Introduzione
Rallenta la crescita del movimento turistico nelle strutture ricettive dell'Emilia-Romagna nel 2019: per la prima volta dopo cinque anni, si registra una lieve flessione delle presenze, dello 0,7%, passando dalle 40.647.799 del 2018 a 40.360.042 (29.748.427 italiani e 10.611.605 stranieri). Il calo delle presenze è stato dello 0,2% per gli italiani e del 2,1% per gli stranieri.
Si è assistito tuttavia ad un ulteriore aumento per gli arrivi, che sono stati 11.597.928 (8.474.474 italiani e 3.123.454 stranieri). Rispetto al 2018, gli arrivi sono cresciuti dell'1,2%: per gli italiani, in particolare, l'incremento è stato dell'1,4% e per gli stranieri dello 0,7%.
L'incremento registrato dagli arrivi e il contestuale calo delle presenze ha provocato anche nel 2019 una riduzione della durata del soggiorno, in linea con la tendenza osservata negli anni passati: la permanenza media è infatti diminuita progressivamente dal 2014, anno in cui era pari a 3,84 giorni, fino ai 3,48 giorni del 2019.
La destinazione preponderante del flusso turistico rimane naturalmente la Riviera, anche se la quota di presenze totali annue regionali in questi territori scende leggermente, dal 70,6% al 70,1%. Nei grandi comuni (almeno 50 mila abitanti) si registra circa un sesto delle presenze totali. Il restante 12,8% del flusso turistico si divide più o meno a metà tra le località termali, collinari e dell'Appennino (nel complesso il 6,6% delle presenze totali), e le altre località della pianura (6,2%).
Anche nel 2019, così come nell'anno precedente, l'incremento più cospicuo, in termini di presenze, si è registrato nei comuni dell'Appennino, con una crescita del 6,6% (+6,3% gli italiani, +8,6% gli stranieri). La crescita in questo ambito territoriale è stata la più rilevante anche negli arrivi: +7% (+7,7% gli italiani, +3,6% gli stranieri). Un incremento lievemente superiore alla media regionale si è osservato anche nei grandi comuni (+2,1% gli arrivi e +1,8% le presenze). Per contro, si sono registrate delle riduzioni del flusso turistico superiori alla media regionale nelle località collinari (-3,7% e -3,2%, rispettivamente). Nelle località della Riviera si è assistito a una flessione delle presenze (-1,4%), mentre gli arrivi hanno fatto registrare un modesto incremento (+0,6%).
Per quanto riguarda la distribuzione mensile del flusso turistico, agosto si conferma essere il mese clou in termini di presenze, pari a 9.321.041 (il 23,1% del totale annuo, in lieve flessione rispetto al 23,4% del 2018), seguito da luglio con 8.357.652 (il 20,7%, anche in questo caso in calo rispetto al 21,4% del 2018).
Nel 2019, agosto è anche il mese in cui si registra il maggior numero di arrivi (1.808.595, il 15,6% del totale annuo) a differenza del 2018, in cui era luglio il mese di arrivo preferito. Il massimo afflusso di turisti italiani si osserva, come sempre, in agosto (1.374.111 arrivi e 7.410.588 presenze), mentre il mese più gettonato dagli stranieri rimane quello di luglio (509.873 e 2.278.113, rispettivamente).
Tutti i dati di dettaglio nel Rapporto annuale sul movimento turistico e la consistenza ricettiva alberghiera e complementare in Emilia-Romagna. Anno 2019 (PDF - 5.8 MB), curato dall'Ufficio di Statistica della Regione Emilia-Romagna.
Ultimo aggiornamento: 18-09-2024, 12:56