Statistiche per la Giornata mondiale dell'acqua

Perso il 30% dell'acqua immessa nella rete di distribuzione dei capoluoghi di provincia dell'Emilia-Romagna (2020). Il 91% delle famiglie soddisfatte dei servizi idrici (2021). Dati Istat.

In occasione della Giornata mondiale dell'acqua, una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, che si celebra ogni 22 marzo, Istat ha pubblicato una serie di dati sulla gestione di questa risorsa, sulla soddisfazione dei cittadini per servizi idrici erogati e più in generale sui temi della sostenibilità ambientale.

L'acqua, la salvaguardia delle risorse idriche e la gestione efficiente dei servizi correlati sono elementi fondamentali per la sostenibilità ambientale, il benessere dei cittadini e la crescita economica. D'altra parte i cambiamenti climatici e l'inquinamento hanno accresciuto la pressione sui bacini idrici e sulle infrastrutture mentre la domanda di acqua si è intensificata in relazione ai processi di urbanizzazione e allo sviluppo economico.

Pertanto, tra gli obiettivi di policy a diversi livelli di governo trovano sempre più spazio i temi sopracitati. Per esempio tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'ONU (Sustainable Development Goals, SDGs) definiti dall'Agenda 2030, il Goal 6 è “Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e delle strutture igienico sanitarie” e il Goal 14 è “Conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”; a questi si aggiunge il Goal 13 “Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze”.

In Italia nel 2020 è andato perduto oltre un terzo dell'acqua immessa nella rete di distribuzione nei capoluoghi di provincia, il 36,2%. In Emilia-Romagna si registrano perdite superiori alla media nazionale nei comuni di Ferrara (40,2%), Parma (38,0%) e Modena (36,7%), mentre a Piacenza solo meno di un quinto dei volumi idrici immessi in rete viene perduto. In nessun capoluogo di provincia dell'Emilia-Romagna viene fatturata per uso domestico e civile una quantità di acqua pro capite superiore alla media nazionale (166 litri per abitante al giorno).

Nel 2021, in Emilia-Romagna il 91,5% delle famiglie si dichiara soddisfatto del servizio idrico fornito. Tale livello di soddisfazione è analogo alla media del Nord Italia e superiore a quello rilevato a livello nazionale (86,0%). Rimane abbastanza alta la quota di famiglie che non si fidano a bere l'acqua di rubinetto: sono il 22,0% in Emilia-Romagna, il 23,6% nel Nord-ovest, il 16,8% nel Nord-est e il 28,5% in Italia.

Il contesto è quello che indica il 2020 come uno degli anni meno piovosi dell'ultimo decennio (secondo solo al 2011) a livello di comuni capoluogo di regione. A Bologna sono caduti 543 mm di pioggia (calcolata come media delle stazioni osservate), 217 in meno rispetto al valore medio 2006-2015, 212 in meno rispetto al valore climatico 1971-2000. Tali anomalie si registrano anche a livello di numero di giorni annui senza pioggia, 296, rispetto ai 287 del valore climatico 1971-2000. Contemporaneamente la temperatura media annua a Bologna è stabilmente superiore ai 16 gradi dal 2017.

Nel 2021, in Italia, gli effetti dei cambiamenti climatici e/o l'effetto serra vengono indicati tra i problemi ambientali più preoccupanti dal 66,5% delle persone di 14 anni e più. L'inquinamento di fiumi e mari viene indicato dal 40,1% delle persone. In Emilia-Romagna la sensibilità per tali allarmi ambientali risulta maggiore e le percentuali sono entrambe superiori di circa due punti percentuali rispetto alla media nazionale.

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