Tre pubblicazioni dell’Osservatorio regionale dello Spettacolo

Domanda e offerta di spettacolo in Emilia-Romagna, le dinamiche occupazionali nel settore, i pubblici dei festival cinematografici.

Il rapporto “Analisi della domanda e dell'offerta di spettacolo in Emilia-Romagna – dati 2019” analizza i risultati relativi alla domanda, all’offerta e alla spesa al botteghino per quanto concerne le attività di spettacolo dal vivo e di cinema svolte in Emilia-Romagna e in Italia nel 2019.

Per lo spettacolo dal vivo si prendono in considerazione quattro aree: l’attività concertistica, la lirica, il teatro di prosa, il balletto. Nel 2019, sul territorio regionale sono state effettuate 16.478 rappresentazioni, cui hanno assistito quasi tre milioni e mezzo di spettatori, per una spesa al botteghino di quasi 70 milioni di euro. Nel panorama italiano, l’Emilia-Romagna è al terzo posto per numero assoluto di spettacoli (dietro a Lombardia e Lazio) e, se rapportati al numero di abitanti, con 37 rappresentazioni ogni 10 mila abitanti si piazza al secondo posto dietro il Trentino-Alto Adige.

Per quanto riguarda il settore cinema, nel 2019, in Emilia-Romagna sono state effettuate circa 265 mila proiezioni, con oltre 10 milioni di spettatori (prima regione in Italia in rapporto agli abitanti) per una spesa al botteghino di 68 milioni di euro.

I segnali positivi del settore registrati nel 2019 subiranno una brusca interruzione nel 2020, come anticipato dai dati pubblicati di recente dall’Ufficio Statistica di SIAE relativi al primo semestre 2020 (riportati nel rapporto), che evidenziano l’impatto dell’emergenza Covid-19 sulla cultura e sul settore dello spettacolo in particolare.

Il secondo report dell’Osservatorio, “L’occupazione nello Spettacolo in Emilia-Romagna – dati 2019”, è basato su fonti INPS, riferiti al numero di lavoratori per settore produttivo. Nell’ambito dei settori dello spettacolo i lavoratori che hanno operato in Emilia-Romagna e hanno versato i contributi previdenziali all’INPS nel 2019 sono complessivamente 11.840, in crescita rispetto all’anno precedente (+6%). La base occupazionale del settore dello spettacolo nel 2019 è rappresentata per oltre il 64% da figure artistiche: sono infatti 7.659 gli artisti, a fronte di 2.970 tecnici e addetti ai servizi e 1.211 amministrativi.

Il terzo report illustra i risultati dell’indagine “I pubblici dei festival cinematografici in Emilia-Romagna - dati 2019”. L’indagine ha l’obiettivo di favorire la riflessione sul settore attraverso uno strumento di analisi dell’offerta e delle caratteristiche di fruizione, utile a orientare le scelte degli operatori e degli enti coinvolti e a progettare nuove strategie istituzionali. Un campione di spettatori dei festival è stato coinvolto attraverso un questionario allo scopo di delineare non solo un profilo socio-demografico dei pubblici della cultura, ma anche di osservare e analizzare gli effetti delle scelte degli spettatori e, di conseguenza, provare a descrivere le implicazioni sociali generate da questo modello di fruizione culturale. In particolare i partecipanti ai festival sono stati inquadrati come “onnivori culturali” essendo propriamente quell’Audience by habits che partecipa abitualmente ad attività culturali e non ha particolari barriere all’accesso. I festival riescono ad attrarre pubblico affezionato, che cerca approfondimento e confronto, ma anche a convogliare un nuovo pubblico più giovane, seppure omogeneo per tratti salienti a quello già fidelizzato. La vocazione dell’Emilia-Romagna per i festival cinematografici è evidenziata dal fatto che è la seconda regione italiana per numero di festival presenti (se ne contano circa 120).

L’indagine è stata realizzata da Osservatorio dello Spettacolo (Regione Emilia-Romagna, ATER Fondazione) ed Emilia-Romagna Film Commission (Regione Emilia-Romagna) in collaborazione con DAMSLab-Dipartimento delle Arti, Università di Bologna.

L’Osservatorio dello Spettacolo è l’attività regionale di analisi e ricerca per valutare gli andamenti del settore e l’efficacia dell’intervento prevista dalla L.R. 13/99 “Norme in materia di spettacolo". L’attività è svolta in collaborazione con ATER Fondazione. I lavori statistici dell’Osservatorio sono inseriti nel Piano Statistico Nazionale.

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi?

Piè di pagina