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Introduzione

Nel 2023, in Emilia-Romagna, il 7,4% dei residenti vive in famiglie a rischio di povertà o esclusione sociale. Il valore dell'indicatore si riduce in modo significativo rispetto al 2022, quando era pari al 9,6%. Quasi 100 mila emiliano-romagnoli escono quindi dalla condizione di rischio di povertà o esclusione sociale. L'Emilia-Romagna è la regione italiana in cui il rischio di povertà o esclusione sociale è meno diffuso, dopo la provincia autonoma di Bolzano. Per il complesso delle regioni del Nord-est, il rischio è dell'11,0% ed è in flessione rispetto al 2022. In Italia, il valore dell'indicatore si attesta al 22,8%, in diminuzione rispetto all'anno precedente.  

È quanto emerge dai dati dell'Indagine su Reddito e condizioni di vita (Eu-Silc) per l'anno di riferimento dell'indagine 2023, diffusi di recente dall'Istat. Su questa base Eurostat calcola gli indicatori ufficiali per il monitoraggio del Goal 1 di riduzione della povertà in tutte le sue forme, nell'ambito dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.  

La definizione degli indicatori è stata di recente rivista, determinando la rottura della serie storica. 

Grafico: Rischio di povertà o esclusione sociale per regione e in Italia. Anni 2022 e 2023 (valori percentuali). I dati rappresentati nel grafico sono tutti riportati nella tabella allegata in foglio elettronico. Nel testo della news è descritto l'andamento generale del fenomeno.

Analizzando l'indicatore composito di rischio di povertà o esclusione sociale nelle sue singole componenti, emerge che nel 2023, in Emilia-Romagna, il 5,8% degli individui residenti è a rischio di povertà, lo 0,9% si trova in condizioni di grave deprivazione materiale e sociale, e il 2,3% degli individui sotto i 65 anni di età vive in famiglie a bassa intensità di lavoro. Per questi ultimi due indicatori, l'Emilia-Romagna fa registrare il valore più basso tra le regioni italiane. 

Tra il 2022 e il 2023, la diminuzione dell'indicatore composito osservata in Emilia-Romagna è la risultante di una diminuzione del rischio di povertà e della bassa intensità di lavoro, determinate dalla ripresa dell'economia dopo la crisi pandemica e dal conseguente incremento di occupazione e dei redditi familiari; è invece sostanzialmente stabile su valori “frizionali” la grave deprivazione materiale e sociale. 

Per gli abitanti del complesso delle regioni del Nord-est la condizione è leggermente peggiore rispetto a quella dell'Emilia-Romagna: nel 2023, l'8,7% degli individui è a rischio di povertà, l'1,6% è in condizioni di grave deprivazione materiale e sociale e il 3,5% vive in famiglie a bassa intensità di lavoro.  

Decisamente più critica è la situazione a livello nazionale: il 18,9% degli individui è a rischio di povertà, il 4,7% degli individui sperimenta situazioni di grave deprivazione materiale e sociale e l'8,9% vive in famiglie a bassa intensità di lavoro. Rispetto all'anno precedente, si osserva comunque una flessione dell'indicatore composito di rischio di povertà o esclusione sociale (-1,6 punti percentuali), risultante dalla sintesi del miglioramento degli indicatori di rischio di povertà e di bassa intensità di lavoro, mentre è in lieve aumento la grave deprivazione materiale e sociale. 

I valori degli indicatori in Italia sono la risultante di situazioni molto differenziate sul territorio nazionale, dove si riscontrano le tradizionali divergenze tra le ripartizioni geografiche in cui è convenzionalmente diviso il Paese. Tali disparità territoriali sono evidenti analizzando le distanze che intercorrono tra i valori degli indicatori registrati in ciascuna regione o provincia autonoma e i corrispondenti valori nazionali.  

Grafico: Indicatore di rischio di povertà o esclusione sociale e sue componenti, per regione. Anno 2023 (differenze percentuali tra i valori regionali e il valore Italia). I dati rappresentati nel grafico sono tutti riportati nella tabella allegata in foglio elettronico. Nel testo della news è descritto l'andamento generale del fenomeno.

Le regioni del Nord presentano valori dell'indicatore sempre al di sotto della media nazionale, mentre quelle meridionali, pur con qualche eccezione, valori di molto superiori. L'Emilia-Romagna presenta sempre risultati migliori rispetto alla media italiana ed emerge anche nel confronto con le altre regioni e province autonome, mostrando, per tutti gli indicatori, valori tra i più bassi sull'intero territorio nazionale.

Per approfondimenti è possibile consultare il Rapporto Povertà ed esclusione sociale in Emilia-Romagna, anno 2023 (PDF - 815.3 KB) e la Tavola Indicatore di rischio di povertà o esclusione sociale e sue componenti. Regioni italiane e Italia - Anni 2022 e 2023 (CSV - 2.3 KB).

Altri contenuti utili

Condizioni di vita e reddito delle famiglie. Anno 2023 - Istat

Goal 1 del Rapporto SDGs 2023. Informazioni statistiche per l'Agenda 2030 in Italia - Istat

Ultimo aggiornamento: 18-09-2024, 14:56

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