Turismo in Emilia-Romagna: nel 2022 prosegue il recupero del flusso turistico perso per la pandemia
In Emilia-Romagna, nel corso del 2022 prosegue il recupero del movimento turistico perduto a causa della pandemia, anche se i livelli di arrivi e presenze registrati nel 2019 restano ancora un po' distanti. Gli arrivi sono risaliti dai 5.673.521 del 2020 agli 8.002.741 del 2021, fino ai 10.675.585 del 2022 (+33,4% rispetto all'anno precedente), restando tuttavia ancora al di sotto dell'8,0% rispetto agli 11.597.928 del 2019. I pernottamenti sono 38.149.571 nel 2022, il 23,8% in più rispetto ai 30.814.989 dell'anno precedente. Rispetto al 2019 mancano ancora circa 2 milioni di presenze (furono 40.360.042), che corrispondono a una flessione del 5,5%. Si tratta comunque di valori che si collocano di poco al di sotto del livello medio registrato nel triennio 2017-2019, ovvero negli anni di massima affluenza turistica in Emilia-Romagna.
Analogamente a quanto si è già osservato per il 2021, il recupero del 2022 è stato decisamente più marcato per i turisti residenti all'estero, essendo quelli che, naturalmente, avevano subito le perdite più cospicue durante il primo anno di pandemia: tra il 2022 e il 2021 gli arrivi sono quindi aumentati dell'89,7% e i pernottamenti del 77,1%. In considerazione del crollo del flusso turistico registrato nel 2020, il dato del 2022 resta ancora un po' sotto a quello del 2019, nonostante il recupero registrato negli ultimi due anni, attestandosi a -13,8% per ciò che riguarda gli arrivi e -7,9% con riferimento alle presenze.
Il flusso dei turisti italiani, invece, è cresciuto rispetto al 2021, sia negli arrivi, del 21,3%, sia nelle presenze, del 12,2%, cosicché la perdita rispetto al 2019 si è assestata, rispettivamente, a -5,8% e -4,6% (tavola Presenze di turisti italiani e stranieri per mese. Emilia-Romagna - Anni 2019-2022 (2.02 KB)).
La permanenza media per soggiorno continua progressivamente a ridursi dopo l'aumento anomalo indotto dalla pandemia durante il 2020. Dalle 3,48 notti del 2019 era salita alle 3,92 notti del 2020 per poi tornare a scendere con la ripresa del movimento turistico del 2021, 3,86 notti, fino alla flessione più pronunciata del 2022, 3,57 notti. Aumenta la differenza tra la permanenza media degli italiani e quella degli stranieri: 3,55 per gli italiani, 3,63 per gli stranieri nel 2022, contro le 3,84 e le 3,88 dell'anno precedente.
A livello territoriale, la destinazione preponderante del flusso turistico in Emilia-Romagna rimane naturalmente la Riviera. Con la pandemia, la quota di presenze in questi territori sulle totali annue era anche aumentata, dal 70,1% del 2019 al 73,4% del 2021. Nel 2022 ritorna al 69,6%. Aumenta invece la percentuale di presenze nei Grandi comuni, che passa dal 14,8% del 2021 al 18,0% del 2022.
L'ambito turistico dei Grandi comuni, quello che era stato maggiormente penalizzato nel periodo pandemico, è infatti quello che mette a segno nei due anni successivi il recupero maggiore. Nel 2022, gli arrivi nelle città sono cresciuti del 54,6% e le presenze del 51,2%, arrivando rispettivamente a -7,0% e -0,6% rispetto al 2019. Molto buona è stata anche la ripresa delle Località collinari, con un aumento degli arrivi del 44,3% e dei pernottamenti del 29,5%: si tratta dell'ambito territoriale che è stato meno penalizzato dalla pandemia, ed è anche l'unico che ha superato il livello del 2019: rispettivamente +3,8% e +5,7%.
Un po' meno pronunciato, invece, il recupero dell'Appennino, con un incremento degli arrivi “soltanto” del 22,1% e delle presenze del 25,2%. Con riferimento al livello prepandemico, le località di montagna restano quindi ancora al di sotto, rispettivamente, dell'11,5% e del 5,3%, pur essendo uno degli ambiti meno colpiti dalla pandemia. Procede in parte a rilento anche la ripresa delle Località di riviera, con una crescita degli arrivi del 22,8% e dei pernottamenti del 17,3%, attestandosi quindi, il flusso turistico, rispetto al 2019 a -6,0% e -6,1%.
L'altro ambito particolarmente colpito dalla pandemia è stato quello delle Località termali che, nonostante un afflusso di turisti molto più consistente rispetto al 2021 (+33,5% per ciò che riguarda gli arrivi e +30,9% per le presenze), resta ancora molto indietro in rapporto al livello prepandemia: rispettivamente -17,2% e -20,1%. Recupero più blando, infine, anche per le Altre località della pianura, che già erano state particolarmente penalizzate dalla pandemia: gli incrementi degli arrivi del 36,7% e dei pernottamenti del 30,7% non sono sufficienti a riportare il movimento turistico ai livelli del 2019, restando rispetto a questo ancora al di sotto, rispettivamente, del 19,4% e 8,4 (tavola Presenze turistiche per ambito territoriale. Emilia-Romagna - Anni 2019-2022 (598 bytes)).
Il progressivo ritorno a condizioni di normalità dopo il periodo pandemico ha riportato a una distribuzione mensile del flusso turistico più uniforme. Nei mesi estivi (luglio, agosto e settembre), in particolare, la quota di arrivi registrati nel 2022 è stata pari al 42,6% del totale annuo, una percentuale non dissimile dal 39,2% del 2019, e ben diversa, invece, dal 61,1% del 2020 e dal 54,3% del 2021. Lo stesso si può dire per i pernottamenti, la cui quota nello stesso periodo è stata pari al 54,7% nel 2022, prossima al 53,4% del 2019, e ormai lontana dal 70,5% del 2020 e dal 64,8% del 2021.
Viceversa, i mesi invernali (gennaio, febbraio e marzo) sono quelli in cui la concentrazione del flusso 2022 è stata più bassa, permanendo ancora lo stato di emergenza fino a tutto il mese di marzo. In effetti, gli arrivi sono stati nel trimestre pari al 9,7% del totale annuo, ben al di sotto del 13,4% rilevato nel 2019 e anche dal 17,0% osservato nel 2020 (si ricorda che la pandemia è scoppiata soltanto alla fine del mese di febbraio), e superiore soltanto al 5,3% del 2021. Analogo andamento per le presenze, con quote rispettivamente pari a 7,2%, 8,7%, 10,7% e 4,6%. L'andamento nelle stagioni di mezzo, infine, evidenzia una situazione di transizione, con quote rilevate nel 2022 simili a quelle osservate nel 2019, e superiori a quelle osservate nel 2020 e nel 2021.
Per quanto concerne le variazioni percentuali mensili, i mesi invernali sono stati quelli caratterizzati da un incremento nettamente più marcato rispetto al 2021, in considerazione delle misure restrittive ancora in vigore in quel periodo (+144,7% gli arrivi e +93,5% per le presenze); tuttavia, sono anche i mesi in cui il divario con il 2019 è rimasto più consistente, con arrivi ancora inferiori del 33,5% e pernottamenti del 21,2%. La situazione è esattamente opposta nei mesi estivi, con aumenti contenuti rispetto al 2021 (rispettivamente +4,5% e +4,4%), ma con un divario più ridotto rispetto al periodo prepandemico (-0,2% e -3,2% in rapporto al 2019). I mesi autunnali, infine, sono gli unici in cui si è osservato un sorpasso rispetto al 2019, almeno per ciò che riguarda le presenze (+0,9%), mentre gli arrivi sono rimasti ancora più bassi del 6,6% (+12,8% e +13,9%, invece, gli incrementi rispetto al 2021).
La distribuzione giornaliera dei pernottamenti negli ultimi quattro anni, infine, consente di rilevare in modo molto efficace la perdita del flusso turistico riscontrata nel 2020 (in rosso), e i successivi progressivi recuperi rilevati nel 2021 (colore azzurro) e nel 2022 (in giallo). Per quanto riguarda quest'ultimo anno, in particolare, si può osservare come i picchi di presenze corrispondenti ai fine settimana siano ancora quasi sistematicamente inferiori a quelli del 2019 (colore verde), specialmente in primavera e in estate (tavola Presenze turistiche giornaliere Emilia-Romagna - Anni 2019-2022 (15.88 KB)).
Numerose altre analisi arricchiscono il Rapporto annuale sul movimento turistico e la consistenza ricettiva alberghiera e complementare in Emilia-Romagna. Anno 2022 (4.12 MB), curato dall'Ufficio di Statistica della Regione Emilia-Romagna.
Tutti i dati relativi al 2022, così come quelli provvisori del 2023, sono disponibili sul Portale regionale di Statistica alla voce Dati ed elaborazioni periodiche dell'Area tematica Turismo.