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La newsletter è curata dall'Ufficio di Statistica della Regione Emilia-Romagna.

Foto di Walter Borja (da Pixabay)

Notizie dalla Regione Emilia-Romagna

Matrimoni, separazioni, divorzi, unioni civili in Emilia-Romagna nel 2023

In Emilia-Romagna nel 2023 sono stati celebrati complessivamente 13.117 matrimoni, più o meno lo stesso numero di quelli registrati nel 2022 (13.136). Rispetto al 2013 invece i matrimoni sono aumentati di 1.189 unità. In particolare sono in crescita le nozze successive alla prima. È in continuo aumento l'età media al primo matrimonio, che nel 2023 si attesta a 36,0 anni per le femmine e 39,4 anni per i maschi: rispetto al 2013 ci si sposa a una età superiore di circa tre anni e mezzo. Nel 2023 i tre quarti dei matrimoni sono celebrati con rito civile. Sono in leggera crescita le unioni civili, 315 nel 2023. Continua la fase di contrazione del numero di separazioni e divorzi. Rispetto al panorama nazionale, l'Emilia-Romagna presenta un quoziente di nuzialità in linea con la media del Nord Italia. È la terza regione per percentuale di matrimoni civili sui matrimoni totali. Ha infine il più alto tasso di unioni civili in Italia.



Rapporto 2024 sull'economia regionale

Nonostante l'incertezza economica del periodo 2024-2025, l'Emilia-Romagna si conferma una delle principali regioni trainanti del Paese. Nel 2024 l'Emilia-Romagna mantiene una buona performance nell'occupazione e negli investimenti, compensando la flessione del commercio estero. La crescita del prodotto interno lordo si attesta allo 0,9%. Un incremento analogo è previsto anche per il 2025, grazie alla ripresa dei consumi e della domanda estera. Complessivamente l'Emilia-Romagna registrerà nel biennio 2024-2025 una crescita dell'1,8%, la più consistente a livello nazionale, al pari di Lombardia e Sicilia. Tuttavia, l'export segnerà una flessione nel 2024, attribuita all'incertezza internazionale e al riposizionamento delle filiere industriali. Il settore che presenterà le dinamiche migliori sarà quello dei servizi, trainato dal turismo, mentre agricoltura, industria e costruzioni mostreranno alcuni segnali di difficoltà. Il mercato del lavoro sarà caratterizzato da andamenti favorevoli: in particolare il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere al 3,9% nel 2024, per poi risalire leggermente al 4,2% nel 2025. Molti altri dati arricchiscono il Rapporto sull'economia regionale 2024, realizzato in collaborazione tra Regione Emilia-Romagna (Assessorato allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione) e Unioncamere Emilia-Romagna. 



Calendario delle diffusioni dell'Ufficio di Statistica, anno 2025

È disponibile il calendario annuale delle diffusioni dell'Ufficio di Statistica della Regione Emilia-Romagna. Organizzato per mese e per area tematica, viene presentato sia in formato grafico, sia in formato testuale. Sarà possibile accedere ai vari contenuti informativi, a mano a mano che verranno pubblicati, anche direttamente dai link posti sul calendario. La pubblicazione di un calendario annuale delle diffusioni è uno degli obiettivi del codice italiano per la qualità delle statistiche ufficiali, a cui si ispirano i soggetti appartenenti al Sistema Statistico Nazionale. Per rimanere sempre aggiornati su nuove uscite di dati, visualizzazioni grafiche e analisi è possibile fare riferimento anche alla sezione ultimi aggiornamenti o alla homepage del Portale di Statistica.



Notizie da Istat

Conti economici territoriali 2021-2023

Istat pubblica le stime definitive dei Conti economici territoriali per il 2021, quelle semi-definitive per il 2022 e quelle preliminari per il 2023. In particolare i dati regionali fanno riferimento a prodotto interno lordo, valore aggiunto, redditi da lavoro dipendente, occupazione, investimenti, spesa per consumi finali e reddito disponibile delle famiglie. A livello provinciale sono disponibili i dati su valore aggiunto, Pil e occupazione. Il Pil emiliano-romagnolo è aumentato solamente dello 0,1% nel 2023 (+0,7% a livello nazionale). Il Pil per abitante si porta così oltre i 43 mila euro. Per quanto riguarda quest'ultimo indicatore, la provincia di Bologna (46,6 mila euro) e la provincia di Modena (45,0 mila euro) sono rispettivamente la terza e la quarta in Italia, dopo Milano e Bolzano. Più rilevante è l'aumento del volume della spesa per i consumi finali delle famiglie emiliano-romagnole, +1,1% (contro il +1,0% riferito all'intero Paese). Sempre nel 2023, il reddito disponibile per le famiglie consumatrici è cresciuto del 5,0% (+4,9% a livello nazionale): in rapporto agli abitanti, l'Emilia-Romagna è la terza regione in Italia dopo la provincia autonoma di Bolzano e la Lombardia. Considerando il valore aggiunto per abitante per segmento produttivo, si evidenziano a livello nazionale la provincia di Bologna per il settore Servizi finanziari, immobiliari e professionali, e le province di Modena e Reggio nell'Emilia per il settore Industria.



Annuario statistico italiano 2024

“Poche pubblicazioni italiane possono vantare una durata e una continuità come l'Annuario Statistico, che prese le prime mosse, con lo stesso spirito, anche se con un titolo leggermente diverso e un taglio prevalentemente economico, addirittura in epoca pre-unitaria, nella seconda metà del XIX secolo”. L'Annuario Statistico Italiano giunge quindi alla 146esima edizione, confermandosi un riferimento essenziale per descrivere il nostro Paese in tutte le sue dimensioni: popolazione, società, ambiente, economia, istituzioni, servizi, comportamenti, cultura, ricerca. Si aggiungono focus sugli aspetti emergenti e sulle innovazioni nelle attività di produzione dei dati. Tra le novità emergono l'analisi dei tassi di mortalità per causa e titolo di studio, le nuove stime più approfondite sulla povertà assoluta, i dati dell'indagine sulla formazione degli adulti, le statistiche su musei e biblioteche accessibili.



Digitalizzazione, interoperabilità e intelligenza artificiale

La pubblicazione illustra il contributo di Istat all'utilizzo di nuove metodologie e tecnologie per il trattamento dei dati fondate sull'interoperabilità semantica e sull'impiego di sistemi di intelligenza artificiale (IA). Istat si impegna a perseguire un approccio etico che bilanci la gestione del trattamento dei dati, le regole della IA e la tutela dei diritti degli interessati. L'obiettivo è quello di contemperare la salvaguardia dei diritti fondamentali della persona con l'impiego delle nuove forme di conoscenza generativa.



Notizie dal territorio

La presenza di migranti nelle aree metropolitane nel 2023

Al primo gennaio 2024, l'area metropolitana di Bologna ospita 84.679 cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti, l'8,8% dei residenti totali. È la sesta città metropolitana per numero di presenze extra UE (il 2,3% sul totale nazionale). Le presenze non comunitarie sono diminuite del 7,1% tra il 2014 e il 2023 (-8,2% a livello nazionale). I cittadini non comunitari presenti nel bolognese provengono principalmente dall'Ucraina (12,4% del totale). Questa comunità è cresciuta soprattutto negli ultimi due anni, diventando così la più numerosa. Seguono i cittadini originari di Marocco (11,6%), Pakistan (9,5%), Albania (8,6%) e Cina (7,1%). Queste alcune evidenze emerse dai rapporti annuali curati dal Ministero del Lavoro in collaborazione con Sviluppo Lavoro Italia dedicati ad approfondire le caratteristiche del fenomeno migratorio nelle sue declinazioni territoriali.



Rapporto sul consumo di suolo

Il rapporto Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici raccoglie statistiche elaborate a partire dalla carta nazionale del suolo consumato. I principali indicatori analizzano il suolo consumato (la superficie artificiale complessiva) e il consumo di suolo (l'incremento di superficie artificiale in un determinato periodo). Nel 2023, sull'intero territorio italiano, le nuove coperture artificiali hanno riguardato 72,5 chilometri quadrati, ovvero, in media, circa 20 ettari al giorno. Al 2023, il suolo consumato copre il 7,16% del territorio italiano. In 15 regioni è consumato oltre il 5% del territorio, con il massimo registrato in Lombardia (12,19%). In Emilia-Romagna tale valore arriva all'8,91%, oltre 2 mila chilometri quadrati, di cui 138 consumati dal 2006 al 2023. Considerando il consumo di suolo medio annuale rapportato alla superficie territoriale nel periodo 2022-2023, in Emilia-Romagna si osserva un valore di 3,62 metri quadrati per ettaro, superiore alla media nazionale (2,41). In generale il consumo di suolo è maggiore nelle aree di pianura e soprattutto nella fascia costiera, in particolare a meno di 300 metri dalla linea di costa. Il documento fa parte della collana dei report ambientali di SNPA, il Sistema Nazionale a rete per la Protezione dell'Ambiente.



Abbiamo aggiornato

Visualizzazione grafica su matrimoni, separazioni, divorzi e unioni civili, anno 2023.

Visualizzazione grafica sull'andamento dei prezzi al consumo fino a dicembre 2024.

Dati provvisori mensili sulla domanda turistica fino a dicembre 2024.



Informativa per il trattamento dei dati personali per il servizio "Newsletter del Portale di Statistica - Regione Emilia-Romagna"


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