Contenuti correlati

Nel 2024, in Emilia-Romagna così come nel resto del Paese, prosegue la crescita del mercato del lavoro dopo la forte contrazione provocata nel 2020 dagli effetti dell'emergenza sanitaria globale, la lenta ripresa del 2021 e la progressiva stabilizzazione degli anni successivi verso l’avvicinamento ai livelli occupazionali pre-Covid.
Nel 2024, in Emilia-Romagna, il ritmo di crescita del numero degli occupati rallenta se confrontato con quello che ha caratterizzato il 2022 e il 2023; tuttavia il 2024 è anche l’anno in cui il livello antecedente alla crisi pandemica viene finalmente superato.
Nel 2023 infatti il numero degli occupati era aumentato di 22 mila unità rispetto al 2022, in particolare grazie all’exploit dell’ultima parte dell’anno, il valore trimestrale più alto registrato dal 2018. Tale dinamica aveva portato gli occupati medi dell’intero 2023 a 2 milioni e 23 mila, di poco inferiori agli occupati registrati nel 2019 (2 milioni e 26 mila).
La crescita occupazionale del 2024 è invece di sole 9 mila unità, quindi più ridotta rispetto a quella del 2023, ma sufficiente per superare, come anticipato, il livello prepandemia.
In definitiva, nel 2024, in Emilia-Romagna, sono stati raggiunti i 2 milioni e 33 mila occupati, sintesi di una dinamica trimestrale altalenante definita da una flessione nel secondo trimestre, una ripresa nei mesi estivi e una sensibile contrazione congiunturale nel periodo conclusivo dell’anno.
A tale andamento dell'occupazione si accompagna, nel 2024, sempre in Emilia-Romagna, una decisa contrazione del numero dei disoccupati, che scendono sotto le cento mila unità per la prima volta dalla prima decade di questo secolo: sono infatti 91 mila, 14 mila in meno rispetto al 2023 (-13,2%). L’ultimo trimestre del 2024 tuttavia evoca un peggioramento congiunturale delle dinamiche del mercato del lavoro, con un aumento del numero dei disoccupati rispetto ai mesi centrali dell’anno. In ottica temporale, i disoccupati erano aumentati leggermente nel 2020 (123 mila), diminuiti nel 2021 e nel 2022, rimasti stabili nel 2023.
Si assiste invece a una inversione di tendenza nella serie storica degli inattivi di età compresa tra i 15 e i 64 anni. Questo contingente, composto dalle forze di lavoro potenziali e da coloro che non cercano lavoro e non sono disponibili a lavorare, si amplia sensibilmente nel corso del 2024. Gli inattivi avevano raggiunto numerosità particolarmente elevate nel 2020, ed erano rimasti poi stabili nel 2021, evidenziando il perdurare degli impatti della secca interruzione delle dinamiche occupazionali causata dalla pandemia. Le positive prospettive occupazionali dei due anni successivi avevano favorito la contrazione di questo contingente, con un ritmo di diminuzione costante: -3,6% nel 2022 rispetto al 2021, e ancora -3,6% nel 2023 rispetto al 2022. Nel 2024 invece gli inattivi tra i 15 e i 64 anni tornano ad aumentare, di 27 mila unità (+3,8% rispetto all’anno precedente), per un totale di 738 mila, più o meno come nel 2022 e 30 mila in più rispetto al 2019.
A livello nazionale, nel 2024, le dinamiche seguono la stessa direzione osservata in Emilia-Romagna, anche se con intensità in parte differenti. Nell'ultimo anno, in Italia, l'occupazione aumenta in misura maggiore rispetto a quanto rilevato in Emilia-Romagna (+1,5% contro il +0,5%). Tale fenomeno si è osservato regolarmente per tutti gli anni successivi alla pandemia e in parte riflette il fatto che la crisi occupazionale iniziata nel 2020, in Emilia-Romagna era stata meno severa. Nel 2024, anche in Italia, così come in Emilia-Romagna, l’occupazione è quindi in crescita a un ritmo meno deciso rispetto ai due anni precedenti.
Analogamente a quanto osservato in Emilia-Romagna, anche in Italia torna ad accelerare la diminuzione della disoccupazione, con ritmi molto simili. A livello nazionale i disoccupati si riducono in misura leggermente maggiore, del 14,6% (-13,2% in Emilia-Romagna).
L'aumento degli inattivi in Emilia-Romagna è invece più intenso rispetto a quello medio dell'intero territorio nazionale (+0,5% in Italia, +3,8% in Emilia-Romagna).
Riepilogando, in conseguenza di tali dinamiche, in Emilia-Romagna, si stima siano occupate, nel 2024, 2 milioni e 33 mila persone, un milione e 129 mila maschi e 904 mila femmine (il 44,5% del totale degli occupati). Le persone in cerca di occupazione sono 91 mila, di cui 40 mila maschi e 51 mila femmine (56,2%).
Le dinamiche descritte si riflettono, nel 2024, nella crescita del tasso di inattività (calcolato sulle persone di 15-64 anni) e nella diminuzione del tasso di disoccupazione (15-74 anni). Nonostante l’aumento del numero delle persone occupate, si osserva una lieve diminuzione del tasso di occupazione (15-64 anni).
In Emilia-Romagna il tasso di occupazione scende infatti leggermente dal 70,6% del 2023 al 70,3% del 2024. Tale valore è analogo a quello rilevato nel 2019, prima della pandemia. Questa lieve flessione è da ascriversi alla sola componente femminile. Per i maschi il tasso di occupazione è invece in crescita di 0,6 punti percentuali rispetto al 2023 e di 0,7 sul 2019. Nel 2024 raggiunge infatti il 77,4%, il valore più alto negli ultimi sette anni. Per le femmine il tasso si attesta al 63,2%, con una diminuzione di 1,2 punti percentuali rispetto al 2023, inferiore di 0,9 punti percentuali rispetto al 2019.
Questo vuol dire che nel 2024 si è acuita la forbice di genere a svantaggio delle donne. Tale divario si era ampliato soprattutto nel momento più critico di crisi del mercato del lavoro, nel 2020, e nella prima fase di ripresa, mentre nel 2022 e nel 2023 l'aumento dell'occupazione femminile è stato in proporzione più marcato. Nel 2023 questo gap rispetto al tasso di occupazione si era ristabilizzato sui 12,5 punti percentuali, come nel 2019. Nel 2024 è di 14,2 punti percentuali, quindi superiore anche al periodo Covid.
In Emilia-Romagna, nel 2024, il tasso di disoccupazione per i maschi è pari al 3,4%, di poco inferiore a quello del 2023 (-0,4 punti percentuali) e più basso di 1,2 punti percentuali rispetto al 2019. Per le femmine il tasso di disoccupazione diminuisce di 0,9 punti percentuali (quindi una diminuzione maggiore rispetto a quanto osservato per i maschi) e si attesta al 5,4%. Il valore dell'ultimo anno è inferiore anche a quello prepandemia (6,6% nel 2019, ovvero -1,2 punti percentuali, esattamente come per il tasso di disoccupazione maschile).
Nel 2021 la contrazione del numero delle persone in cerca di occupazione era da ascrivere alla sola componente maschile, mentre nel 2022 era esclusivamente femminile. La stabilità del numero dei disoccupati nel 2023 è la risultanza di andamenti differenziati, seppur molto lievi, di 2 mila unità, in più per la componente femminile, in meno per la componente maschile. Nel 2024 invece diminuiscono sia le disoccupate femmine, di 9 mila unità, sia i disoccupati maschi, di 5 mila unità.
Di conseguenza il divario di genere sul tasso di disoccupazione si era allargato nel 2021, ancor più a sfavore delle donne (gap di oltre 3 punti percentuali). Con l'inversione di tendenza del 2022 si era riportato ai livelli del 2019, ovvero intorno ai 2 punti percentuali. Nel 2023 risale leggermente, a 2,4 punti percentuali, per poi ritornare nel 2024 allo stesso livello del 2019 (1,9 punti percentuali).
Il tasso di disoccupazione generale nel 2024 è al 4,3%, in diminuzione di 0,6 punti percentuali rispetto al 2019 e di 1,2 punti percentuali rispetto al 2023.
A livello nazionale, nel 2024, il tasso di occupazione sale al 62,2% (+0,7 punti percentuali rispetto al 2023). Parallelamente diminuisce il tasso di disoccupazione, che scende al 6,5%, (-1,1 punti percentuali) portandosi al livello più basso negli ultimi sette anni. In Italia il mercato del lavoro mostra quindi segnali ancor più positivi rispetto a quanto osservato in Emilia-Romagna. I livelli occupazionali medi nazionali rimangono comunque assai inferiori rispetto a quelli emiliano-romagnoli. Il tasso di occupazione dell'intero Paese è di circa 8 punti più basso di quello osservato in Emilia-Romagna. Il tasso di disoccupazione è più alto di 2,2 punti percentuali.
A livello nazionale è più consistente anche il divario di genere per quanto riguarda il tasso di occupazione. Tale disparità ammonta a 14,2 punti percentuali a sfavore delle donne in Emilia-Romagna e a 17,8 punti percentuali in Italia. Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione il divario è leggermente superiore in Emilia-Romagna (tavola Principali statistiche sul mercato del lavoro, per sesso, Emilia-Romagna e Italia, dal 2018 al 2024 (CSV - 2.8 KB)).
Rispetto agli anni 2020 e 2021, caratterizzati dalla pandemia che aveva spinto il Governo a decretare interventi rilevanti a sostegno dell'occupazione, nel 2022 e nel 2023 il ricorso agli ammortizzatori sociali si è sensibilmente e progressivamente ridotto. Nel 2024 si torna invece a registrare un aumento di tali aiuti, finalizzati a proteggere settori produttivi che stanno affrontando una nuova fase di difficoltà economica.
I dati di fonte INPS mostrano come in Emilia-Romagna, nel corso del 2024, siano state autorizzate oltre 60 milioni di ore di Cassa Integrazione Guadagni e Fondi di solidarietà, oltre il 50% in più rispetto all’anno precedente. Le ore autorizzate sono meno di un terzo di quelle autorizzate nel 2021, ma comunque ancora più del triplo di quelle autorizzate nel 2019 (quasi 20 milioni di ore). In particolare aumentano le ore di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria e Straordinaria. Anche a livello nazionale il ricorso agli ammortizzatori sociali è in aumento nel 2024, anche se in misura minore rispetto a quanto osservato in Emilia-Romagna (tavola Ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni e Fondi di Solidarietà, Emilia-Romagna e Italia, dal 2018 al 2024 (CSV - 1.5 KB)).
Tutti i dati riportati sono disponibili nella Visualizzazione grafica interattiva sul mercato del lavoro in Emilia-Romagna.
Ultimo aggiornamento: 14-03-2025, 22:31
Diritti
Ro (FE). Pescatori nella Sacca degli Scardovari durante la raccolta delle vongole - ©Brancolini Roberto - Autore Brancolini Roberto (da Fotoreporter)Questo sito utilizza cookie tecnici e talvolta anche cookie di terze parti che potrebbero raccogliere i tuoi dati a fini di profilazione; questi ultimi possono essere installati solo con il tuo consenso esplicito, tramite il pulsante Accetta tutti, oppure modificando le tue preferenze tramite il pulsante Cambia le impostazioni. Chiudendo il banner (con la X in alto a destra) verranno utilizzati solo i cookie tecnici.
Per maggiori informazioni puoi consultare la nostra Privacy policy