Introduzione
La partecipazione politica dei cittadini italiani è rilevata annualmente da Istat grazie all'Indagine Multiscopo sugli “Aspetti della vita quotidiana”. In particolare, ci si focalizza su quanto si parla e ci si informa di politica, e attraverso quali modalità. Il livello di dettaglio della rilevazione Istat consente di approfondire le differenze riscontrabili in base al genere, alla classe d'età e al livello di istruzione della popolazione; è possibile, inoltre, operare un confronto sia a livello territoriale tra l'Italia e l'Emilia-Romagna, sia a livello temporale.
In generale, dall'analisi emerge la tendenza senza distinzione tra le classi di età e i livelli di istruzione da parte delle donne a parlare e informarsi di meno di politica rispetto agli uomini, la cui causa è da ricercare nell'esclusione della popolazione femminile dalla discussione politica nel secolo scorso.
Quanto si parla di politica in Italia
Nel 2022, in Italia, parla di politica almeno una volta alla settimana il 33% delle persone con 14 anni e più. Rispetto al 2017, questa quota è in leggera diminuzione nella fascia compresa tra i 14 e i 64 anni, mentre è in aumento nella popolazione più anziana, nella quale la percentuale è passata dal 32% al 36%.
Per quanto riguarda le modalità di partecipazione politica in Italia, si evidenzia una crescita costante della quota di cittadini che svolgono attività gratuite per associazioni di volontariato, raggiungendo il 13% dal 10% rilevato nel 2017. Rimane residuale il numero di italiani che versano soldi a partiti politici o svolgono attività gratuita per gli stessi (quota che non supera il 2%). In generale, si riscontra una maggiore partecipazione al crescere dell'età; unica eccezione è da rilevare nelle attività di volontariato, dove partecipa il 14% dei giovani. Prendendo, invece, in considerazione i livelli di istruzione possiamo notare come la percentuale di laureati italiani che parlano di politica raggiunge negli uomini l'87% e nelle donne il 79% per poi scendere progressivamente fino al 57% e al 36% per coloro che possiedono la licenza elementare o nessun titolo di studio. Questi ultimi preferiscono vedere dibattiti politici, mentre i laureati sono maggiormente attivi attraverso le donazioni ad associazioni.
Quanto si parla di politica in Emilia-Romagna
In Emilia-Romagna, sempre nel 2022, la percentuale di persone di 14 anni e più che parlano di politica almeno una volta alla settimana è del 35%. La quota di giovani che parlano di politica almeno una volta alla settimana è salita tra il 2017 e il 2022 dal 28% al 30%. Tra la popolazione anziana è aumentata dal 30% al 37%, superando la media nazionale. La differenza di genere è maggiormente riscontrabile tra coloro che affermano di non parlare di politica: in particolare tra le persone con più di 65 anni non parlano di politica il 25% degli uomini e il 43% delle donne. La quota di emiliano-romagnoli che svolgono attività gratuite per conto di associazioni di volontariato è cresciuta dal 13% del 2017 al 16% del 2022, mantenendosi al di sopra della media nazionale di un paio di punti percentuali. I giovani dimostrano un maggiore coinvolgimento nelle attività di volontariato, mentre la popolazione più anziana mostra una preferenza per i dibattiti politici. La percentuale di laureati e diplomati che parlano di politica almeno una volta alla settimana è aumentata rispetto al 2017, mentre si osserva un calo tra coloro che hanno la licenza elementare o nessun titolo di studio. Ulteriori differenze si possono riscontrare considerando le modalità di partecipazione politica, dove i laureati e i diplomati si interessano maggiormente a iniziative legate ad associazioni (culturali, ecologiste, per i diritti, etc…), mentre coloro che hanno al massimo la licenza elementare svolgono principalmente attività di volontariato (tavola Persone di 14 anni e più che parlano di politica e si informano di politica almeno una volta alla settimana, per genere e per fascia d'età. Emilia-Romagna - Anno 2022).
Quanto ci si informa di politica in Italia
In Italia, nel 2022, il 53% della popolazione di 14 anni e più si informa dei fatti della politica nazionale almeno una volta alla settimana. La percentuale di uomini che non si informano mai di politica decresce all'avanzare dell'età, fino a raggiungere il 19% nella fascia d'età 65 e più anni. Gli stessi valori riferiti alla popolazione femminile, invece, si attestano al 38% tra i 14 e i 35 anni, al 28% tra i 36 e i 64 anni e, infine, si arriva al 36% tra gli over 64. Come modalità di informazione si predilige la televisione, con percentuali che crescono all'aumentare dell'età, fino a raggiungere il 93% per coloro che hanno più di 64 anni. In seconda posizione troviamo internet tra i giovani, al 62%, mentre la lettura di giornali e riviste tra i più anziani al 34%. Dall'analisi delle differenze presenti tra i diversi livelli di istruzione emerge che il 52% dei laureati italiani si informa tutti i giorni, contro il 24% di coloro che hanno al massimo la licenza elementare. La stessa percentuale tra le donne laureate, invece, arriva al 36% contro il 17% tra coloro che hanno al massimo la licenza elementare. Tutti i livelli di istruzione hanno in comune la televisione come mezzo di informazione principale, che raggiunge il 92% tra coloro che hanno la licenza elementare, mentre l'utilizzo di Internet decresce con il grado di istruzione conseguito.
Quanto ci si informa di politica in Emilia-Romagna
Nel 2022 il 60% degli emiliano-romagnoli con oltre 13 anni si informa dei fatti della politica italiana almeno una volta alla settimana. Tra gli uomini tale percentuale raggiunge il 65%, mentre tra le donne si ferma al 56%. Il disequilibrio di genere più rilevante si ritrova nella classe d'età più anziana: si informa di politica almeno una volta alla settimana il 78% degli uomini contro il 61% delle donne. Per tutte le fasce d'età la modalità di informazione politica predominante rimane invariata e risulta essere la televisione, che arriva al 93% tra coloro che hanno almeno 65 anni. Internet si conferma in tutte le classi d'età come il secondo strumento più utilizzato, che presenta una maggiore frequenza tra i più giovani (63%), andando poi a calare con l'aumento dell'età. L'effetto del livello di istruzione sull'interessarsi alle questioni politiche è particolarmente evidente nelle donne; infatti, le laureate, che si informano almeno una volta all'anno, sono il 90% contro il 54% di quelle che sono in possesso della licenza elementare o di nessun titolo di istruzione. La televisione si conferma il mezzo più adoperato per tutti i gradi di istruzione, raggiungendo il 92% nelle persone con almeno la licenza elementare. Questo dato si presenta in netta contrapposizione con l'uso di Internet, che in questa fascia raggiunge solo l'8%, mentre nelle restanti si registra come il secondo strumento più utilizzato.
Prendendo in considerazione gli ultimi venti anni, confrontando l'Emilia-Romagna e l'intero Paese possiamo osservare come l'Emilia-Romagna abbia sempre registrato valori superiori alla media nazionale, ma allo stesso tempo mostri una diminuzione più accentuata tra l'inizio e la fine della serie. Infatti, se nel 2002 parlavano di politica almeno una volta alla settimana quasi il 40% degli emiliano-romagnoli, nel 2022 si è scesi al 35,1%; l'Italia, invece, registra una flessione totale di circa due punti percentuali. Ugualmente, se nel 2002 si informavano di politica almeno una volta alla settimana il 70,5% degli emiliano-romagnoli, nel 2022 tale percentuale è scesa al 60,3%. La media nazionale, che nel 2002 si attestava al 58,7%, è scesa fino al 52,7% nel 2022. È rilevante notare come i picchi rilevati sia sulla curva dell'Italia che su quella dell'Emilia-Romagna coincidano con gli anni in cui si sono tenute le elezioni politiche e regionali, in particolare in corrispondenza del biennio 2006-2008 e del 2013-2014 (tavola Persone di 14 anni e più che parlano di politica e si informano di politica almeno una volta alla settimana. Italia, Emilia-Romagna - Anni 2002-2022).
Operando invece un confronto tra regioni, riferito all'anno 2022, si nota che la partecipazione politica è inferiore nelle regioni del Mezzogiorno. In particolare, la Puglia è la regione in cui si parla meno di politica (22,5% almeno una volta alla settimana). La Calabria è quella in cui ci si informa meno (37,8%). L'Emilia-Romagna per entrambi gli indicatori presenta valori sopra la media nazionale. Per quanto riguarda l'informazione politica raggiunge uno dei valori più alti in Italia, mentre per il parlare di politica si classifica al nono posto.
Per approfondimenti è disponibile il Rapporto La partecipazione politica in Emilia-Romagna e in Italia nel 2022.
Il lavoro è stato svolto da Alice Allegri, studentessa dell'Università di Bologna, nell'ambito di un tirocinio curriculare presso l'Ufficio di Statistica della Regione Emilia-Romagna.
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Ultimo aggiornamento: 30-10-2024, 14:08