Descrizione / Abstract
Gli ultimi tre anni sono stati contraddistinti da una notevole instabilità dei prezzi: una picchiata verso il basso nel 2020 e una ripresa nel 2021, che si è trasformata nel 2022 in una impennata tale che non si vedeva da circa 40 anni. Il 2022 si chiude con un aumento medio annuo sul 2021 dell'8,4% in Emilia-Romagna e dell'8,1% in Italia. A livello nazionale una inflazione annua così alta non si registrava dal 1985. È la bolletta energetica a spingere in alto i prezzi, complice anche la crisi geopolitica che si è aperta ai confini orientali dell'Unione europea: i beni energetici arrivano al +54,6% in Emilia-Romagna rispetto all'anno precedente. Tale effetto si è propagato nel corso del 2022 agli altri comparti merceologici, i cui accresciuti costi di produzione si riverberano sulla fase finale della commercializzazione. L'eredità che il 2022 ci lascia per il 2023 è l'inflazione acquisita, o di trascinamento. Si tratta della crescita media che si avrebbe nel 2023 se i prezzi rimanessero stabili per tutto l'anno. Questa a livello nazionale è pari al +5,1%, molto più ampia di quella osservata per il 2022, quando fu solo del +1,8%. Elaborazioni su dati Istat.
Data di pubblicazione
27/03/2023Tipo di pubblicazione
Analisi, Short reportLingua della pubblicazione
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Ultimo aggiornamento: 18-09-2024, 12:53