La potenziale fragilità demografica, sociale ed economica nei comuni dell'Emilia-Romagna nel 2021

Online l'edizione 2022. L'indice complessivo di potenziale fragilità aumenta all'aumentare della distanza dalla fascia centrale della Via Emilia.

L'Ufficio di Statistica della Regione Emilia-Romagna ha aggiornato lo studio della potenziale fragilità a livello comunale derivante dalla sintesi di indicatori demografici, sociali ed economici.  

L'obiettivo dello studio è quello di leggere il diverso posizionamento relativo delle comunità locali in termini di potenziale fragilità rispetto ad aspetti demografici (andamento e struttura per età della popolazione), sociali (reti e relazioni) ed economici (reddito e abitazione). Gli indicatori statistici utilizzati si riferiscono a condizioni che concorrono potenzialmente a indebolire la coesione sociale e il benessere delle persone. 

Per ciascun ambito considerato (demografico, sociale, economico) è definito un indice sintetico costruito aggregando un insieme più o meno ampio di indicatori elementari, attraverso il metodo AMPI (Adjusted Mazziotta – Pareto Index). L'indice sintetico complessivo di potenziale fragilità è poi ottenuto come media aritmetica ponderata dei tre indici di ambito, attribuendo un peso leggermente superiore all'ambito sociale. 

Gli indicatori sintetici (di ambito e complessivo) sono rappresentati su mappe (in quintili) in cui la colorazione più accesa individua i comuni soggetti a maggior fragilità relativa all'aspetto considerato. Il report predisposto riporta anche le mappe degli indicatori elementari selezionati nello studio. 

L'aggiornamento degli indicatori elementari dipende dalla disponibilità delle fonti.  
I dati demografici, utilizzati negli ambiti demografico e sociale, sono aggiornati al 31.12.2021 (fonte: Istat e Regione Emilia-Romagna); quelli relativi ai redditi all'anno d'imposta 2020, dichiarazione 2021 (fonte: Ministero dell'Economia e delle Finanze, MEF). Alcune variabili sono calcolate sulla base dei dati del Censimento: del 2019 per la percentuale di abitazioni occupate in affitto; del 2021 per la percentuale di laureati e la popolazione residente. I dati demografici e del Censimento 2021 di fonte Istat sono aggiornati alla diffusione del 15.12.2022 relativa alla popolazione residente 31.12.2021, al bilancio demografico 2021 e al grado di istruzione. 

Il presente aggiornamento dello studio non include i comuni Montecopiolo e Sassofeltrio passati dalla regione Marche all'Emilia-Romagna, con aggregazione alla provincia di Rimini, il 17 giugno 2021. I due comuni saranno inclusi dalla prossima edizione. 

Nel testo della news è descritto l'andamento generale del fenomeno.

L'indice complessivo di potenziale fragilità aumenta all'aumentare della distanza dalla fascia centrale della Via Emilia. I comuni più periferici rispetto al cuore dell'Emilia centrale hanno generalmente una condizione di maggiore potenziale fragilità ed emergono in particolare estese aree appenniniche e del basso ferrarese. Le città maggiori non sono necessariamente quelle con la condizione migliore. 

La dimensione demografica vede il potenziale di fragilità alto o medio-alto concentrato in alcune aree specifiche: la fascia appenninica, un'ampia area del ferrarese che si estende anche alla pianura di Ravenna, capoluoghi inclusi, e i comuni a ridosso del Po soprattutto delle province di Piacenza e Parma.  

La dimensione sociale vede il potenziale di fragilità alto o medio-alto maggiormente presente nei comuni delle province di Piacenza e Parma; più in generale sono maggiormente interessati i comuni della fascia appenninica e i comuni di pianura a ridosso del Po e della pianura nord delle province di Bologna e Modena. Nell'Emilia centrale risalta la maggiore potenziale fragilità sociale dei comuni capoluogo rispetto a comuni di cintura. Aree di minor potenziale fragilità si osservano nelle province romagnole e nel ferrarese. 

La dimensione economica evidenzia una maggiore fragilità potenziale nelle province più occidentali (Piacenza e in parte Parma, sempre soprattutto in area montana), nell'Appennino modenese, nel basso ferrarese, nelle province romagnole, in particolare dalla costa riminese all'appennino ravennate. Risulta meno interessata l'Emilia centrale in cui spicca soprattutto la fragilità medio-alta del capoluogo di regione. 

Gli approfondimenti sulle fonti e sulle metodologie adottate, nonché le mappe comunali su tutti gli indicatori elementari utilizzati, sono disponibili nel Rapporto La potenziale fragilità demografica, sociale ed economica nei comuni della regione Emilia-Romagna, anno 2021 (pdf2.58 MB), curato dall'Ufficio di Statistica della Regione Emilia-Romagna.

Lo studio prende spunto dalle esperienze condotte annualmente dal Comune di Bologna (dal 2017) e successivamente dalla Città metropolitana di Bologna (dal 2018).  
La prima analisi della Regione è stata svolta nel 2019. Dall'edizione 2021, quella dello scorso anno, lo studio è stato fortemente integrato con l'analoga analisi svolta sui comuni della Città metropolitana di Bologna. Anche la Città metropolitana ha aggiornato a dicembre 2022 le mappe di fragilità sul territorio bolognese. Le attività sulla fragilità sono concordate nell'ambito del Comitato regionale di statistica (coordinamento del Sistema statistico regionale) e sono inserite nel Programma statistico regionale 2020-2022 come Studio progettuale.

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