Salta al contenuto

Introduzione

Numero di matrimoni sostanzialmente stabile rispetto al 2022

In Emilia-Romagna nel 2023 sono stati celebrati complessivamente 13.117 matrimoni, più o meno lo stesso numero di quelli registrati nel 2022 (13.136). Rispetto al 2013 invece i matrimoni sono aumentati di 1.189 unità.

Anche il quoziente di nuzialità è cresciuto negli ultimi dieci anni passando dal 2,70 al 2,95 per mille abitanti. Il quoziente di nuzialità rappresenta il rapporto dei matrimoni celebrati nel corso dell'anno e l'ammontare medio della popolazione residente nello stesso anno (moltiplicato per mille). Nel 2023, la provincia emiliano-romagnola con il valore più alto di questo indicatore è Piacenza con il 3,37 per mille. I territori dove ci si sposa in proporzione meno sono il parmense e il modenese, con il 2,80 per mille.

Mappa: Quozienti di natalità per provincia. Emilia-Romagna - Anno 2023.
Nel testo della news è descritto l'andamento generale del fenomeno. I dati rappresentati nella mappa sono tutti estraibili dal servizio Statistica self-service, area popolazione, famiglie, linkato nel testo della news.

In Emilia-Romagna, nell'ultimo anno si nota un calo dell'indice di prima nuzialità. La sostanziale tenuta del numero dei matrimoni è da ricercarsi infatti nei matrimoni successivi al primo. Questi ultimi, sempre nel confronto tra 2022 e 2023, passano, in proporzione sul totale dei matrimoni, dal 19,9% al 20,5% per le femmine e dal 20,4% al 21,7% per i maschi. Nel 2013 i matrimoni successivi al primo erano solo il 14,1% per le femmine e il 15,3% per i maschi, confermando che quello delle nozze successive è un fenomeno in crescita.

Ci si sposa sempre più tardi

È in continuo aumento l'età media al primo matrimonio, che nel 2023 si attesta a 36,0 anni per le femmine e 39,4 anni per i maschi: rispetto al 2013 ci si sposa a una età superiore di circa tre anni e mezzo.

Di conseguenza la distribuzione del numero di matrimoni per età delle spose e degli sposi si sposta verso le età più mature.

Sia nel 2013, sia nel 2023, la classe con il maggior numero di matrimoni è stata quella 30-34 anni, sia per gli sposi uomini, sia per le spose donne. Tuttavia se nel 2013 si sposavano oltre i 34 anni il 44,8% delle spose e il 58,4% degli sposi, nel 2023 tali percentuali salgono rispettivamente al 58,9% e al 68,2%.

Spostando la soglia a 44 anni, nel 2013 si sposavano oltre questa età solo il 16,4% delle spose e il solo 23,6% degli sposi, nel 2023 il 33,7% delle spose e il 42,1% degli sposi.

I tre quarti dei matrimoni sono celebrati con rito civile

Nell'ultimo decennio i matrimoni religiosi sono diminuiti da 4.913 a 3.289. Quelli civili sono aumentati dai 7.015 del 2013 ai 9.828 del 2023: l'aumento di questi ultimi è più forte nelle età avanzate.

La quota dei matrimoni civili sul totale dei matrimoni è negli anni in costante crescita, passando dal 58,8% del 2013 al 74,9% del 2023. Nel 2023 in tutte le classi di età il numero di matrimoni civili supera quello dei matrimoni religiosi. In particolare, dai 45 anni in su, sia per le spose sia per gli sposi, oltre nove matrimoni su dieci vengono officiati con rito civile.

Nel 2023, considerando congiuntamente le età delle spose e degli sposi, sia per i riti civili che per quelli religiosi spicca per numero di matrimoni l'incrocio che vede coinvolti coniugi entrambi di 30-34 anni. Ma se per le celebrazioni religiose questo è l'unico punto modale (ovvero quello con il più alto numero di matrimoni), per le celebrazioni civili si nota una ulteriore punta nel caso di coniugi entrambi di 60 anni e più.

Infatti, focalizzandosi sui soli riti civili, nel 2023 sono stati registrati 722 matrimoni con entrambi i coniugi ultra 59enni, il 7,4% del totale dei matrimoni civili. Nel 2013 questo tipo di matrimoni erano stati solo 227, il 3,0%, e non costituiva un punto modale.

La percentuale più alta di matrimoni civili si osserva in provincia di Ferrara, dove oltre otto nozze su dieci vengono celebrate con questo rito (81,6%). La provincia in cui i matrimoni civili sono in proporzione meno frequenti è quella di Rimini (67,3%) (tavola Matrimoni per rito e provincia. Emilia-Romagna - Anno 2023 (CSV - 1 KB)).

Mappa: Percentuale di matrimoni con rito civile sul totale matrimoni per provincia. Emilia-Romagna - Anno 2023.
Nel testo della news è descritto l'andamento generale del fenomeno. I dati rappresentati nella mappa sono tutti estraibili dal servizio Statistica self-service, area popolazione, famiglie, linkato nel testo della news.

Nel 2023, in Emilia-Romagna, il 19,7% delle nozze vede unirsi in matrimonio almeno una persona straniera. Nel 2013 tale percentuale era del 18,1%.

Separazioni e divorzi in contrazione

Per quanto riguarda i fenomeni legati alla instabilità coniugale, nel 2023 continua la fase di contrazione del numero di separazioni e divorzi, dopo il picco del 2016 dovuto all'introduzione del cosiddetto "divorzio breve" (L. 55 del 06 maggio 2015).

Nel 2023 le separazioni registrate in Emilia-Romagna sono state 5.367 e i divorzi 5.655. La somma del numero delle separazioni e dei divorzi avvenuti nel corso del 2023 non è quindi di molto inferiore al numero dei matrimoni celebrati nello stesso anno: 2.095 in meno (tavola Matrimoni, separazioni e divorzi. Emilia-Romagna - Anni 2007-2023 (CSV - 1 KB)).

Grafico: Matrimoni per tipo di rito, separazioni e divorzi. Emilia-Romagna - Anni 2007-2023 (valori assoluti).
I dati rappresentati nel grafico sono tutti riportati nella tabella allegata in foglio elettronico. Nel testo della news è descritto l'andamento generale del fenomeno.

Unioni civili in leggera crescita

Il 5 giugno 2016 è entrata in vigore la Legge che ha introdotto in Italia l'istituto dell'unione civile tra persone dello stesso sesso. Nei mesi successivi si è osservato un numero consistente di unioni civili, che ha riguardato coppie da tempo in attesa di ufficializzare il proprio legame affettivo. Il fenomeno è poi andato stabilizzandosi fino alle 315 registrate in Emilia-Romagna nel 2023 (278 nel 2022). Prevalgono di poco le unioni tra uomini, 52,7%.

Aumenta l'incidenza di nubili e celibi

Osservando la distribuzione della popolazione in Emilia-Romagna per stato civile dal 2007 al 2023, si nota un andamento crescente della percentuale della popolazione divorziata (+2,1 punti percentuali) e della popolazione celibe e nubile (+5,8 punti percentuali). Per contro si osserva una costante diminuzione della popolazione vedova (-1,3 punti percentuali) e della popolazione coniugata (-6,7 punti percentuali) (tavola Popolazione per stato civile. Emilia-Romagna - Anni 2007-2023 (CSV - 1 KB)).

Grafico: Popolazione per stato civile. Emilia-Romagna - Anni 2007-2023 (composizioni percentuali).
I dati rappresentati nel grafico sono tutti riportati nella tabella allegata in foglio elettronico. Nel testo della news è descritto l'andamento generale del fenomeno.

Come detto, la tendenza a non sposarsi, o a ritardare le nozze, è via via aumentata negli anni. Ne è riprova anche l'aumento della percentuale di celibi e nubili sul totale della popolazione, soprattutto nelle età tra i 30 e i 50 anni. Tali andamenti sono collegati da un lato alla progressiva diffusione delle libere unioni (convivenze more uxorio), dall'altro al progressivo aumento della popolazione "non in unione" alle età mature.

Il panorama nazionale: in Emilia-Romagna più matrimoni civili e più unioni civili

Allargando l'analisi all'intero Paese, si evidenziano le tradizionali specificità territoriali che vedono un Mezzogiorno caratterizzato da una maggiore propensione alla nuzialità, dalla prevalenza dei riti religiosi sui riti civili, dalla minore incidenza delle celebrazioni che vedono unirsi in matrimonio almeno una persona straniera. L'Emilia-Romagna presenta un quoziente di nuzialità in linea con la media del Nord Italia. È poi la terza regione in Italia per percentuale di matrimoni civili sui matrimoni totali, dopo Valle d'Aosta e Friuli-Venezia Giulia. Ha infine una quota di matrimoni con almeno una persona straniera inferiore alle medie del Nord e del Centro del Paese.

Delle 3.019 unioni civili costituite in Italia nel 2023, come anticipato, 315 sono state registrate in Emilia-Romagna. Rapportando agli abitanti, l'Emilia-Romagna ha il più alto tasso di unioni civili in Italia, 7,1 per 100 mila abitanti, sostanzialmente uguale a quello della Lombardia (tavola Indicatori su matrimoni e unioni civili - Anno 2023 (CSV - 1.4 KB)).

Mappa: Indicatori su matrimoni e unioni civili per regione e ripartizione. Anno 2023.
Nel testo della news è descritto l'andamento generale del fenomeno. I dati rappresentati nella mappa sono tutti estraibili dal servizio Statistica self-service, area popolazione, famiglie, linkato nel testo della news.

Ulteriori approfondimenti sono possibili grazie alla visualizzazione grafica realizzata dall'Ufficio di Statistica della Regione Emilia-Romagna.

La lettura completa del fenomeno dei processi di formazione e scioglimento delle unioni coniugali è favorita dall'allineamento delle rilevazioni su matrimoni, divorzi, separazioni e unioni civili attuato da Istat al fine di rilasciare congiuntamente i relativi dati riferiti all'anno 2023.

Altri contenuti utili

Documenti

Ultimo aggiornamento: 31-01-2025, 21:50

Immagine di anteprima: Foto di Walter Borja (da Pixabay)
Usiamo i cookie

Questo sito utilizza cookie tecnici e talvolta anche cookie di terze parti che potrebbero raccogliere i tuoi dati a fini di profilazione; questi ultimi possono essere installati solo con il tuo consenso esplicito, tramite il pulsante Accetta tutti, oppure modificando le tue preferenze tramite il pulsante Cambia le impostazioni. Chiudendo il banner (con la X in alto a destra) verranno utilizzati solo i cookie tecnici.

Per maggiori informazioni puoi consultare la nostra Privacy policy