Redditi, consumi e povertà

Dichiarazioni a fini ISEE

Fonte: INPS. Dettaglio provinciale.

L'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) rende disponibili i dati riguardanti le dichiarazioni sostitutive uniche (DSU) annualmente presentate dai cittadini residenti in Italia ai fini di richiedere l'accesso a prestazioni o servizi di carattere sociale e assistenziale, definiti sia a livello nazionale sia locale, per i quali viga un principio di razionamento o di tariffazione differenziata sulla base delle condizioni economiche dei richiedenti.

L'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) è stato introdotto nell'ordinamento italiano alla fine degli anni '90 proprio con lo scopo di individuare dei “criteri unificati di valutazione della situazione economica di chi richiede prestazioni o servizi sociali o assistenziali non destinati alla generalità dei soggetti o comunque collegati nella misura o nel costo a determinate situazioni economiche” (Art.1, D. Lgs. 109/98).

Tra le prestazioni nazionali erogate sulla base dell'ISEE, rientrano: l'assegno per nuclei familiari con almeno tre figli minori, l'erogazione borse di studio e altre prestazioni del diritto allo studio universitario. Tra le prestazioni locali: l'accesso ad asili nido, mense scolastiche, servizi sociosanitari domiciliari, diurni o residenziali. Vi sono poi talune prestazioni nazionali per cui l'uso dell'ISEE è escluso dalla legge. Tra queste: l'integrazione al minimo pensionistico, l'assegno e la pensione sociale, la pensione d'invalidità civile.

Popolazione di riferimento

Comprende i nuclei familiari che, nell'anno solare di riferimento, hanno fatto richiesta di servizi o prestazioni socioassistenziali, per accedere alle quali è necessario presentare una DSU, anche se non è detto che, di fatto, vi abbiano avuto accesso.

Tale popolazione non può considerarsi esaustiva rispetto alla platea di beneficiari di politiche socioassistenziali, né tantomeno rappresentativa della popolazione in condizione di bisogno economico, essendo l'ISEE usato per stabilire la compartecipazione al costo anche di servizi destinati non solo ai più indigenti (si pensi alle prestazioni per il diritto allo studio universitario o agli asili nido). D'altro canto, alcune tra le più importanti prestazioni destinate alle persone indigenti (prime fra tutte, gli assegni sociali), sono tuttora escluse dall'ambito di applicazione dell'ISEE.

L'archivio delle DSU gestito dall'INPS contiene dati di natura amministrativa, quindi non direttamente raccolti per finalità statistiche. Ma poiché in regione circa un terzo della popolazione presenta annualmente una DSU, l'analisi statistica dei dati contenuti nell'archivio è di estremo interesse, se non altro per le dimensioni della popolazione coinvolta.

 

Dal primo gennaio 2015 lo strumento dell'ISEE è stato profondamente rinnovato, sia dal punto di vista delle regole di calcolo sia a livello procedurale, allo scopo di rendere il nuovo indicatore più equo e trasparente e migliorarne la capacità selettiva. In particolare, da un punto di vista di calcolo, la riforma dell'ISEE ha introdotto: nuovi criteri di valutazione del reddito, con la inclusione anche di somme fiscalmente esenti; una maggiore valorizzazione della componente patrimoniale; una specifica attenzione alle tipologie familiari con carichi particolarmente gravosi, in particolare famiglie numerose o con componenti disabili. Dal punto di vista procedurale, le principali novità riguardano la modularità nella DSU a seconda del tipo di prestazione richiesta e della tipologia familiare, e un rafforzamento del sistema di controlli, al fine di ridurre le situazioni di accesso indebito alle prestazioni agevolate. Inoltre, la DSU è ad oggi una dichiarazione “pre-compilata”, nel senso che alcune informazioni sono direttamente acquisite dagli archivi dell'INPS e dell'Agenzia delle entrate e non più auto-dichiarate dal cittadino. Infine, nel caso in cui si verifichi una variazione significativa delle condizioni di lavoro o di reddito di un nucleo familiare, è prevista la possibilità di richiedere l'ISEE corrente, aggiornato sui redditi e trattamenti degli ultimi 12 mesi.

A causa delle molteplici novità introdotte dalla riforma dell'ISEE, dal 2016 in poi, le elaborazioni non sono confrontabili con quelle relative ad anni precedenti.

 

 

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