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Introduzione

Nel 2019, le famiglie residenti in Emilia-Romagna affrontano una spesa media mensile per consumi, comprensiva dei fitti figurativi, pari a circa 2.910 euro in valori correnti, importo che supera di circa 350 euro la spesa familiare mensile registrata in media in Italia. Le famiglie emiliano-romagnole che vivono in condizioni di povertà relativa rappresentano il 4,2% del totale delle famiglie residenti, contro l'11,4% rilevato sull'intero territorio nazionale.

Sono i risultati di sintesi emersi dalle stime diffuse di recente dall'Istat, sulla base dei dati della Indagine campionaria sulle spese per consumi delle famiglie, che rileva le spese sostenute dalle famiglie residenti in Italia per l'acquisto di beni e servizi destinati al consumo.

La spesa media familiare mensile in Emilia-Romagna è tra le più alte registrate a livello nazionale, dopo Trentino-Alto Adige, Lombardia e Toscana. La spesa per prodotti alimentari e bevande non alcoliche assorbe il 15,8% della spesa totale delle famiglie (contro il 18,1% registrato in Italia), e si attesta su un livello medio mensile per famiglia di 460 euro circa, sostanzialmente in linea il dato nazionale. A scostarsi maggiormente dai livelli medi nazionali è la spesa per beni di consumo non alimentari, pari a 2.445 euro circa al mese, a fronte dei 2.095 euro circa spesi in media in Italia. Tra i consumi non alimentari, le voci di spesa che incidono maggiormente sui bilanci delle famiglie emiliano-romagnole sono le spese per l’abitazione (comprensive delle spese per acqua, elettricità e altri combustibili, dei fitti imputati e delle spese la manutenzione), che assorbono oltre il 35% della spesa media mensile totale per famiglia e quelle per i trasporti (12,2%). La spesa in Emilia-Romagna è stabile rispetto all’anno precedente, sia in termini nominali che in termini reali.

La spesa per consumi delle famiglie è la quantità sui cui l'Istat basa in Italia le stime ufficiali della incidenza di povertà relativa. Nel 2019, l'Emilia-Romagna fa registrare il più basso valore di incidenza di povertà relativa tra le regioni italiane, insieme alla Valle d'Aosta.

L'indicatore in regione è in flessione rispetto al 2018 (dal 5,4% al 4,2%), anche se, tenuto conto dell’errore campionario, la differenza tra i due valori potrebbe non risultare statisticamente significativa.

Per il 2020, i dati congiunturali disponibili fanno prevedere un effetto negativo dell’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus sui consumi delle famiglie. Già nel primo trimestre 2020, secondo stime provvisorie diffuse da Istat, in Italia si registra un calo di circa il 4% della spesa media mensile delle famiglie rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La flessione è ancora più consistente se si escludono le spese alimentari e quelle per l’abitazione, difficilmente contraibili anche in periodi di crisi.

Ulteriori approfondimenti sono disponibili nel Report Consumi e povertà in Emilia-Romagna. Anno 2019 (PDF - 538.1 KB).

Ultimo aggiornamento: 18-09-2024, 12:56

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