La rilevazione

L'indagine sulle spese delle famiglie rileva le spese sostenute dalle famiglie residenti in Italia per l’acquisto di beni e servizi destinati al consumo.
Rappresenta la fonte informativa per descrivere, analizzare e interpretare i comportamenti di spesa familiari, nonché la base statistica su cui Istat misura in via ufficiale la povertà in Italia.
L’indagine è di tipo campionario ed è continua ogni mese dell’anno.
Coinvolge ogni anno in Italia un campione di circa 28 mila famiglie residenti in circa 500 comuni italiani di diversa ampiezza demografica.

Oggetto della rilevazione

Sono tutte le spese sostenute dalle famiglie residenti in Italia per l’acquisto di beni e servizi destinati al consumo. Sono compresi le spese per regali, gli autoconsumi, i beni e servizi forniti dal datore di lavoro ai dipendenti e i fitti stimati delle abitazioni occupate dai proprietari o godute a titolo gratuito, mentre sono escluse tutte le spese effettuate dalla famiglia per scopi diversi dal consumo (ad esempio, l'acquisto di case e terreni o il pagamento delle imposte).

L'unità di rilevazione

L'unità di rilevazione è la famiglia di fatto, intesa come un insieme di persone coabitanti e legate da vincoli affettivi, di matrimonio, parentela, affinità, adozione e tutela.
Sono esclusi i membri permanenti delle convivenze (caserme, ospedali, istituti religiosi, ecc.) e i membri delle famiglie che vivono abitualmente all’estero.

Serie ECoicop dal 2014 al 2021 e dati ricostruiti dal 1997 al 2014

L'Indagine sulle spese delle famiglie sostituisce, a partire dal 2014, la precedente Indagine sui consumi correnti delle famiglie, condotta annualmente da Istat dal 1997 al 2013. Nel 2014, sono state introdotte modifiche sostanziali in tutte le fasi della indagine, per rilevare con maggior precisione il comportamento di spesa di ciascuna famiglia e consentire analisi più robuste a livello micro (per aree metropolitane o per famiglie con componenti stranieri). In particolare, sono stati ampliati i periodi di riferimento delle spese ed è stata adottata una classificazione delle voci di spesa armonizzata a livello europeo (Europena Classification of Individual COnsumption by Purpose – ECoicop). Pertanto, si è reso necessario ricostruire le serie storiche dei principali indicatori di spesa e povertà, a partire dal 1997.

Nuova Serie Coicop-2018 dal 2022 e dati ricostruiti dal 2014 al 2021

A partire dall’edizione 2022, per recepire gli aggiornamenti stabiliti a livello europeo, l’Istat ha introdotto nella Indagine sulle spese delle famiglie una nuova classificazione dei consumi individuali secondo lo scopo, la Coicop-2018, in sostituzione della versione ECoicop, adottata dal 2014 al 2021. La nuova classificazione è più aderente alla realtà, in quanto esclude beni e servizi fuoriusciti dal mercato e ne include altri di recente ingresso. Inoltre, il numero complessivo di capitoli di spesa è salito da 12 a 13 e alcuni capitoli sono stati completamente ristrutturati o riorganizzati in modo significativo. Per garantire continuità alla serie storica, l’Istat ha ricostruito dei principali indicatori a ritroso fino al 2014.

I principali indicatori di spesa e povertà stimati in base alla classificazione Coicop-2018 non sono confrontabili con le serie storiche pubblicate in precedenza da Istat.