 milioni, dato 2022). L'Emilia-Romagna è ai vertici nazionali per l'uso dei servizi bibliotecari digitali. I dati sono stati presentati dall'Assessorato Cultura e Paesaggio della Regione Emilia-Romagna e da Mlol Emilia Digital Library.



Notizie da Istat

La mobilità territoriale

Il fenomeno della mobilità della popolazione abbraccia una grande varietà di aspetti e ha un forte impatto su altri temi, come ad esempio le condizioni di vita della popolazione, il mercato del lavoro e le sue trasformazioni digitali, le dinamiche del settore immobiliare. In questo caso ci si concentra sui cambiamenti del luogo di vita abituale e sugli spostamenti quotidiani per esigenze di studio o di lavoro. I dati provengono dall'indagine “Iscrizioni e cancellazioni all'anagrafe per trasferimento di residenza” e dal “Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni”. Lo studio offre una lettura territoriale interattiva, ponendo su mappe tematiche una serie di indicatori, una ventina per i trasferimenti di residenza, una decina per gli spostamenti quotidiani. Il dettaglio di disaggregazione arriva fino al livello comunale. Il territorio emiliano-romagnolo spicca per gli intensi tassi migratori di segno positivo (iscrizioni anagrafiche nei Comuni superiori alle cancellazioni): nel 2021, Piacenza è la terza provincia italiana in graduatoria e Bologna è la prima città metropolitana. Le province di Piacenza e Bologna emergono anche come destinazioni della mobilità anagrafica da altre regioni. Tra i primi dieci territori in cui vi è una prevalenza dei trasferimenti dai comuni capoluogo verso gli altri comuni della provincia troviamo l'area metropolitana di Bologna, prima, ma anche le province di Modena e Reggio nell'Emilia.


Indici dei prezzi al consumo e paniere dei prezzi, anno 2024

Ogni anno l'Istat rivede l'elenco dei prodotti che compongono il paniere di riferimento per la rilevazione dei prezzi al consumo, aggiornando contestualmente le tecniche d'indagine e i pesi con i quali i diversi prodotti contribuiscono alla misura dell'inflazione. Nel paniere del 2024 utilizzato per il calcolo degli indici NIC (per l'intera collettività nazionale) e FOI (per le famiglie di operai e impiegati) figurano 1.915 prodotti elementari, raggruppati in 1.045 prodotti, a loro volta raccolti in 425 aggregati. L'aggiornamento dei beni e servizi compresi nel paniere tiene conto sia delle novità nelle abitudini di spesa delle famiglie sia dell'evoluzione di norme e classificazioni e, in alcuni casi, arricchisce la gamma dei prodotti che rappresentano consumi consolidati. Entrano nel paniere 2024 per esempio l'Apparecchio per deumidificazione e purificazione aria, la Lampadina smart, il Pasto all you can eat, alcuni corsi ricreativi e sportivi… Per tenere conto delle dinamiche dei prezzi dei prodotti energetici delle famiglie in transizione dal mercato tutelato al mercato libero, l'Istat ha adeguato la modalità di calcolo dell'indice dei beni energetici. Altra novità metodologica riguarda l'impiego della banca dati di IVASS per l'assicurazione RC auto, a vantaggio dell'accuratezza della stima dell'indice per questo servizio. È stato inoltre aggiornato l'indice dei prezzi al consumo per le rivalutazioni monetarie, utilizzato per adeguare periodicamente i valori monetari, come ad esempio il canone di affitto o l'assegno dovuto al coniuge separato. In questo caso si usa l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi.



Notizie dal territorio

L'economia piacentina nel primo semestre 2023

Tra gennaio e giugno 2023 l'economia della provincia di Piacenza ha proseguito lungo il suo sentiero di sviluppo iniziato dopo la pandemia, in alcuni ambiti con performance migliori rispetto all'economia emiliano-romagnola e nazionale. Si registrano però ritmi di crescita più contenuti rispetto agli anni precedenti. Il Pil del sistema economico piacentino, secondo le elaborazioni di Unioncamere Emilia-Romagna su dati Prometeia, è previsto aumentare dello 0,8% nel 2023 e dello 0,6% nel 2024, dopo il +3,9% del 2022 e il +6,7% del 2021. In questo contesto si segnala il forte rialzo della produzione manifatturiera, +4,2% rispetto al primo semestre 2022 (+0,4% l'analogo valore in Emilia-Romagna). Nel manifatturiero aumentano anche fatturato, ordini e grado di utilizzo degli impianti. Si è invertito invece il trend del comparto delle costruzioni, il cui volume d'affari si riduce dell'1%, mentre aumenta ancora in Emilia-Romagna, dell'1,5%. Prosegue anche nel primo semestre del 2023 l'andamento positivo dei flussi turistici. Lato mercato del lavoro, in un contesto di generalizzata crescita dell'occupazione, il saldo tra avviamenti e cessazioni dei rapporti di lavoro dipendente mostra sul territorio piacentino un valore particolarmente elevato. Queste alcune delle analisi disponibili nell'ultimo Rapporto congiunturale dell'economia piacentina, curato da Provincia di Piacenza, Unioncamere Emilia-Romagna, Camera di Commercio dell'Emilia e Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.


Le start-up innovative in Emilia-Romagna

Al 31 dicembre 2023, hanno sede in Emilia-Romagna 916 start-up innovative, il 6,8% di quelle presenti sull'intero territorio nazionale. Solo in Lombardia, Lazio e Campania sono attive un maggior numero di start-up. Rispetto al 2022, in Emilia-Romagna si registra una flessione delle start-up di 109 unità, -10,6%. Analogo andamento si osserva anche a livello nazionale, dove la contrazione si attesta al 6,1%. Un terzo delle start-up emiliano-romagnole si trova nell'area metropolitana di Bologna. Solo nelle province di Ferrara e Ravenna le start-up sono aumentate nell'ultimo anno. Numerosi approfondimenti sul territorio bolognese sono disponibili sul rapporto curato dalla Camera di Commercio di Bologna.



Abbiamo aggiornato

Dati provvisori mensili sulla domanda turistica fino a dicembre 2023.

Report sull'andamento dei prezzi al consumo fino a gennaio 2024.

Proroga del termine per la presentazione di proposte per lo sviluppo di progetti tramite l'HPC MarghERita al 31 dicembre 2024.



I prossimi appuntamenti

Rapporto Istat sulla competitività dei settori produttivi - 28 marzo

L'evento sarà incentrato sulla presentazione dell'edizione 2024 del Rapporto sulla competitività dei settori produttivi, curato da Istat. La pubblicazione fornisce annualmente un quadro informativo dettagliato e tempestivo sulla struttura, la performance e la dinamica del sistema produttivo italiano. Questa edizione approfondirà gli effetti causati dalla crisi pandemica e dalla crisi energetica sul tessuto produttivo italiano. Si potrà seguire l'evento, organizzato in collaborazione con il Politecnico di Torino, sia online, sia in presenza, a Torino.


Agenda completa




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ultima modifica 2024-02-29T16:05:34+02:00
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