Introduzione
Dal 10 al 13 ottobre 2022 si svolgerà la Settimana europea delle regioni e delle città, la più importante manifestazione europea dedicata alle politiche regionali. È organizzata congiuntamente dal Comitato europeo delle regioni (CdR) e dalla direzione generale Politica regionale e urbana (DG REGIO) della Commissione europea. L'edizione 2022 sarà dedicata ai temi della duplice transizione verde e digitale, della coesione territoriale e dell'emancipazione dei giovani, con una particolare attenzione al ruolo che riveste la politica di coesione per una ripresa sostenibile dell'Europa in quanto strumento più efficace di solidarietà in risposta alle emergenze e alle conseguenze delle crisi.
Inoltre, negli ultimi mesi Eurostat ha diffuso diversi indicatori fondamentali per descrivere le dinamiche che hanno caratterizzato questi anni, a partire dagli effetti della pandemia sulla società, sull'economia e sulla demografia, fino ai primi segnali di ripresa.
Con l'occasione l'Ufficio di Statistica della Regione Emilia-Romagna ha deciso di aggiornare i dati dell'intero Factbook Emilia-Romagna, lo strumento di analisi utilizzato per contestualizzare la situazione dell'Emilia-Romagna in Europa attraverso un set di 43 indicatori, tutti di fonte Eurostat, suddivisi in 6 ambiti tematici: Popolazione, Economia, Lavoro, Ricerca e innovazione, Benessere e qualità della vita, Ambiente, territorio e infrastrutture.
Alcune macroevidenze 2020-2021
Dal punto di vista demografico, in Emilia-Romagna, ma anche nella maggior parte dei Paesi europei, l'ultimo biennio è caratterizzato da un lato da una generale diminuzione della popolazione residente, dopo anni di crescita, su cui hanno influito il succedersi del calo delle nascite, l'aumento della mortalità, la contrazione dei flussi migratori. Dall'altro è chiara la prosecuzione dello squilibrio della struttura per età della popolazione verso le classi più anziane, su cui la pandemia non ha avuto particolari effetti: a un eccesso di mortalità in particolare sulle fasce di età anziane si è contrapposta una consistente riduzione dei flussi migratori dall'estero, tipicamente composti da persone più giovani (in immagine una delle funzionalità del Factbook, il confronto in serie storica di uno o più territori a scelta, attraverso grafici a linea).
Sul lato economico, a livello europeo si assiste a una drastica diminuzione del prodotto interno lordo. In questo contesto l'Emilia-Romagna rimane una delle regioni che guida l'economia a livello di Paese, con un Pil pro capite superiore del 13% alla media UE-27 (in immagine una delle funzionalità del Factbook, il confronto di tutte le regioni europee, attraverso mappe tematiche).
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, nel 2020 il trend di crescita del livello occupazionale si è bruscamente interrotto in Emilia-Romagna così come nella maggior parte delle regioni europee e anche il tasso di disoccupazione è aumentato, in particolare quello giovanile. Nel 2021, l'Italia è uno dei Paesi europei in cui la ripresa è più timida, sia letta lato occupazione sia letta lato disoccupazione. Anche nel 2021 il ricorso al part-time, strumento di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro diffuso soprattutto nei Paesi del Nord Europa, è in flessione, a conferma delle difficoltà del mercato del lavoro in tempi di pandemia. Questo fenomeno si rileva sia in Emilia-Romagna che a livello di media europea. Altro riflesso di come questo periodo abbia colpito soprattutto le componenti più “precarie” del mondo del lavoro è l'aumento rispetto al 2019 dei giovani NEET, ovvero quei giovani non più inseriti in un percorso scolastico/formativo, ma neppure impegnati in un'attività lavorativa. Questa condizione è più frequente nelle donne piuttosto che tra gli uomini ed è uno dei principali elementi di debolezza del mercato del lavoro italiano: la rilevanza del fenomeno non ha infatti eguali in Europa (in immagine una delle funzionalità del Factbook, il confronto dell'Emilia-Romagna con le regioni analoghe per struttura economica e socio-demografica).
Sui temi della ricerca e della innovazione, rispetto alle regioni europee selezionate come simili, l'Emilia-Romagna è ancora piuttosto indietro rispetto alla percentuale di risorse umane formate o impegnate in attività scientifiche e tecnologiche, ritardo strutturale tipico del panorama italiano, che si conferma anche nel 2020 e nel 2021. Si mantiene tuttavia tra le eccellenze europee per quanto riguarda invece la percentuale di occupati nel settore manifatturiero ad alta tecnologia.
Relativamente all'ambito qualità della vita e benessere, il 2020 ha visto, per l'Emilia-Romagna, una diminuzione della percentuale di famiglie a rischio povertà o esclusione sociale: l'andamento è dovuto a un miglioramento di tutti e tre gli indicatori che compongono l'indicatore composito (povertà relativa basata sul reddito, grave deprivazione materiale, bassa intensità di lavoro). Questo in un contesto europeo in cui, nei paesi più popolosi (Germania, Francia, Spagna e la stessa Italia), il rischio di povertà ed esclusione sociale è invece aumentato. Per quanto riguarda la speranza di vita, le ondate pandemiche del 2020 hanno segnato una brusca inversione di tendenza all'andamento degli ultimi anni di continuo aumento. La diminuzione della sopravvivenza media ha interessato tutte le aree europee e mostra una correlazione con la mappa della diffusione della pandemia.
Per quanto riguarda l'area ambiente, territorio e infrastrutture, il settore del turismo, fondamentale per l'economia italiana, presenta per Emilia-Romagna risultati eccellenti, anche in confronto alle altre regioni simili, fino al 2019, sia come capacità ricettiva, che come durata media del soggiorno. La pandemia ha caratterizzato invece il 2020 con diversi effetti: un aumento del numero dei giorni di soggiorno, dovuto per lo più alla riscoperta del turismo di prossimità, una diminuzione dei posti letto offerti dalle strutture ricettive, il crollo del traffico aereo. Per quanto riguarda le infrastrutture telematiche, la diffusione della banda larga è in costante aumento nelle principali realtà europee. In particolare, l'Emilia-Romagna è la regione italiana con il più alto tasso di penetrazione di connessioni veloci presso le famiglie. In Emilia-Romagna, il numero di veicoli a motore circolanti è in costante aumento, in un contesto che pone l'Italia tra i Paesi europei con maggior numero di veicoli per abitante.
Tutti i dati di dettaglio sono consultabili all'interno del Factbook dell'Emilia-Romagna.
Altri contenuti utili
Settimana europea delle regioni e delle città – Evento 10-13 ottobre 2022
I dati contano. "Facts Matter: data stories on regional development" – Evento 12-13 ottobre 2022
Ultimo aggiornamento: 18-09-2024, 12:56