Emilia-Romagna terza regione per reddito medio complessivo IRPEF nell’anno di imposta 2020
Nel 2020, il reddito medio complessivo a fini IRPEF dichiarato dai cittadini residenti in Emilia-Romagna è di circa 23.680 euro e supera di oltre 2.100 euro il reddito medio dichiarato in Italia. La crisi economica originata dalla pandemia da Covid-19, come era prevedibile, ha ridotto i redditi in Emilia-Romagna e in quasi tutto il territorio nazionale. Nonostante ciò, l’Emilia-Romagna si conferma tra le regioni più “ricche” d’Italia, preceduta solo da Lombardia e provincia autonoma di Bolzano. Nello stesso periodo è inoltre aumentata la forbice dei redditi: in Emilia-Romagna, nel 2020, quasi un contribuente su quattro dichiara meno di 10 mila euro e solo il 6,4% dichiara redditi superiori ai 50 mila euro.
È quanto emerge dai dati relativi alle dichiarazioni dei redditi ai fini IRPEF presentate nel 2021 e relative all’anno di imposta 2020, pubblicate di recente dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).
Nel 2020, il numero complessivo di contribuenti residenti in Emilia-Romagna che hanno assolto all’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi a fini IRPEF è pari a 3.383.629. Tale valore è in diminuzione di circa 28 mila unità rispetto al 2019 (-0,8%, in linea con il dato dell’intero Paese).
Il reddito complessivo totale dichiarato a fini IRPEF in Emilia-Romagna ammonta a circa 78,4 miliardi di euro. Il reddito medio passa dai 23.950 euro del 2019 ai 23.680 euro del 2020: si tratta di una diminuzione dell’1,1%, la stessa variazione osservata a livello nazionale. La maggior parte del reddito complessivo proviene dal lavoro dipendente (54% del totale) e dalle pensioni (30%).
La crisi economica legata alla pandemia ha confermato e in parte ampliato le consuete differenze tra il Nord e il Sud del Paese. L’Emilia-Romagna si colloca, come già negli anni precedenti, al terzo posto fra le regioni italiane per reddito medio complessivo più elevato, dopo Lombardia (25.330 euro) e provincia autonoma di Bolzano (24.770 euro), mentre si confermano agli ultimi posti tutte le regioni meridionali e insulari (tavola Redditi IRPEF complessivi medi e variazioni rispetto all'anno precedente, per regione e in Italia. Anno di imposta 2020 (815 bytes)).
Il periodo di congiuntura economica negativa ha inoltre incrementato le diseguaglianze nella distribuzione dei redditi. Nel 2020, in Emilia-Romagna, la quota di contribuenti che rimane sotto ai 10 mila euro di reddito complessivo è cresciuta rispetto al 2019, sia in termini assoluti, con oltre 18 mila persone in più, che in termini di percentuale sul totale dei contribuenti, con un aumento di quasi un punto percentuale (passando dal 23,7% del 2019 al 24,5% del 2020). Un decremento consistente di contribuenti si osserva nelle classi di reddito comprese tra i 20 mila e i 50 mila euro (che perdono nel complesso quasi 35 mila contribuenti, il 2,4% in meno rispetto all’anno precedente).
A livello territoriale, i redditi imponibili medi per contribuente più bassi si riscontrano nelle tre province romagnole e nella provincia di Ferrara, mentre le aree con i redditi maggiori sono quelle del bolognese e del parmense. Scendendo più nel dettaglio, i redditi imponibili medi più elevati si osservano nelle realtà lungo la Via Emilia dal piacentino all'imolese e nei comuni limitrofi ai capoluoghi di provincia emiliani, così come in alcune zone a ridosso del fiume Po. In tutta la fascia appenninica si osservano invece redditi inferiori alla media regionale.
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