7° Censimento generale dell'agricoltura: approvato il Piano regionale di Censimento
Nel periodo 7 gennaio – 30 giugno 2021 si svolgerà il 7° Censimento generale dell'agricoltura, di titolarità Istat. L'avvio della rilevazione, inizialmente previsto a ottobre 2020, è slittato a causa dell'emergenza sanitaria.
Questo sarà l'ultimo Censimento dell'agricoltura con cadenza decennale. Successivamente, infatti, l'attività censuaria diventerà permanente, avrà cadenza annuale e si baserà sull'integrazione di dati amministrativi e indagini campionarie.
Gli obiettivi principali del Censimento sono:
- fornire un quadro informativo statistico sulla struttura del sistema agricolo e zootecnico a livello nazionale, regionale e locale;
- fornire dati comparabili tra gli Stati membri, informazioni indispensabili al monitoraggio delle politiche agricole e di sviluppo rurale della Comunità europea.
Il Censimento è previsto da norme comunitarie (Regolamenti UE 2018/1091 e 2018/1874) e nazionali (Legge 27 dicembre 2017, n. 205, art. 1, c. 227-237) ed è inserito nel Programma statistico nazionale 2020-2022 (codice IST-02792).
Nel Censimento del 2021 le Regioni svolgeranno attività di controllo sul monitoraggio della rilevazione e sulla qualità dei dati rilevati (oltre a eventuali attività addizionali).
La Regione Emilia-Romagna, in particolare, realizzerà controlli su tabelle di dati aggregati ricevute da Istat durante la rilevazione censuaria e rileverà i dati sui beni collettivi; non realizzerà quindi la rilevazione dei dati presso le aziende agricole, come nel precedente Censimento generale del 2010.
Il Piano generale di Censimento
Le linee di indirizzo e la disciplina generale in merito alla pianificazione, all'organizzazione e all'esecuzione delle operazioni censuarie sul territorio nazionale sono contenute nel Piano generale di Censimento (PGC), predisposto e adottato dall'Istat, previa acquisizione dell'intesa sancita dalla Conferenza Unificata.
Il PGC disegna il modello organizzativo del Censimento con i seguenti organi: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (MIPAAF); Regioni e Province autonome; Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA); Centri di Assistenza Agricola (CAA).
La strategia del Censimento è basata sulla rilevazione diretta delle informazioni sulle aziende agricole attraverso un questionario di tipo elettronico, utilizzando tre differenti tecniche di rilevazione:
- auto-compilazione del questionario da parte del rispondente via web (CAWI);
- interviste telefoniche (CATI), affidate ad una società in outsourcing individuata dall'Istat;
- interviste dirette (CAPI), affidate da Istat ai CAA tramite convenzioni.
Il monitoraggio delle attività di raccolta CAPI sul territorio da parte dei CAA sarà effettuato da Istat con il supporto di AGEA.
Le Regioni svolgeranno le attività di controllo sul monitoraggio della rilevazione e sulla qualità dei dati rilevati, relazionandosi solo con Istat.
Pur essendo una rilevazione diretta a carattere censuario, il Censimento utilizza in maniera significativamente maggiore, rispetto al passato, dati provenienti da archivi amministrativi, anche regionali, in diverse fasi del processo.
Il Piano regionale di Censimento
Come previsto dal Piano generale di Censimento, la Regione Emilia-Romagna ha predisposto il Piano regionale di Censimento (PRC) in cui definisce le modalità organizzative e attuative con le quali partecipa alle attività censuarie. Il PRC è stato validato dall'Istat il 9/9/2020 ed approvato dalla Giunta regionale con la Delibera n. 1335 del 12/10/2020.
La Regione Emilia-Romagna ha scelto di adottare il modello “base” di adesione all'attività censuaria che prevede il monitoraggio della rilevazione attraverso il controllo di tabelle di dati aggregati (“controlli macro su report”). I confronti saranno effettuati con il Censimento 2010 e informazioni di fonte amministrativa, anche regionali, formulando, ove possibile, proposte di correzioni.
Fra le attività facoltative, la Regione sceglie di realizzare la rilevazione dei dati sui beni collettivi, di interesse per definire un quadro informativo completo sul fenomeno, utilizzando prioritariamente fonti amministrative e sistemi GIS, oltre ad eventuali interviste telefoniche ai gestori.
Le attività di progettazione e di realizzazione del Censimento generale dell'agricoltura in Regione Emilia-Romagna sono svolte dall'Ufficio regionale di statistica appartenente al Sistema statistico nazionale (in capo al Servizio Statistica e sistemi informativi geografici) e dal settore regionale con competenze in agricoltura, la Direzione Generale Agricoltura, caccia e pesca. In particolare, la collaborazione è con il Servizio Programmazione e sviluppo locale integrato di tale Direzione.
L'Ufficio regionale di Censimento, struttura organizzativa deputata alla realizzazione delle attività censuarie, sarà costituito presso l'Ufficio regionale di statistica e comprenderà personale dei servizi suddetti e dei nove Servizi territoriali agricoltura, caccia e pesca (uno per ciascun territorio provinciale), per i controlli relativi ai territori di competenza.
A supporto delle attività censuarie, in particolare di monitoraggio della rilevazione, sarà costituita la Commissione Tecnica Regionale, struttura di consultazione tecnica, che coinvolge rappresentanti della Regione, di Istat – Ufficio territoriale, del MIPAAF o di enti da esso vigilati, di Agrea (Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura in Emilia-Romagna), degli Enti locali.
L'Ufficio regionale di statistica diffonderà i risultati del Censimento relativi al territorio regionale e in serie storica con i Censimenti precedenti, sul Portale di Statistica dell'Ente, successivamente alla comunicazione dei dati definitivi da parte di Istat (prevista nel giugno del 2022).
Sono disponibili il Piano regionale di Censimento (515.14 KB) e la delibera con cui la Giunta della Regione Emilia-Romagna ha approvato il piano.