7° Censimento Generale dell'Agricoltura: la rilevazione sui beni collettivi
Il 7 gennaio 2021 Istat ha avviato il 7° Censimento Generale dell'Agricoltura con l'obiettivo di studiare in modo puntuale il settore agricolo e zootecnico del Paese.
La Regione Emilia-Romagna ha adottato il proprio Piano Regionale di Censimento (
515.14 KB), nel quale si impegna a effettuare i controlli macro sui dati raccolti presso le aziende agricole e a condurre la rilevazione dei dati sui beni collettivi.
I beni collettivi, nel Censimento, sono trattati come “unità particolari” e si identificano come beni gestiti sia direttamente da autorità pubbliche (Comuni) o da loro Organismi (ASBUC), sia da autonomi Enti gestori (in Emilia-Romagna: Comunalie, Comunelli, Partecipanze agrarie, Consorzi degli utilisti, Comunanze agrarie).
La rilevazione sui beni collettivi sarà realizzata utilizzando le seguenti tecniche/fonti:
- le basi amministrative disponibili (che necessitano di essere validate, aggiornate e integrate),
- interviste (prevalentemente telefoniche) alle unità della lista fornita dall'Istat e della lista regionale,
- sistemi GIS (sistemi informativi geografici).
La Regione Emilia-Romagna ha affidato a una società esterna lo svolgimento delle interviste agli Enti gestori. Le interviste saranno svolte nel periodo tra marzo e settembre 2021.
I collaboratori della suddetta società coinvolti nelle attività di rilevazione sono incaricati del trattamento dei dati personali.
Il titolare della rilevazione è Istat e i dati raccolti per le finalità del Censimento dell'agricoltura sono coperti dal segreto d'ufficio e dal segreto statistico, in conformità al decreto legislativo n. 322/1989 e nel rispetto della disciplina della protezione dei dati personali Reg.UE 2016/679. I risultati del Censimento saranno diffusi in forma aggregata e pertanto non sarà possibile risalire ai soggetti cui si riferiscono i dati.
Per approfondimenti sulla rilevazione su beni collettivi è possibile consultare la pagina dedicata.