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Introduzione

Il Rapporto Istat 2020 illustra lo scenario venutosi a creare con l'irrompere dell'emergenza sanitaria e ne esamina gli effetti sulla società e sull'economia del Paese.

A metà 2020 il quadro economico e sociale italiano si presenta complesso e incerto.

Le misure prese per il contenimento del contagio da Covid-19 hanno impattato pesantemente sulla economia de Paese. La chiusura temporanea delle imprese dei settori economici non essenziali ha prodotto un crollo congiunturale del PIL del 5,3% nel primo trimestre del 2020. A questo si aggiungono il calo degli occupati e una notevole decrescita delle forze di lavoro e del tasso di attività.

Le previsioni Istat più recenti stimano per il 2020 un forte calo dell’attività economica che solo in parte sarà recuperato l'anno successivo.

Una rilevazione ad hoc curata da Istat presso le imprese mostra come siano molto diffusi i fattori di fragilità legati al reperimento della liquidità e alla difficoltà di effettuare investimenti.

Il segno distintivo del Paese nella fase del lockdown è stata la forte coesione, manifestata per esempio nell'alta fiducia che i cittadini hanno espresso nei confronti delle istituzioni impegnate nel contenimento dell'epidemia e nell'elevato senso civico verso le indicazioni sui comportamenti da adottare.

Le preoccupazioni e i sacrifici della fase più critica hanno portato le persone a rifugiarsi negli affetti e nelle relazioni familiari. Il lavoro familiare è stato maggiormente condiviso tra i componenti e sono aumentate le attività creative.

Una parte della popolazione ha sofferto l'incomunicabilità e la paura, frutto dell'isolamento e dell’impossibilità di compensare le situazioni familiari problematiche con l’interazione sociale esterna.

Ultimo aggiornamento: 18-09-2024, 12:56

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