La Ricerca e Sviluppo in Emilia-Romagna

Nel 2019 la spesa in Ricerca e Sviluppo è stata di 3 miliardi e 400 milioni di euro (+3,4% sul 2018). Seconda solo al Piemonte come incidenza sul Pil. Dati Istat.

Nel 2019, la spesa in Ricerca e Sviluppo intra-muros in Italia è di oltre 26 miliardi di euro, con un aumento del 4,1% sul 2018. In Emilia-Romagna si attesta sui 3 miliardi e 400 milioni di euro, terzo valore più alto tra le regioni italiane, dopo quello di Lombardia e Lazio. La spesa per Ricerca e Sviluppo (R&S) cresce in Emilia-Romagna del 3,4% rispetto all'anno precedente.

Gli investimenti in ricerca sono trainati dalle imprese, protagoniste in Emilia-Romagna del 77% della spesa totale 2019, con un incremento del 4,4% rispetto al 2018. Le università pubbliche e private realizzano il 17% della spesa totale, le istituzioni pubbliche il 6%; inferiore all’1% la quota di spesa effettuata dal settore privato non profit. In particolare l'ammontare di spesa in Emilia-Romagna è il secondo a livello regionale dopo quello della Lombardia per quanto riguarda le imprese, il terzo dopo quello di Lazio e Lombardia per le istituzioni pubbliche, il terzo dopo quello di Lombardia e Lazio per le università (dati sulla spesa R&S per tutte le regioni (csv2.79 KB) su foglio elettronico).

In termini di incidenza della spesa per R&S sul Pil, le migliori performance si registrano per Piemonte ed Emilia-Romagna, uniche a superare il valore del 2%. Il valore medio nazionale è dell'1,47%, in crescita rispetto all’anno precedente (1,42%), cosicché diminuisce la distanza dal target di Europa 2020, che per l’Italia è stato fissato all’1,53%.

Nel 2019 aumenta anche il personale impegnato in attività di Ricerca e Sviluppo. In Italia vi sono 544 mila addetti impiegati in R&S, per un totale di 356 mila unità di lavoro equivalenti a tempo pieno (Etp). L'aumento in termini di Etp è del 3,0% rispetto al 2018. Le donne sono circa un terzo del totale.

In Emilia-Romagna gli impiegati in R&S in termini di equivalenti a tempo pieno sono quasi 45 mila, più o meno come nell'anno precedente. La quota di donne è inferiore alla media nazionale, fermandosi al 29%.

In Emilia-Romagna i tre quarti degli addetti in R&S lavorano nelle imprese, il 19% nelle università, il 6% nelle istituzioni pubbliche. La quota di addetti alle R&S di sesso femminile è del 21% nelle imprese, mentre supera la metà sia nelle istituzioni pubbliche che nelle università (dati sugli addetti R&S per tutte le regioni (csv7.35 KB) su foglio elettronico).

I risultati sono frutto di elaborazioni su dati di fonte Istat, Rilevazioni sulla Ricerca e Sviluppo. Per approfondimenti è possibile fare riferimento al comunicato stampa Istat.

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