Benessere e qualità della vita
Indicatori sul benessere e la qualità della vita
Gli indicatori illustrati in questo ambito permettono di descrivere alcune dimensioni, riguardanti le famiglie e gli individui, che vanno al di là delle grandezze economiche, coinvolgendo la sfera della percezione personale e gli aspetti trasversali, quali la coesione sociale, il benessere, la salute, l'istruzione.
Molti degli indicatori proposti fanno riferimento a quelli adottati in ambito europeo per la definizione di obiettivi strategici indispensabili alla realizzazione di una crescita economica sostenibile e per una maggiore coesione sociale e scelti da Istat per il Bes (Benessere Equo e Sostenibile).
I dati sul reddito disponibile in parità di potere d'acquisto per le famiglie sono fermi al 2019 e sarà fondamentale capire quali effetti possa avere avuto la pandemia in questo ambito. Al 2019 il reddito dell'Emilia-Romagna è in costante crescita e colloca la nostra regione al terzo posto nella graduatoria delle regioni competitors.
In Emilia-Romagna, nel 2020 si assiste a una diminuzione della percentuale di famiglie a rischio povertà o esclusione sociale: l'andamento è dovuto a un miglioramento di tutti e tre gli indicatori che compongono l'indicatore composito (povertà relativa basata sul reddito, grave deprivazione materiale, bassa intensità di lavoro). Questo in un contesto europeo in cui, nei paesi più popolosi (Germania, Francia, Spagna e la stessa Italia), il rischio di povertà ed esclusione sociale è invece aumentato.
Il livello di istruzione della popolazione continua a mostrare un progressivo miglioramento, all'interno di una tendenza positiva di lungo periodo. Rallenta invece negli ultimi anni l'andamento crescente della quota di laureati nella fascia di età 30-34 anni, in Emilia-Romagna così come a livello nazionale, contrariamente a quello che avviene a livello di media europea.
Per quanto riguarda la dispersione scolastica, l'Emilia-Romagna ha toccato nel 2017 il valore più basso mai raggiunto. Dal 2017 al 2019 l'indicatore ha ripreso a salire, soprattutto a causa della componente maschile. Il livello di dispersione è poi molto diminuito nel 2020, portandosi al di sotto della media europea, anche se il dato, estremamente positivo, potrebbe essere influenzato dalle significative riorganizzazioni dei servizi scolastici e delle modalità didattiche nell'anno della pandemia. Nel 2021 la dispersione scolastica è tornata a crescere portandosi al 9,9%, valore analogo a quello medio europeo e sensibilmente inferiore a quello italiano.
Il costante aumento della quota di popolazione anziana e in particolare dei grandi anziani è sostenuto dai continui guadagni in sopravvivenza: l'Emilia-Romagna è, infatti, una tra le regioni più longeve fino al 2019, insieme alle altre regioni italiane e alle regioni affacciate sul mediterraneo di Francia, Spagna e Grecia. Le ondate pandemiche del 2020 hanno segnato una brusca inversione di tendenza. La diminuzione della sopravvivenza media ha interessato tutte le aree europee e mostra una correlazione con la mappa della diffusione della pandemia.
Gli ultimi due indicatori tendono a fotografare la situazione del sistema sanitario delle varie regioni europee. In una situazione prepandemia, l'Emilia-Romagna ha incidenze di mortalità per tumori, problemi circolatori e respiratori inferiori alla media europea; superiore alla media, ma in calo, la mortalità dovuta a incidenti stradali.
Da oltre un decennio, in Italia e nell'Unione europea, il sistema sanitario è stato sottoposto a riforme che hanno avuto come obiettivo la razionalizzazione delle risorse e il contenimento della spesa. Ciò si evince anche dalla costante diminuzione dei posti letto ospedalieri, compensata da altre forme di assistenza, come quella domiciliare. L'Italia partiva già da una situazione di copertura molto inferiore alla media europea. La riduzione dei posti letto si è sostanzialmente fermata a partire dal 2014 (321 posti letto ogni 100mila abitanti) fino al 2019 (316). Si è assistito a un lieve aumento nel 2020, probabilmente legato alle contingenze provocate dall'emergenza sanitaria. In questo quadro, l'Emilia-Romagna continua a essere tra le regioni italiane con il numero più alto di posti letto ospedalieri per abitante.
Dal 3 marzo 2020 Eurostat ha inserito nei propri dataset un nuovo codice EU27_2020, a sostituzione dei codici EU27 e EU28. Il nuovo aggregato recepisce il processo Brexit, dell'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea. I 27 Paesi dell'Unione sono ora: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria. Il Factbook sotto l'etichetta MEDIA UE DAL 2020 propone il nuovo aggregato post-Brexit.