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Introduzione

Nel 2018, il mercato del lavoro in Emilia-Romagna, rispetto al 2017, mostra segnali di forte miglioramento.

Gli occupati sono aumentati di +32.000 unità e si rilevano -13.000 disoccupati (a causa degli arrotondamenti le variazioni dei valori parziali possono non coincidere con le variazioni del totale).

Questi sono i risultati essenziali che emergono dall'indagine Istat sul mercato del lavoro pubblicati il 13 marzo 2019.

Il tasso di disoccupazione dell’Emilia-Romagna si attesta al 5,9%, il tasso di occupazione al 69,6%. A livello nazionale, il tasso di disoccupazione è 10,6%, il tasso di occupazione è 58,5%.

In conseguenza di questa dinamica nel 2018, in Emilia-Romagna, risultano occupate 2.005.000 persone di cui 1.107.000 maschi e 898.000 femmine (44,8%).

Il tasso di occupazione aumenta di 1 punto rispetto al 2017.

Per i maschi il tasso è al 76,6%, in aumento di +1,4 punti, mentre per le femmine si attesta al 62,7%, in crescita di +0,6 punti percentuali rispetto ad un anno fa.

L’aumento occupazionale di +32.000 unità è da imputare alla componente maschile per +21.000 persone e +10.000 a quella femminile.

Le persone in cerca di occupazione sono 125.000, di cui 71.000 femmine (56,8%) e 54.000 maschi. Il tasso di disoccupazione, al 5,9%, è in contrazione di -0,7 punti percentuali rispetto al 2017, mentre per le femmine raggiunge il 7,3%, in contrazione ancora di -0,7 punti percentuali stessa contrazione dei maschi, al 4,7%. La contrazione delle persone in cerca di occupazione è da imputare quasi equamente tra maschi, -7.000, e femmine, -6.000.

Il saldo occupazionale positivo è da ascrivere ai soli lavoratori dipendenti, +36.000, mentre gli indipendenti diminuiscono di -5.000. Fra i primi i maschi aumentano di +25.000 unità e le femmine di +11.000, mentre fra gli indipendenti il saldo negativo è determinato per -4.000 maschi e -1.000 femmine. Aumentano i lavoratori a tempo pieno, +35.000, più fra i maschi, +23.000, che fra le femmine, +12.000; viceversa si contrae il tempo parziale, -3.000, maggiormente per la componente femminile, -2.000, che maschile, -1.000. Il tempo determinato cresce di più del tempo indeterminato, +26.000 rispetto +10.000, nel primo la crescita è da imputare alla componente maschile, +14.000, piuttosto che a quella femminile, +12.000, nel secondo la crescita è solamente maschile, +11.000, a fronte di una contrazione femminile, –1.000.

L’analisi settoriale evidenzia che nell’Industria in senso stretto si osserva un aumento di +28.000 lavoratori da imputare principalmente agli uomini, +19.000, piuttosto che alle donne, +9.000. Le Costruzioni, +2.000, ed il Commercio, alberghi e ristoranti, +7.000, presentano un saldo positivo da ascrivere alla sola componente maschile mentre nelle Altre attività dei servizi, +5.000 unità, il saldo positivo è quasi esclusivamente femminile, +4.000, rispetto al +1.000 maschile. Viceversa il saldo negativo in Agricoltura, -10.000, deriva da una diminuzione sia dei maschi, -7.000, che delle femmine, -3.000.

Il ricorso agli ammortizzatori sociali, rilevato dall'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (dati estratti il 4 marzo 2019) nel 2018 rispetto al 2017, è caratterizzato dalla diminuzione di tutte e tre le tipologie di intervento. La Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria si contrae di -1.075.616 ore, arrivando a 7.565.639, la Straordinaria presenta un saldo negativo di -9.805.717 portandosi a 6.664.621 ore mentre la Deroga diminuisce di -1.818.539 portandosi a 130.810. Non è superfluo ricordare che le ore autorizzate risentono sia delle procedure amministrative di approvazione delle concessioni sia delle disponibilità di rifinanziamento.

Le comunicazioni di assunzione, rilevate dal Sistema Informativo Lavoro della Regione Emilia-Romagna (dati estratti il 4 marzo 2019) pervenute ai Centri per l’Impiego della Regione, di loro competenza e relative ad unità produttive che insistono sul territorio regionale, mostrano un aumento di +38.227 unità, saldo da imputare maggiormente alla componente maschile, +24.486, piuttosto che a quella femminile, +13.741 In termini assoluti il numero complessivo di comunicazioni femminili è 551.543 mentre quelle maschili assommano a 582.395.

Ultimo aggiornamento: 18-09-2024, 12:56

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