Newsletter - Marzo 2021

La newsletter è curata dall'Ufficio di Statistica della Regione Emilia-Romagna.

Per newsletter marzo 2021

Copertina Rapporto "Emergenza Covid. L'impatto sulle donne e le azioni promosse dalla Regione Emilia-Romagna"


Notizie dalla Regione

L'impatto della pandemia Covid-19 sul lavoro femminile

Per tutto il 2020 si sono verificate ripetute flessioni congiunturali dell'occupazione con un legame diretto con le misure di contenimento dell'epidemia. Gli effetti più importanti si sono manifestati tra marzo e giugno, con oltre 37 mila posizioni dipendenti perse, di cui oltre 22 mila femminili, pari al 60%. In Emilia-Romagna le donne lavorano fuori casa, settimanalmente, in media 5 ore in più rispetto a quanto accade nel resto del Paese, ma pur sempre in misura inferiore rispetto agli uomini: 25 ore contro 36 ore settimanali. Il lavoro di cura e domestico continua a restare in misura sostanziale sulle spalle delle donne: 23 ore contro le 7 ore e mezza maschili. Una disomogeneità dei carichi di lavoro messa in evidenza in questi mesi anche della distribuzione dello smart working: a fronte di un incremento del 23% di quello maschile, è cresciuto del 58% quello femminile per far fronte alla chiusura di scuole e servizi per l'infanzia. Sono alcuni dei dati contenuti nel rapporto “Emergenza Covid. L'impatto sulle donne e le azioni promosse dalla Regione Emilia-Romagna”, frutto della collaborazione tra il Servizio Politiche sociali e socio educative e il Servizio Statistica e sistemi informativi geografici della Regione Emilia-Romagna.


Il report interattivo sul mercato del lavoro in Emilia-Romagna

Il 12 marzo 2021 sono stati pubblicati da Istat i dati sul mercato del lavoro del quarto trimestre 2020 e dell'intera annualità; sono quindi informazioni particolarmente significative per una analisi degli effetti di molti mesi di pandemia causata dal Coronavirus. Con l'occasione, sul Portale di Statistica è stata lanciata una visualizzazione interattiva sul mercato del lavoro in Emilia-Romagna. Si tratta di un cruscotto interrogabile liberamente dall'utente secondo varie dimensioni di analisi: condizione occupazionale (occupato, disoccupato e inattivo, sia per valori assoluti che in forma di tassi), sesso, settore produttivo di occupazione, tipologia occupazionale (occupato dipendente / indipendente), serie storica (dati trimestrali dal 2004). È possibile inoltre effettuare un confronto tra regioni italiane per i dati di sintesi. Sono disponibili anche dati di fonte INPS sul volume delle ore di cassa integrazione erogate, anch'essi indicativi di come le limitazioni alle attività produttive causa Covid-19 abbiano inciso fortemente sul ricorso agli ammortizzatori sociali.


Censimento Agricoltura: rilevazione beni collettivi

Tra marzo e settembre 2021 la Regione Emilia-Romagna condurrà, nell'ambito del settimo Censimento Generale dell'Agricoltura, la rilevazione dei dati sui beni collettivi, come previsto dal Piano Regionale di Censimento. I beni collettivi, nel Censimento, sono trattati come “unità particolari” e si identificano come beni gestiti sia direttamente da autorità pubbliche (Comuni) o da loro Organismi (ASBUC), sia da autonomi Enti gestori (in Emilia-Romagna: Comunalie, Comunelli, Partecipanze agrarie, Consorzi degli utilisti, Comunanze agrarie). La rilevazione sui beni collettivi sarà realizzata attraverso l'utilizzo di basi amministrative e sistemi GIS nonché con interviste dirette agli Enti gestori svolte da una società esterna cui la Regione Emilia-Romagna ha affidato l'attività.


Rapporto 2020 sulla gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna

Il report, elaborato annualmente da Regione Emilia-Romagna e ARPAE, sintetizza i dati conoscitivi sulla gestione dei rifiuti urbani e speciali in Emilia-Romagna. I dati del rapporto 2020 confermano un sistema regionale efficiente, in grado di rispondere alle esigenze di trattamento dei rifiuti prodotti sul territorio regionale. Per quanto riguarda i rifiuti urbani, nel 2019, si rileva una lieve diminuzione dei rifiuti prodotti rispetto all'anno precedente (-0,9% pro-capite). La raccolta differenziata ha raggiunto la percentuale del 71% confermando la tendenza positiva degli ultimi anni: un risultato assai rilevante se confrontato con la media nazionale che si attesta al 61%.


Le biblioteche in Emilia-Romagna

In 358 delle 442 biblioteche comunali e pubbliche dell'Emilia-Romagna sono presenti postazioni fisse per navigare in Internet (81%). Il 71% delle biblioteche è coperto dal wifi. Sono 294 le biblioteche che gestiscono una pagina Facebook, il 67% del totale. Nel 61% dei casi è stato attivato un servizio di prestito on line. Le sedi che organizzano corsi di alfabetizzazione digitale e servizi di facilitazione digitale nell'ambito del progetto Pane e Internet sono 93.


Osservatorio regionale dello Spettacolo: tre pubblicazioni

L'Osservatorio dello Spettacolo della Regione Emilia-Romagna è l'attività regionale di analisi e ricerca per valutare gli andamenti del settore e l'efficacia dell'intervento prevista dalla L.R. 13/99 “Norme in materia di spettacolo”. Il rapporto “Analisi della domanda e dell'offerta di spettacolo in Emilia-Romagna – dati 2019” indica che nel 2019, sul territorio emiliano-romagnolo, sono state effettuate 16.478 rappresentazioni di spettacolo dal vivo, cui hanno assistito quasi tre milioni e mezzo di spettatori, per una spesa al botteghino di quasi 70 milioni di euro. Per quanto riguarda il settore cinema sono state effettuate circa 265 mila proiezioni, con oltre 10 milioni di spettatori per una spesa al botteghino di 68 milioni di euro. Il report “L'occupazione nello Spettacolo in Emilia-Romagna – dati 2019”, quantifica in 11.840 i lavoratori del settore che hanno operato in Emilia-Romagna e hanno versato i contributi previdenziali all'INPS nel 2019: 7.659 artisti, 2.970 tecnici e addetti ai servizi e 1.211 amministrativi. Il report “I pubblici dei festival cinematografici in Emilia-Romagna - dati 2019”, attraverso una indagine campionaria descrive i partecipanti ai festival cinematografici, veri e propri “onnivori culturali” essendo quell'Audience by habits che partecipa abitualmente ad attività culturali e non ha particolari barriere all'accesso.



Notizie da Istat

Rapporto sul benessere equo e sostenibile

Il volume presenta un sistema di indicatori sviluppato di anno in anno per seguire le profonde trasformazioni che hanno caratterizzato la società italiana nell'ultimo decennio, incluse quelle più recenti determinate dalla pandemia da Covid-19. In particolare, l'integrazione dei nuovi indicatori è stata realizzata in coerenza con le linee fondamentali del programma #NextGenerationEU e risponde a esigenze conoscitive specifiche, tra cui l'arricchimento delle informazioni disponibili sugli aspetti sanitari, sulla digitalizzazione, sul capitale umano (sia dal lato della formazione, sia dal lato del lavoro) e sul cambiamento climatico.


Al via il Censimento permanente delle Istituzioni Pubbliche

Il 18 marzo 2021 è partita la terza edizione del Censimento permanente delle Istituzioni Pubbliche. La rilevazione coinvolge circa 13 mila istituzioni pubbliche italiane e oltre 100 mila unità locali. La novità di questa edizione è rappresentata dall'integrazione di una sezione dedicata allo smart working che consentirà di conoscere i processi organizzativi e innovativi che le istituzioni pubbliche hanno dovuto attivare a fronte della crisi sanitaria dovuta al Covid-19. I dati saranno riferiti al 31 dicembre 2020.



Notizie dal territorio

Le lancette dell'economia bolognese

Il report annuale descrive i dati economici del territorio di Bologna, focalizzandosi su imprese, lavoro, turismo e prezzi. È una fotografia aggiornata sullo stato di salute dell'economia locale, metropolitana e comunale, sulla base dei dati relativi al 2020. Il tasso di occupazione della Città metropolitana di Bologna si attesta al 71,5%, valore che la posiziona seconda tra le province italiane dopo Bolzano, nonostante la flessione di 1,4 punti percentuali rispetto al 2019. Le imprese attive nel comune di Bologna al 31 dicembre 2020 sono più di 32 mila, sostanzialmente invariate rispetto fine 2019. Crescono le imprese straniere (+1,9%) e le società di capitale (+2,7%). Nel 2020 gli arrivi turistici nella città di Bologna sono diminuiti di circa due terzi rispetto a quelli registrati nell'anno precedente (-54,5% di turisti italiani e -76,4% di turisti provenienti dall'estero). Analisi curate dal Comune di Bologna. 


Congiuntura industriale in Emilia-Romagna nel quarto trimestre 2020

Nel quarto trimestre del 2020, le conseguenze negative della pandemia sui settori industriali dell'Emilia-Romagna sono state più contenute rispetto alla prima parte dell'anno. Il volume della produzione industriale è sceso del 5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. L'accesso ai mercati esteri ha permesso di contenere la tendenza sfavorevole e con un lieve aumento degli ordini dall'estero (+0,2% rispetto allo stesso trimestre del 2019) si è aperto uno spiraglio in prospettiva. Il grado di utilizzo degli impianti si è riportato al 72,5%, un dato non più così lontano rispetto al livello riferito allo stesso trimestre del 2019 (pari al 75,4%). I risultati dell'indagine congiunturale sull'industria realizzata da Unioncamere Emilia-Romagna, Confindustria Emilia-Romagna e Intesa Sanpaolo. 



Abbiamo aggiornato

Dati Istat sugli iscritti in anagrafe per nascita nell'area Self service e sui tassi di fecondità in tabella interattiva.



I prossimi appuntamenti

Rapporto Istat sulla competitività dei settori produttivi - In streaming, 7 aprile

L'evento sarà l'occasione per una analisi delle conseguenze della pandemia Covid-19 per il sistema produttivo italiano. Il tema è affrontato da tre prospettive diverse: macroeconomica (evidenziando i riflessi della pandemia sul ciclo italiano anche attraverso confronti internazionali), mesoeconomica (focalizzandosi sull'impatto settoriale delle chiusure amministrative) e microeconomica (esaminando l'eterogeneità degli effetti pandemici sul sistema delle imprese). 


Agenda completa




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ultima modifica 2024-07-04T11:43:37+02:00
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