La rilevazione sui matrimoni di fonte Stato Civile è stata istituita dall'Istat nel 1926. La sua realizzazione si basa sul modello Istat D.3 compilato dall'Ufficiale di Stato Civile del Comune nel quale il matrimonio è stato celebrato.

Il modello è diviso in due parti: notizie sul matrimonio e notizie sugli sposi. Per ciascun evento, nella sezione dedicata al matrimonio si rilevano: la data, il rito di celebrazione (religioso o civile), il comune di celebrazione e il regime patrimoniale scelto dagli sposi (comunione o separazione dei beni). Le notizie rilevate per ciascun sposo riguardano: la data di nascita, il comune di nascita, il comune di residenza al momento del matrimonio, il luogo di residenza futura degli sposi, lo stato civile precedente, il grado di istruzione, la condizione professionale, la posizione nella professione, il ramo di attività economica, la cittadinanza.

Le modifiche più recenti al modello sono state effettuate nel 1995, con l'inserimento della variabile sul regime patrimoniale e nel 1997 con il perfezionamento dell'informazione sulla cittadinanza, chiedendo di specificare, quando italiana, se “per nascita” o “acquisita”.

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