La variazione del Pil pro capite nel tempo è un indicatore di sintesi dell’evoluzione di un’economia.

L’andamento del Pil consente di analizzare le oscillazioni dell’attività economica e individuare le diverse fasi del ciclo economico di un Paese (espansione o recessione) e la loro durata.

Un aumento del Pil pro capite si traduce in un incremento della quantità di beni e servizi a disposizione di ciascun membro della popolazione. Le variazioni del Pil pro capite permettono di valutare congiuntamente la dinamica del Pil e quella della popolazione, misurando l’andamento della produzione disponibile per ogni residente e quindi anche la capacità del sistema economico di far fronte alla crescita demografica.

Definizione

La variazione del PIL è calcolata come differenza in punti percentuali fra il valore del PIL ai prezzi di mercato pro capite in SPA rispetto alla media UE di un anno e quello dell’anno precedente

Data di aggiornamento: settembre 2022

Comparabilità

Le stime del PIL e dei conti nazionali e regionali per branca di attività economica sono prodotte in conformità a quanto stabilito dal Sistema europeo dei conti nazionali e regionali (Sec2010), uno schema contabile che definisce regole stringenti per i Paesi dell’Unione Europea al fine di assicurare la comparabilità delle stime.

Il Sec (in inglese European system of accounts, ESA) comprende sia accounts (conti economici delle operazioni correnti e dell'accumulazione, che registrano flussi verificatisi durante periodo di riferimento, tipicamente l'anno solare), sia balance sheets (stati patrimoniali, che registrano le consistenze di attività e passività a inizio e fine periodo). Dal 2014, è stato adottato dagli Stati membri dell'Unione europea il nuovo sistema europeo dei conti nazionali e regionali - Sec2010 - in sostituzione del Sec95.

A livello di NUTS 2 sono disponibili solo stime del PIL a prezzi correnti.

La suddivisione in branche si riferisce alla classificazione europea delle attività economiche NACE-Rev.2 (Ateco).

Ciascun istituto nazionale di statistica ha formulato conseguentemente una tabella di conversione cui far riferimento per tradurre automaticamente al livello nazionale i codici NACE. In Italia l’ISTAT traduce i codici NACE con le classificazioni ATECO.

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