Introduzione
Nel 2021 è sostanzialmente stabile la quota di lettori di libri in Emilia-Romagna. Il 46,4% della popolazione di sei anni e più ha letto almeno un libro per motivi non scolastici o professionali, in linea con il dato del 2020 (47,4%) e del 2019 (46,7%).
Sono quindi circa un milione e 960 mila gli emiliano-romagnoli che nel corso del 2021 hanno letto almeno un libro. Circa 298 mila di questi sono considerati “lettori forti”, con almeno 12 libri letti, il 15,2% dei lettori totali. Il 42,9% dei lettori ha invece letto non più di tre libri nell'anno.
L'abitudine alla lettura in Emilia-Romagna è superiore alla media nazionale, di 5,6 punti percentuali, mentre sono analoghe le frequenze dei lettori forti.
Il maggior numero di lettori, in proporzione, si rileva in Trentino-Alto Adige, l'unica regione con una quota di lettori che supera la metà dei residenti di almeno sei anni (50,3%); la lettura è molto diffusa soprattutto nella Provincia autonoma di Trento (52,2%). Molto meno comune è invece l'abitudine alla lettura nelle regioni del Sud Italia, in particolare in Sicilia, dove poco più di un quarto dei residenti ha letto almeno un libro, in Campania, Puglia e Calabria, dove la quota di lettori è inferiore al 30% (tavola Abitudini di lettura per motivi non strettamente scolastici o professionali nel 2021 per regione (CSV - 1.6 KB)).
A livello nazionale, il trend della quota dei lettori è stato crescente dal 2000 (38,6%) fino al valore massimo toccato nel 2010 (46,8%), per poi ridiscendere nel 2016 al livello del 2001 (sotto al 41%). Tale quota è rimasta sostanzialmente stabile fino al 2019, è cresciuta nel 2020, anno in cui la pratica della lettura si è diffusa soprattutto nel periodo di lockdown causa pandemia, ma si è di nuovo stabilizzata nel 2021.
Nel 2021, in Emilia-Romagna poco più di un quarto dei lettori fruisce di dispositivi digitali (e-book, libri online, audiolibri): più precisamente, l'8,9% dei lettori accede esclusivamente a libri digitali, cui si aggiunge un 18,4% che mostra un utilizzo combinato di libri in formato cartaceo e digitale.
Persistono tuttavia abitudini consolidate tra i lettori di libri e l'affezione per il libro tradizionale: il 71,9% dei lettori emiliano-romagnoli legge solo libri cartacei. Percentuali molto simili si registrano sull'intero territorio italiano.
Dati più di dettaglio, disponibili però solo a livello nazionale, confermano come la pratica della lettura sia molto diffusa tra i giovanissimi, anche se in calo negli ultimi dieci anni: tra gli 11 e i 14 anni il 54,7% ha letto almeno un libro nell'ultimo anno. Il pubblico più appassionato alla lettura è rappresentato dalle donne, soprattutto nelle età più giovani. Tra le donne, infatti, la percentuale delle lettrici è del 45,7%, mentre tra gli uomini la percentuale dei lettori è del 35,8%. Sempre a livello nazionale, tra le ragazze tra gli 11 e i 24 anni oltre il 60% ha letto almeno un libro nei 12 mesi precedenti l'intervista.
Il livello di istruzione è un fattore determinante per le abitudini di lettura: sempre con riferimento all'intero Paese, legge libri il 71,5% dei laureati, il 46,8% dei diplomati e solo il 27,0% di chi possiede al massimo la licenza media. La lettura è inoltre influenzata dall'ambiente familiare: i bambini e ragazzi sono favoriti se i genitori hanno l'abitudine di leggere libri.
In Italia, la pratica della lettura è molto più diffusa nei comuni centro delle aree metropolitane, dove si dichiara lettore poco meno della metà dei residenti di 6 anni e più, mentre tale quota scende a poco più di un terzo nei comuni con meno di 2 mila abitanti.
Altri contenuti utili
Produzione e lettura di libri in Italia. Anno 2021 – Comunicato Istat
Ultimo aggiornamento: 18-09-2024, 12:56