Le esportazioni dell'Emilia-Romagna nel 2021

Con una crescita del 16,9% sul 2020, il valore dell'export si riporta al di sopra del livello prepandemia. Elaborazioni su dati Istat.

Il 2020, l'anno caratterizzato dalla pandemia mondiale da Covid-19, si era chiuso per l'Emilia-Romagna con una contrazione marcata delle esportazioni, -7,0% rispetto al 2019, comunque più lieve di quella registrata sull'intero territorio italiano (-9,1%). I segnali di ripresa che avevano cominciato a intravedersi sul finire del 2020 si sono concretizzati già nei primi mesi del 2021.

Per quanto riguarda l'Emilia-Romagna, le buone performance tendenziali del primo trimestre 2021 avevano infatti consentito il recupero dei valori prepandemia riferiti allo stesso periodo, e le ulteriori accelerazioni dell'export nella restante parte del 2021 hanno permesso di chiudere l'anno con una crescita del 16,9% rispetto al 2020 e dell'8,7% rispetto al 2019. Il livello dell'export emiliano-romagnolo sembra quindi riportarsi in linea con la tendenza alla crescita registrata negli ultimi anni antecedenti l'emergenza sanitaria mondiale.

In ambito nazionale la ripresa dell'export del 2021 fa segnare un +18,2% sul 2020 e un +7,5% sul 2019. Rispetto alla media italiana quindi, le vendite dell'Emilia-Romagna sui mercati esteri hanno tenuto meglio nell'anno segnato dal Covid.

Quantitativamente, le esportazioni dell'Emilia-Romagna hanno superato i 72 miliardi di euro, corrispondenti al 14,0% dell'export nazionale. Tale percentuale conferma l'Emilia-Romagna come la seconda regione esportatrice dopo la Lombardia (26,3%) e davanti a Veneto (13,6%), Piemonte (9,6%) e Toscana (9,2%). Rispetto alle principali regioni esportatrici l'Emilia-Romagna ha manifestato una buona capacità di resilienza nel periodo di crisi dei mercati globali. In particolare, confrontando la variazione del valore dell'export tra 2019 e 2021, Lombardia (+6,6%), Piemonte (+5,7%) e Veneto (+7,8%) presentano performance inferiori a quelle dell'Emilia-Romagna (+8,7%), mentre la Toscana mostra un andamento migliore (+10,4%)

Per quanto riguarda l'ultimo anno, i risultati positivi di Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte contribuiscono per 11,6 punti percentuali all'aumento dell'export nazionale (tavola Valore dell'export, quota regionale sul totale nazionale, variazione annuale - Regioni italiane. Anni 2019-2021 (csv2.17 KB)).

Grafico: Dinamica dell'export per regione (variazioni percentuali 2020-2021). I dati rappresentati nel grafico sono tutti riportati nella tabella allegata in foglio elettronico. Nel testo della news è descritto l'andamento generale del fenomeno.


I settori

In Emilia-Romagna, la ripresa del 2021 ha coinvolto tutti i macrosettori considerati strategici per l'export regionale.

Oltre un quarto delle vendite regionali sui mercati esteri è realizzato dal settore dei macchinari e apparecchiature meccaniche, che pertanto ha fornito un contributo decisivo alla tendenza positiva delle esportazioni regionali, con un aumento del 14,8% nel confronto con il 2020. Tuttavia il valore dell'export 2021 in questo settore è aumentato in misura minore rispetto alla media regionale complessiva, e ha superato il valore delle esportazioni del 2019 di solo il 2,8%.

Importante è anche la performance degli articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici, che, trainati dalla consistente domanda sui mercati globali nell'ottica del contrasto alla pandemia, hanno fatto registrare un aumento del 36,7% nell'ultimo anno. Su settori merceologicamente affini, anche i prodotti e sostanze chimiche hanno mostrato un andamento di forte crescita, +23,3% sempre nell'ultimo anno.

Le esportazioni del settore dei mezzi di trasporto, che rappresentano l'11,9% delle vendite estere regionali, sono salite del 18,4% rispetto al 2020 e dell'8,7% rispetto al 2019.

Molto buone anche le performance della metallurgia e dei prodotti in metallo (+30,5% sul 2020) e degli apparecchi elettrici (+25,7% sul 2020).

Il settore degli articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (ovvero ceramica e vetro), dopo avere sostanzialmente tenuto nell'anno di crisi (solo un -3,4% tra 2020 e 2019), ha fatto registrare nel 2021 un aumento analogo a quello medio regionale, con un saldo negli ultimi due anni del +12,6%.

Il settore dell'industria alimentare e delle bevande, per il quale tradizionalmente non si registrano ampie oscillazioni del valore dell'export, dopo avere concluso anche il 2020 in positivo, nel 2021 ha concretizzato il suo valore con un sensibile aumento (+15,1%).

Si conferma invece il periodo di difficoltà delle industrie del tessile e della moda, le cui esportazioni, dopo il crollo nel primo anno di pandemia, la quale ha causato anche un cambiamento nelle abitudini di consumo (-15,8%), stentano pure nella fase di ripresa, con un recupero modesto nel 2021 (+3,7%) (tavola Esportazioni per settore di attività economica in Emilia-Romagna, Nord-Est, Italia - Anni 2019-2021 (csv4.22 KB)).

Le destinazioni

Mentre nel 2020 la contrazione dell'export emiliano-romagnolo si era manifestata in misura sostanzialmente analoga sui principali continenti di destinazione (Europa -6,1%, America -8,2%, Asia -8,3%), la ripresa del 2021 porta a uno sviluppo dell'export soprattutto nel continente americano (+28,8% tra 2021 e 2020). La crescita sui mercati europei e asiatici è leggermente inferiore alla media complessiva (Asia +15,4%, Europa +14,7%) ma comunque in grado di realizzare un saldo positivo rispetto al periodo prepandemia. Rispetto al 2019, l'export 2021 è infatti aumentato del 7,7% verso l'Europa, del 5,7% verso l'Asia, del 18,3% verso l'America.

Grafico: Mercati di destinazione dell'export dell'Emilia-Romagna - Anno 2021 (composizioni percentuali). I dati rappresentati nel grafico sono tutti riportati nella tabella allegata in foglio elettronico. Nel testo della news è descritto l'andamento generale del fenomeno.

Nel 2020, la dinamica delle esportazioni a livello di singoli Paesi aveva risentito anche delle differenti intensità della pandemia e delle specifiche misure di protezione adottate localmente; nel 2021 presso i principali partner esteri dell'Emilia-Romagna la ripresa è in generale più omogena: Germania +19,2%, Francia e Spagna +16,8%, Belgio e Paesi Bassi +21,3%, Russia +18,5%, Grande Cina (Cina, Hong Kong, Macao) +22,4%. Il mercato giapponese, che aveva mostrato un trend positivo anche nell'anno della pandemia, segna nel 2021 un aumento del 13,3%. Si differenziano in senso positivo il mercato polacco, con un +26,0%, ma soprattutto quello statunitense, con un exploit del 33,3% che permette al Paese nordamericano di diventare il secondo partner commerciale in uscita dell'Emilia-Romagna, dopo la Germania e prima della Francia che scende “sul terzo gradino del podio”.

L'unico caso in controtendenza tra i principali partner dell'Emilia-Romagna è quello del Regno Unito, tradizionalmente il quarto bacino di approdo delle merci emiliano-romagnole a livello globale, ora quinto, superato dalla Spagna. Le esportazioni alla volta del Regno Unito sono precipitate del 20,3% rispetto al 2020, dopo l'importante caduta registrata già l'anno precedente (-8,6%), presumibilmente a causa delle difficoltà e delle incertezze negli scambi commerciali legate al post-Brexit, che si sono innestate sulla situazione critica del 2020 a livello globale e hanno impedito la ripresa. La quota UK sul totale dell'export emiliano-romagnolo passa dal 6,8% del 2020 al 4,7% del 2021 (tavola Valore dell'export dell'Emilia-Romagna per destinazione, quota della destinazione sul totale regionale, variazione annuale - Continenti e prime 20 destinazioni. Anni 2019-2021 (csv2.06 KB)).


Il livello provinciale

A livello territoriale, la fase espansiva dell'export tra 2020 e 2021 interessa quasi tutte le province emiliano-romagnole e tocca punte superiori al 20% per Ferrara (+25,5%), Ravenna (+25,2%), Parma (+23,2%, l'unica provincia ad avere chiuso anche il 2020 con un segno, seppur lievemente, positivo) e Reggio nell'Emilia (+20,9%). Le province di Modena e Bologna, che assieme rappresentano oltre il 44% delle esportazioni regionali, hanno avuto un incremento molto importante in valori assoluti (per entrambe si tratta di quasi 2,5 miliardi di euro di export in più sul 2020), corrispondente a un aumento percentuale pari rispettivamente al +19,8% e al +15,9%. In doppia cifra anche gli aumenti di Rimini (+17,7%) e Forlì-Cesena (+16,5%).

Costituisce un'eccezione invece la dinamica della provincia di Piacenza, che registra una flessione dell'export dell'8,9%.

Per quanto riguarda le importazioni, nel 2021 il flusso di merci in entrata in Emilia-Romagna ha un valore di quasi 42,5 miliardi di euro, in aumento del 25,1% rispetto al 2020 (+26,4% la media italiana). Tale valore è di circa 30 miliardi inferiore a quello delle esportazioni e conferma l'Emilia-Romagna come la regione italiana con il più alto saldo commerciale positivo, davanti a Toscana e Veneto, testimoniandone la tradizionale vocazione all'export.

Altri contenuti utili 

Le esportazioni delle regioni e delle province italiane - Istat.

Quadro dell'export regionale - Unioncamere Emilia-Romagna.

Il commercio estero dell'Emilia-Romagna - ART-ER.

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