Gli aggregati dei conti regionali offrono una sintesi delle relazioni, in termini di flussi economici e finanziari, che intercorrono tra i diversi operatori e consentono di quantificare i risultati dell’attività economica di un territorio.

Le serie dei conti economici regionali sono prodotte da Istat coerentemente con gli aggregati dei conti nazionali, nel rispetto di regole e metodologie prefissate a livello europeo.

Le stime riguardano i dati che compongono il conto delle risorse e degli impieghi, a prezzi correnti e costanti, e il conto della generazione dei redditi primari.

Le stime dei conti completi sono diffuse entro 24 mesi dall’anno di riferimento mentre ad undici mesi dalla fine dell’anno vengono elaborate stime parziali.

Per la predisposizione di queste ultime, si utilizzano sia metodologie statistiche, basate sulle scarse informazioni dirette disponibili a livello regionale, sia stime di carattere econometrico.

L’approccio econometrico è impiegato per la stima del Pil, del valore aggiunto e dei redditi da lavoro.

Gli aggregati riferiti all’ultimo anno presentano, quindi, un elevato grado di provvisorietà, oltre che un numero limitato di variabili ed un livello di disaggregazione settoriale più contenuto.

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