Di cittadinanza straniera il 12,5% dell’occupazione complessiva in Emilia-Romagna nel 2018
In Emilia-Romagna, nel 2018, risultano occupate 251 mila persone di cittadinanza non italiana, che rappresentano il 12,5% dell'occupazione complessiva. Il tasso di occupazione è inferiore a quello degli italiani di sette punti percentuali, pari al 63,1% rispetto al 70,7%. Questa differenza è da imputare interamente alla componente femminile in quanto il tasso di occupazione della componente maschile è sostanzialmente uguale tra italiani e stranieri.
Quella straniera è una occupazione mediamente più giovane rispetto a quella italiana, e con un livello di istruzione più bassa. Quasi un quinto degli stranieri lavora come collaboratore domestico per famiglie o convivenze, l’8% nelle attività di ristorazione, il 7% nell’industria alimentare.
I lavoratori stranieri sono prevalentemente dipendenti, per il 90%, ma è alta l’incidenza dei contratti a tempo determinato o a tempo parziale, se confrontata con quella degli occupati italiani.
Nonostante la forte partecipazione attiva al mercato del lavoro, gli stranieri registrano un tasso di disoccupazione quasi tre volte superiore a quello degli italiani, pari al 12,5% rispetto al 4,8%. In termini assoluti, complessivamente, ci sono 36 mila disoccupati stranieri.
Nel 2018 sono stati registrati dai Centri per l’Impiego dell’Emilia-Romagna oltre 335 mila atti di assunzione riferibili a cittadini stranieri; il 42% di tali assunzioni sono riferibili a tre sole nazionalità: rumena, albanese e marocchina.
Il settore economico che concentra più atti di assunzione di lavoratori stranieri è quello delle Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi.
È possibile trovare ulteriori analisi e approfondimenti nel Report Cittadini stranieri e mercato del lavoro in Emilia-Romagna nel 2018.