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Introduzione

Andamento dei prezzi nei primi mesi del 2025: lieve riaccelerazione dell'inflazione

Dopo la fase di inflazione a doppia cifra registrata sul finire del 2022, negli ultimi mesi del 2023 e per tutto il 2024 l'inflazione ha oscillato attorno all'1%, valore che ha poi coinciso con la media annua dell'intero 2024, sia in Emilia-Romagna, sia in Italia.

I primi nove mesi del 2025 mostrano un'ulteriore inversione di tendenza e quindi una riaccelerazione, seppur lieve, dell'aumento dei prezzi, tanto in Emilia-Romagna quanto nell'intero Paese. Infatti, in Emilia-Romagna, nel primo semestre del 2025, i rincari mensili rispetto allo stesso mese del 2024, si consolidano attorno all'1,7%. Nei mesi estivi l'inflazione torna a rallentare leggermente, fino all'1,2% di settembre, ultimo dato disponibile. Questo vuol dire che nel 2025 i prezzi aumentano, a un ritmo più intenso rispetto al 2024 (in cui l'inflazione era all'1%), con una lieve decelerazione nell'ultimo periodo. A livello nazionale l'inflazione misurata a settembre 2025 è dell'1,6% (tavola Variazione mensile dell'indice dei prezzi al consumo, Emilia-Romagna e Italia, 2021-2025 (CSV - 1,3 KB)).

Questa tendenza è confermata dalla variazione congiunturale dei prezzi, ovvero quella calcolata rispetto al mese immediatamente precedente. In Emilia-Romagna, infatti, a settembre 2025, rispetto ad agosto 2025, la variazione ha registrato un valore negativo, ovvero una diminuzione dei prezzi, dello 0,3% (-0,2% in Italia).

Grafico: Variazioni mensili del NIC (l'indice dei prezzi per l'intera collettività nazionale). Emilia-Romagna e Italia - Anni 2021-2025 (variazioni percentuali sullo stesso mese dell'anno precedente). I dati rappresentati nel grafico sono tutti riportati nella tabella allegata in foglio elettronico (Dati Variazioni mensili dei prezzi. Emilia-Romagna e Italia - Anni 2021-2025). Nel testo della news è descritto l'andamento generale del fenomeno.

Le tipologie di prodotto: prezzi più bassi per Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili

Analizzando l'andamento delle divisioni di spesa, dopo gli aumenti di prezzo generalizzati su tutte le componenti che hanno caratterizzato gli anni 2022 e 2023, nei primi tre trimestri del 2025 si notano insiemi di prodotti e servizi per cui i prezzi sono in flessione. In particolare, a settembre 2025, rispetto a settembre 2024, la divisione di spesa relativa alle Comunicazioni ha registrato un -6,0% in Emilia-Romagna e un -4,6% in Italia. Anche quella che raggruppa Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili presenta variazioni con il segno meno, -2,3% in Emilia-Romagna e -1,0% in Italia. Quest'ultima divisione di spesa aveva trainato l'impennata dei prezzi soprattutto nel 2022, in particolare nella componente dei beni energetici che avevano subito rincari superiori al 50% su base annua.

Queste due divisioni di spesa sono le stesse che anche nel 2024 si contraddistinguevano per una riduzione dei prezzi, a conferma quindi una tendenza ormai biennale.

I rincari maggiori nei Prodotti alimentari e bevande analcoliche e nei Servizi ricettivi e di ristorazione

Viceversa, le divisioni che a settembre 2025 presentano gli aumenti di prezzo maggiori sono i Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+4,0% in Emilia-Romagna e +3,7% in Italia, rispetto a settembre 2024), i Servizi ricettivi e di ristorazione (+3,8% in Emilia-Romagna, +2,8% in Italia), gli Altri beni e servizi (+2,7% e +3,2%), l'Istruzione (+2,7% e +3,1%) (tavola Variazioni annue dell'indice dei prezzi al consumo per divisione di spesa, Emilia-Romagna e Italia, settembre 2025 (CSV - 1 KB)).

Di queste, la divisione dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche, parte importante del “carrello della spesa” quotidiana delle famiglie, subisce da quattro anni rincari costantemente sopra la media dell'intero paniere di riferimento. Nel 2022 e nel 2023 l'aumento tendenziale dei prezzi di questa divisione di spesa sfiorava la doppia cifra, tanto che nel 2023 era la componente con i prezzi maggiormente in salita. Seppur su livelli inferiori probabilmente sarà la divisione di spesa con la maggiore inflazione anche per l'intero 2025.

L'altra divisione che da tre anni continua a sperimentare costantemente rincari oltre la media dell'intero paniere è quella dei Servizi ricettivi e di ristorazione.

Grafico: Variazioni medie annue del NIC (l'indice dei prezzi per l'intera collettività nazionale) per divisione di spesa. Emilia-Romagna e Italia - Settembre 2025 (variazioni percentuali sul settembre 2024). I dati rappresentati nel grafico sono tutti riportati nella tabella allegata in foglio elettronico (Dati Variazioni annue dei prezzi per Divisione di spesa. Emilia-Romagna e Italia - Settembre 2025). Nel testo della news è descritto l'andamento generale del fenomeno.

In Emilia-Romagna inflazione inferiore alla media nazionale, Rimini la provincia emiliano-romagnola con gli aumenti maggiori

Da marzo 2025 fino a settembre in Emilia-Romagna si registra una crescita dei prezzi sistematicamente inferiore rispetto a quanto rilevato nell'intero Paese; in particolare, l'ultimo dato disponibile (settembre) evidenzia una inflazione di 0,4 punti percentuali inferiore alla media italiana (l'1,2% emiliano-romagnolo contro l'1,6% nazionale). Alcune regioni del Sud, Puglia, Calabria e Campania, presentano rincari oltre il 2%. Aumenti di prezzi inferiori a quelli dell'Emilia-Romagna si hanno solo in Sicilia, Valle d'Aosta e Molise.

Sempre a settembre 2025, in confronto a settembre 2024, la provincia emiliano-romagnola in cui si registrano i maggiori aumenti dei prezzi è Rimini (+2,1%). Rimini era anche la provincia in cui si era registrata la più intensa spinta inflazionistica durante l'intero 2024. Ferrara e Bologna costituiscono gli altri territori con valori superiori alla media regionale.

Ulteriori approfondimenti sono presenti sul Rapporto Indice dei prezzi al consumo in Emilia-Romagna e in Italia. Aggiornamento a settembre 2025 (PDF - 743,4 KB).

Per un quadro complessivo dell'andamento dei prezzi, sempre aggiornato all'ultima mensilità disponibile, è possibile fare riferimento alla visualizzazione grafica dedicata.

Altri contenuti utili

Il sistema dei prezzi al consumo

L'inflazione è il processo di aumento del livello dei prezzi dei beni e servizi destinati al consumo delle famiglie. Un'inflazione positiva corrisponde a una situazione in cui aumentano i prezzi, mentre un'inflazione negativa si verifica nel caso in cui i prezzi sono in calo (deflazione). L'inflazione si misura attraverso la costruzione di un indice dei prezzi al consumo, uno strumento statistico che misura le variazioni nel tempo dei prezzi di un insieme di beni e servizi rappresentativo degli effettivi consumi delle famiglie in uno specifico anno, chiamato paniere. L'Istat produce tre diversi indici dei prezzi al consumo: per l'intera collettività nazionale (NIC), per le famiglie di operai e impiegati (FOI, indice utilizzato per le rivalutazioni monetarie) e quello armonizzato a livello europeo (IPCA). Per gli organi di governo il NIC rappresenta uno dei principali parametri di riferimento per la realizzazione delle politiche economiche.

L'indagine Istat sui prezzi si basa su un campione strutturato su due “anime”, quello derivante dalla rilevazione territoriale, in capo ai Comuni, e quella centralizzata, in capo a Istat.

Documenti

Ultimo aggiornamento: 12-11-2025, 14:36

Immagine di anteprima: Foto di Andrea Groppo (da Pixabay)