Le grandezze macroeconomiche descrivono la struttura di un sistema economico e sono diffusamente utilizzate per misurare lo stato di salute e la capacità di crescita di un'economia. Misure come il Pil sono fondamentali perché consentono di stimare, seppure in modo parziale e indiretto, il livello di benessere di una comunità.

Gli indicatori qui presentati, oltre a mostrare le caratteristiche fondamentali di un'economia, consentono di tracciare il quadro generale della struttura produttiva. In particolare, nel caso dell'Emilia-Romagna, si può cogliere la tendenza consolidata del tessuto produttivo a configurare un sistema, tipico dell'Italia Settentrionale, molto incentrato su imprese di piccole dimensioni, che nel tempo però stanno aumentando la loro dimensione media, più orientate alle attività manifatturiere (nonostante una tardiva ma veloce terziarizzazione)

Lo scoppio dell'epidemia Covid-19 ha generato impatti importanti sulle variabili macroeconomiche dell'economia europea. In Emilia-Romagna il Pil ha subito una drastica diminuzione tra 2019 e 2020, di pari passo con il calo della domanda interna, la contrazione degli investimenti, la flessione dei consumi, delle esportazioni e delle importazioni.

Il Factbook fotografa, con i dati aggiornati al 2020, la situazione economica delle regioni europee nel primo anno di pandemia. Di grande interesse sarà, partendo da questi dati, monitorare nel tempo come si svilupperà la ripresa nei territori europei a partire dal 2021.

Tornando al 2020, lo scenario economico che già nel 2019, sia a livello mondiale che europeo, presentava segnali di rallentamento a causa dell'intensificarsi delle tensioni politiche e delle pressioni protezionistiche, è ulteriormente peggiorato. In questo contesto l'Emilia-Romagna rimane una delle regioni che guida l'economia a livello di Paese, con un Pil pro capite superiore del 13% alla media UE-27 (nel 2019 era invece al di sopra del 17%). A livello nazionale, il Pil pro capite è inferiore del 6% rispetto a quello della media europea. Sono le regioni dei Paesi più colpiti dalla pandemia a perdere terreno rispetto alla media UE: oltre all'Italia, Francia e Spagna sono le Nazioni più penalizzate.

NB

Dal 3 marzo 2020 Eurostat ha inserito nei propri dataset un nuovo codice EU27_2020, a sostituzione dei codici EU27 e EU28. Il nuovo aggregato recepisce il processo Brexit, dell'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea. I 27 Paesi dell'Unione sono ora: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria. Il Factbook sotto l'etichetta MEDIA UE DAL 2020 propone il nuovo aggregato post-Brexit.

Data di aggiornamento: settembre 2022

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