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Introduzione

Il primo trimestre 2022 è stato segnato da una ulteriore impennata dell'indice dei prezzi su base tendenziale (ovvero in confronto con l'indice dello stesso periodo dell'anno precedente), che andava a innestarsi sulle dinamiche inflattive del 2021. Dopo il picco di marzo 2022 (aumento dei prezzi del 6,3% rispetto a marzo 2021 in Emilia-Romagna, del 6,5% in Italia), il secondo trimestre 2022 si è aperto con un netto rallentamento dell'aumento dei prezzi, sia per l'Emilia-Romagna, con il tasso tendenziale di aprile al +5,8%, sia a livello nazionale, +6,0%.

Questo rallentamento è tuttavia stato episodico e nei mesi estivi è ripresa la corsa dell'inflazione, che arriva, a livello nazionale, al +8,4% di agosto. Per dare una idea dell'eccezionalità della situazione:

  • tale valore non veniva raggiunto da dicembre 1985 (fu +8,8%),
  • l'inflazione al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi (detta inflazione di fondo) si spinge al +4,4%, valore che non si rilevava da maggio 1996 (+4,7%),
  • l'inflazione al netto dei soli energetici arriva al +5,0%, mai così alta da febbraio 1996 (+5,1%),
  • i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona (il cosiddetto carrello della spesa) toccano il +9,6%, per trovare un aumento così elevato bisogna risalire fino a giugno 1984 (+9,7%).

In questo contesto nazionale, l'Emilia-Romagna presenta un andamento dei prezzi del tutto analogo, fino al +8,6% di agosto 2022, due decimi di punto percentuale sopra la media italiana (tavola Variazione mensile dell'indice dei prezzi al consumo, Emilia-Romagna e Italia, 2021 e 2022 (CSV - 1 KB)).

Grafico: Variazioni mensili del NIC. Emilia-Romagna e Italia - Anni 2021 e 2022 (variazioni percentuali sullo stesso mese dell'anno precedente). I dati rappresentati nel grafico sono tutti riportati nella tabella allegata in foglio elettronico. Nel testo della news è descritto l'andamento generale del fenomeno.

È ancora la bolletta energetica a spingere in alto i prezzi: non si arresta l'impennata dei prezzi dei Beni energetici, cresciuti in Emilia-Romagna ulteriormente dal +42,4% di luglio al +48,8% di agosto. L'effetto comincia a propagarsi sempre più agli altri comparti merceologici, i cui accresciuti costi di produzione si riverberano sulla fase finale della commercializzazione (tavola Variazione mensile dell'indice dei prezzi al consumo per divisione di spesa, Emilia-Romagna e Italia, agosto 2022 (CSV - 1 KB)).

Il riscontro a questo fenomeno arriva dall'inflazione di fondo, quella calcolata al netto dei beni con i prezzi ritenuti più volatili, ovvero energetici e alimentari freschi: questa accelera dal +4,3% di luglio (sempre sullo stesso mese del 2021) al +4,8% di agosto, mantenendosi su livelli anche più alti rispetto a quelli nazionali (rispettivamente +4,1% e +4,4%).

I Beni alimentari raggiungono, in Emilia-Romagna, un aumento tendenziale a doppia cifra, +10,0%, da imputare per lo più ai Beni alimentari lavorati.

Tra luglio e agosto 2022 diminuiscono leggermente i prezzi dei trasporti (su cui ha influito la componente carburanti), anche se rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente l'inflazione raggiunge valori rilevanti (+12,7% a luglio, +9,3% ad agosto).

Continuano invece a flettere i prezzi delle Comunicazioni (-4,4% ad agosto rispetto al 2021) e dell'Istruzione (-0,6%).

Grafico: Variazioni mensili del NIC per divisione di spesa. Emilia-Romagna e Italia Agosto 2022 (variazioni percentuali su Agosto 2021) . I dati rappresentati nel grafico sono tutti riportati nella tabella allegata in foglio elettronico. Nel testo della news è descritto l'andamento generale del fenomeno.

A livello provinciale, sempre confrontando agosto 2022 con l'agosto precedente, i territori in cui i prezzi sono maggiormente aumentati risultano quelli di Ravenna e Bologna. L'inflazione è invece più contenuta nelle province di Reggio nell'Emilia e Parma.

Ulteriori approfondimenti sono presenti sul Rapporto Indice dei prezzi al consumo in Emilia-Romagna e in Italia. Aggiornamento ad Agosto 2022 (PDF - 378.1 KB).

Per un quadro complessivo dell'andamento dei prezzi, sempre aggiornato all'ultima mensilità disponibile, è possibile fare riferimento alla visualizzazione grafica dedicata.

Il sistema dei prezzi al consumo

L'inflazione è il processo di aumento del livello dei prezzi dei beni e servizi destinati al consumo delle famiglie. Un'inflazione positiva corrisponde a una situazione in cui aumentano i prezzi, mentre un'inflazione negativa si verifica nel caso in cui i prezzi sono in calo (deflazione). L'inflazione si misura attraverso la costruzione di un indice dei prezzi al consumo, uno strumento statistico che misura le variazioni nel tempo dei prezzi di un insieme di beni e servizi rappresentativo degli effettivi consumi delle famiglie in uno specifico anno, chiamato paniere. L'Istat produce tre diversi indici dei prezzi al consumo: per l'intera collettività nazionale (NIC), per le famiglie di operai e impiegati (FOI, indice utilizzato per le rivalutazioni monetarie) e quello armonizzato a livello europeo (IPCA). Per gli organi di governo il NIC rappresenta uno dei principali parametri di riferimento per la realizzazione delle politiche economiche.

L'indagine Istat sui prezzi si basa su un campione strutturato su due “anime”, quello derivante dalla rilevazione territoriale, in capo ai Comuni, e quella centralizzata, in capo a Istat.

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Ultimo aggiornamento: 18-09-2024, 12:56

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